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Lucera: viale Castello, sicurezza e rondò 167. Pitta: «Abbiamo lavorato bene»

LUCERA – È tornato a riunirsi a partire dalle 16.30 dello scorso 20 giugno il Consiglio Comunale.

Il primo punto, “Lettura e approvazione verbali sedute precedenti”, è stato come sempre approvato all’unanimità. Si è quindi passati velocemente al secondo, relativo alle comunicazioni. Il presidente Pietro Di Carlo ne aveva una, pervenuta il 30 maggio, relativa all’adesione del consigliere Antonio Scirocco al partito Democrazia Sovrana e Popolare unitamente al collega consigliere Davide Colucci. «Non posso dunque – ha commentato il presidente – che fare un in bocca al lupo al nuovo gruppo consiliare costituitosi». Di Carlo ha poi approfittato per ricordare in proposito che a norma del regolamento si sarebbe dovuta effettuare la nomina del capogruppo, in quanto anche se un gruppo consiliare è costituito da due soli consiglieri, questi ultimi hanno diritto ad avere la rappresentanza e quindi appunto la nomina del capogruppo. Davide Colucci ha pertanto subito informato che si andava a nominare come tale lo stesso Scirocco.

Non si sono fatti attendere gli auguri di buon lavoro al nuovo gruppo da parte del sindaco Giuseppe Pitta per «un proficuo e costante lavoro nell’interesse della città».

Dopodiché il detentore della fascia tripartita è entrato nel vivo di una questione che sta da tempo a cuore a tutti i cittadini: viale Castello. Il sindaco ha informato che il giorno prima erano finalmente ripresi i lavori, fatto di cui Pitta si è detto ovviamente felice, perché «abbiamo lavorato davvero tanto per giungere alla soluzione di un problema molto complesso».

Non solo viale Castello, perché il primo cittadino ha proceduto con una comunicazione riguardante un problema altrettanto sentito nella popolazione: la sicurezza in città. «È sotto gli occhi di tutti – ha esordito – che nell’ultimo periodo abbiamo avuto in città un’escalation di fatti che hanno dato l’impressione che a Lucera sia venuta meno quella che è la sicurezza necessaria a un vivere collettivo in tranquillità, che la città è abituata ad avere». Pitta ha dunque preannunciato di farsi portavoce nei confronti delle autorità competenti e della Prefettura per una maggiore attenzione sul territorio a trecentosessanta gradi, dai problemi meno preoccupanti a quelli più gravi. Nel frattempo, come lo stesso sindaco ha fatto sapere, solo nel mese di maggio sono stati denunciati ben dodici cittadini alla Procura della Repubblica per abbandono di rifiuti.

Non c’è due senza tre sul fronte dei grandi problemi di Lucera. E così l’ultima comunicazione di Pitta ha riguardato il famoso “rondò”, ovvero l’opera pubblica che insiste in zona 167. Il sindaco ha informato che l’indomani mattina ci sarebbe stato il sopralluogo dei tecnici per far sì che ripartissero i lavori a seguito dell’autorizzazione della Regione Puglia in tal senso. A dire di Pitta l’obiettivo primario era quello di riattivare finalmente la circolazione stradale.

Greta Notarangelo

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