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Fratelli d'Italia Lucera. Festa Patronale, tra entusiasmi e occasioni perse

(Comunicato stampa) Il gruppo Fratelli d’Italia di Lucera, intende condividere con la cittadinanza un’analisi a posteriori di quelle che sono state le Feste Patronali 2025 appena concluse in città, sottolineando gli aspetti positivi e riflettendo su cosa forse è mancato alla città in vista dell'appuntamento di quest'anno.

Nel premettere che la festa è stata un successo "senza se e senza ma", affermare il contrario vorrebbe dire peccare di ipocrisia. Va dato atto all'amministrazione che il tris di concerti ha rappresentato una boccata di ossigeno per le tante attività che quotidianamente annaspano per cercare di sbarcare il lunario, oltre a riempire le nostre piazze e le nostre strade di gente come da anni non lo si vedeva.

L'altra riuscita in positivo è quella orchestrata dall'eccezionale lavoro dei volontari delle 5 porte storiche nel promuovere la SETTIMANA MEDIEVALE e il CORTEO storico, eventi che ormai sono diventati un appuntamento fisso.

Da queste manifestazioni è emerso tutto quello che si auspicava dopo mesi di duro lavoro: affluenza, spettacoli coinvolgenti e soprattutto il tocco di classe di una cornice esclusiva come quella della fortezza Svevo-Angioina. Occorrerà in qualche modo aiutare i volontari nei prossimi anni affinché questi eventi non tramontino.

Ma nel frattempo, finita la festa e gabbato lo santo, le prime perplessità si presentano dal momento in cui si ritorna alla realtà quotidiana.

Questo perché sarà pur vero che la festa è ben riuscita, ma è altrettanto vero che quest'anno l'amministrazione disponeva di un importante surplus di risorse provenienti da Lucera Capitale Regionale della Cultura.

Ci è parso riduttivo, e poco lungimirante, aver pensato solo ai tre giorni della festa. Ancor più riduttivo è se si pensa al fatto che per il tris di cantanti l'amministrazione ha impiegato somme importanti, somme che forse potevano essere impiegate per adeguare la città e renderla più ospitale agli occhi dei forestieri.

Quando parliamo di un differente impiego delle risorse pensiamo a interventi duraturi che sarebbero rimasti in dote alla città, ad esempio:

  • sistemazione dei bagni pubblici in Piazza San Francesco oltre a prevedere la costruzione di nuovi nella villa comunale;
  • sistemazione dei punti di ingresso della città, dando un'immagine più dignitosa della stessa agli occhi di chi ci raggiunge da fuori;
  • affidamento di qualche area verde all'iniziativa dei privati, c'è persino una proposta in tal senso dell'attuale amministrazione ma non ci spieghiamo il perché sia rimasta abbandonata a sé stessa;
  • proporre un cantante a settembre, magari abbinandolo ad un evento eno-gastronomico che sarebbe potuto diventare un potenziale appuntamento da riproporre;
  • maggior coinvolgimento del Monti Dauni, per nulla coinvolti almeno fino ad ora (il condizionale è d'obbligo atteso che la trasparenza non è mai stata il cavallo di battaglia di questa amministrazione).

Evidentemente le ingenti risorse provenienti dal progetto Capitale della Cultura erano già ipotecate a seguito di logiche spartitorie, prevedendo affidamenti a operatori vicini ai rappresentanti regionali.

Quel che se ne ricava è l'ennesima occasione persa per il futuro di Lucera, d'altronde i nostri strenui amministratori ci hanno abituati ad assistere alle poltrone girevoli per garantirsi la sopravvivenza.

Detto ciò, per il futuro di Lucera se ne parlerà (forse) alla prossima tornata elettorale, avversari politici permettendo.

Fratelli d’Italia Lucera – Circolo Salvatore Gaeta

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