(LUCERA) Questione molto dibattuta, quella dell'edificio Tommasone in vista della riapertura delle scuole il prossimo 12 settembre a Lucera e dei lavori da eseguire. Lavori che, se strutturali, richiederanno senz'altro il nulla osta per l'agibilità con la firma dei tecnici preposti.
Intanto il sindaco, trovando il pieno appoggio della sua maggioranza, questa mattina ha diramato poche righe dal suo profilo Facebook trasmettendo tranquillità rispetto alla praticabilità dell'edificio scolastico di Piazza Matteotti. «Oggi sono partite le operazioni di trasloco e riorganizzazione delle aule didattiche all'interno dell'istituto scolastico Tommasone. Le lezioni inizieranno regolarmente il 12 settembre e non ci saranno trasferimenti di classi in altri istituti. Un abbraccio e buona giornata a tutti».
Continua a non essere convinta l'opposizione che in un comunicato trasmesso in serata, a firma di Francesca Niro, Francesco Aquilano, Raffaele La Vecchia, Vincenzo Checchia e Fabrizio Abate, ha incalzato il primo cittadino e il presidente del Consiglio Comunale Pietro Di Carlo sul caso della mancata conferenza dei capigruppo di questa mattina per mancanza di numero legale, la stessa che avrebbe dovuto veder convocato, per iniziativa della minoranza, una seduta di Consiglio avente al centro della discussione proprio la vicenda del Tommasone.
L'opposizione probabilmente ha mal digerito l'uscita "tranquillizzante" del sindaco Pitta, tanto da parlare di "menzogne rilasciate pubblicamente e a più riprese" dallo stesso primo cittadino.
«Considerato che la conferenza dei capigruppo convocata stamattina - recita la nota - non ha raggiunto il numero legale per una deliberata volontà di non convocare il Consiglio Comunale, chiediamo al Presidente, che ne ha tutte le facoltà, di convocare il Consiglio monotematico sulla “questione Tommasone” prima dell’inizio dell’anno scolastico. Riteniamo che la mancata convocazione del Consiglio in tempo utile rappresenti una gravissima mancanza di rispetto nei confronti di così tante famiglie che hanno il diritto di veder chiariti i propri legittimi dubbi, anche per fugare le menzogne più volte affermate pubblicamente dal primo cittadino».
Un caso che lascerà ancora strascichi e che con tutta probabilità culminerà in una esplosione di polemiche il giorno dell'apertura del plesso.