Alle ore 14:30 circa di ieri il sindaco di Lucera Giuseppe Pitta ha firmato il decreto di nomina di una nuova Giunta, la numero… Beh, abbiamo perso i conti. Certo è che in soli due anni e mezzo dalla sua elezione e successivo insediamento, il primo cittadino si è trovato a fronteggiare un bel numero di rimescolamenti dell'esecutivo. Colpa, forse, di quel peccato originale che ha scombinato ogni equilibrio sul nascere, quella "interruzione di alimentazione" che ha colpito la sua amministrazione dopo nemmeno sette mesi dall'esordio, quando quattro consiglieri comunali (Vincenzo Checchia, Francesca Niro, Francesco Aquilano e Raffaele La Vecchia) facenti capo al consigliere regionale Antonio Tutolo dichiarando la costituzione del gruppo consiliare denominato "CON Lucera" (sulle orme della lista "CON Emiliano" in cui era stato eletto in Regione proprio Tutolo), misero in discussione ed a rischio caduta il governo cittadino appena nato.
Come è noto, in soccorso di Pitta giunsero il centrodestra che sostenne la candidatura a sindaco di Giuseppe De Sabato, con l'ingresso in maggioranza dello stesso De Sabato e dei consiglieri Franco Angelo Ventrella ed Antonio Buonavitacola, e Raffaele Iannantuoni della lista Italia in Comune che appoggiò la candidatura a sindaco del centrosinistra di Fabrizio Abate.
Pochi mesi dopo una parte del PD decideva anch'essa di entrare in maggioranza con Antonio Dell'Aquila e Davide Colucci (quest'ultimo subito allontanatosi e dichiaratosi prima indipendente per poi aderire a Italia Sovrana e Popolare ma confermando la propria indipendenza in Consiglio Comunale).
Successivamente, delusi dal mancato impegno del sindaco rispetto a quanto stabilito nel nuovo accordo di maggioranza di giugno 2021, De Sabato e Ventrella lasciavano la maggioranza per far ritorno negli scranni della minoranza, con il loro assessore alla Cultura Antonella De Sabato.costretto apresentare le sue dimissioni.
Nel PD intanto si viveva e si vive una spaccatura che vede il partito nell'assise consiliare diviso in due ruoli, uno di maggioranza con Antonio Dell'Aquila ed uno di minoranza con Fabrizio Abate («Io sono stato eletto per stare all'opposizione e ci resto» ha affermato a più riprese Abate). L'assessore Claudio Venditti, intanto (nominato in quota al sindaco) mesi dopo la delega in Giunta entra nel PD con il consigliere Gianpaolo Conte.
L'amministrazione Pitta continua, intanto, a non riscuotere consensi ed apprezzamenti in una città che appare sempre più rassegnata e stanca (Tutolo almeno con le sue uscite spesso a carattere circense riusciva a far ridere un po' e a distrarre la popolazione!), tanto che il consigliere Pasquale Colucci (già relativamente critico rispetto all'andazzo) dopo speranzose ma inutili attese decideva (lo ha reso nopto appena alcuni giorni fa) di abbandonare anch'egli la maggioranza per passare nelle file della minoranza.
Oggi, sempre restando in tema di irrequietezza della compagine guidata da Pitta, anche il consigliere Simone Codirenzi ha avuto il suo assessore di riferimento, l'amico storico dai tempi dell'UDC di Pierferdinando Casini, Lorenzo Cesa e Angelo Cera: Luigi Granieri. Codirenzi, Granieri e Carmine Bilancia (sparito dai radar della politica con la p minuscola, quella lucerina ovviamente), rappresentavano un terzetto che si muoveva all'unisono quasi come uno sciame d'api d'estate ma pronto ad atterrare alla bisogna - come in uno slalom - anche su piste fredde ed innevate con tanto di sci muniti.
Ed eccoci ad una nuova edizione della Giunta Pitta. Perde la carica di vice sindaco Maria Barbaro, la (ri)prende Claudio Venditti. Alla prima, la delega del Patrimonio che era invece del secondo. Emanuele Gentile perde le deleghe dei Servizi Sociali e si vede assegnare quelle alla Cultura-Turismo-Sport etc. che erano di Antonella De Sabato. Deleghe che in questa versione aggiornata hanno subito lo scorporo di Istruzione e Politiche Scolastiche. Ma leggiamo la "nuova" composizione dell'esecutivo.
- CLAUDIO VENDITTI: Contenzioso, Pubblica Illuminazione, Mobilità Pubblica, Ambiente, Verde Pubblico, Comunicazione Istituzionale.
- DANIELA PAGLIARA: Lavori Pubblici, Opere Pubbliche, Finanziamenti, Riqualificazione Urbana, Manutenzione del Patrimonio Pubblico e degli Edifici Scolastici, Arredo Urbano.
- EMANUELE GENTILE: Cultura, Turismo, Eventi, Sport, Promozione e Marketing Territoriale, Politiche Giovanili, Pari Opportunità, Trasparenza, Politiche Cimiteriali.
- ANTONIO BUONAVITACOLA: Bilancio, Tributi, Raccolta Rifiuti, Polizia Locale.
- ALFONSO TRIVISONNE: Personale, Efficienza e Digitalizzazione degli Uffici, Servizi al Cittadino, Protezione Civile.
- MARIA BARBARO: Attività Produttive, Industria, Artigianato, Commercio, Agricoltura, Viabilità Rurale, Randagismo, Istruzione, Politiche Scolastiche, Patriomonio.
- LUIGI GRANIERI: Servizi Sociali, Piano Sociale di Zone, Politiche del Lavoro.
Una Giunta, se si esclude Buonavitacola che comunque non era parte della coalizione iniziale dell'attuale sindaco, composta da non eletti.
In città, nel frattempo, c'è un centrodestra che si sta riorganizzando, ringalluzzito dall'effetto Giorgia Meloni. La folla alla inaugurazione della nuova sede è stato un colpo d'occhio che non avrà sicuramente lasciato indifferente Pitta. Anzi. Un dato che potrebbe impensierire anche quel che rimane del popolo simpatizzante di Tutolo il quale, a sua volta, pur di non rivedere una restaurazione di "vecchie glorie ed usanze" dopo la sua rivoluzione (come sempre avviene e come la storia insegna) potrebbe paradossalmente invitare i suoi fedelissimi ed ex fedelissimi oggi in rotta di collisione con la sua figura, a ripercorrere un cammino comune. Con Pitta o con altri? Si vedrà.
