Il mezzo dei Vigili del Fuoco intorno alle ore 13:00 in una assolata piazza Duomo lo scorso 20 febbraio ha fatto subito pensare che non poteva che essere lì per il Sant'Anna, l'emblema della deturpazione dell'antico "Salotto di Capitanata". E in effetti gli uomini della sicurezza stavano intervenendo in via D'Angicourt e nella parte del vicolo retrostante per la presenza di pericolosissimi e pesanti tavolacci di legno marcio compromesso da decenni di tempo.
Presenti anche i Vigili Urbani di Lucera ed un parente della nuova proprietà, Ciccarelli, che a suo tempo si dichiarò "pronto"… Era estate e diversi mesi son trascorsi. La terza cessione nel giro di un paio di mesi dopo che la SCG aveva, ad inizio estate del 2022, ceduto ad altra società di Pescara. Il tutto in un giro di rogiti attenzionati da sospetto, almeno secondo quanto riferito dal sindaco di Lucera Giuseppe Pitta, lo stesso che aveva promesso di fornire più precisi ragguagli purtroppo non ancora arrivati.
A far muovere la squadra dei VV.FF., però, sembra essere stato un esposto (l'ennesimo), del signor Antonio Liturri che risulta proprietario di alcuni terranei posti a ridosso di quel rudere, timoroso per le conseguenze di un possibile crollo – in una sorta di effetto domino – ma soprattutto per l’incolumità delle persone, di coloro che si troverebbero a transitare da quelle parti.
L’ultima delle "segnalazioni urgenti" è quella dello scorso 9 gennaio indirizzata al Sindaco.
«Con la presente, il sottoscritto proprietario di alcuni sottani in via D'Angicourt segnala lo stato di estrema pericolosità venutasi a creare nel vicolo della suddetta via in quanto i tavolacci molto pesanti posti a quindici metri di altezza per la messa in sicurezza del convento S. Anna, ormai dopo trent'anni sono fradici ed il primo è già caduto fortunatamente senza colpire nessuno.
Tanto si comunica affinché si provveda urgentemente a mezzo di un'ordinanza sindacale prima che qualche passante ci rimetta la pelle.
Inoltre si segnala la necessità di far provvedere alla derattizzazione dei locali del suddetto convento, abbandonato da diversi anni, diventato ricettacolo di topi e ratti.
Certo di un Vs. fattivo intervento, in attesa, si porgono distinti saluti».
Il signor Liturri era presente alla scena dell'altro ieri ed ha sottolineato che le sue segnalazioni non hanno mai sortito effetto né hanno mai avuto riscontro. Per il resto, parlano anni di incuria e le immagini scattate l'altro giorno qui pubblicate.