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Lucera tra le scuole premiate a "Mi impegno per la legalità"… Poi il caso capigruppo sollevato da Ventrella

Erano 21 i consiglieri presenti al Consiglio Comunale tenutosi a partire dal pomeriggio dello scorso 20 marzo. Avevano infatti comunicato la propria assenza Raffaele La Vecchia, Francesca Niro, Giuseppe De Sabato, arrivato in seguito, e Vincenzo Checchia. Del gruppo "CON Lucera" c'era dunque soltanto Francesco Antonio Aquilano, ma la ragione dell'assenza degli altri tre non era, come potrebbe pensare qualcuno, di carattere politico, bensì personale.

Il presidente ha quindi provveduto a leggere la comunicazione pervenutagli da Niro, la quale aveva preannunciato la propria assenza poiché impegnata con una collega ad accompagnare presso il Consiglio Regionale alcuni loro alunni del liceo "Bonghi-Rosmini" che erano risultati vincitori insieme ad altre scuole al concorso indetto dalla Regione Puglia e precisamente dalla Commissione Legalità e Sicurezza dal titolo "Mi impegno per la legalità". Niro ha fatto sapere di credere che dovesse riempire d'orgoglio l'intero Consiglio Comunale sapere che degli allievi di una scuola lucerina avessero conseguito un premio così importante grazie ad alcuni lavori sui temi della legalità e del contrasto alla mafia. Le opere premiate sono state esaminate da una commissione composta tra gli altri dall'onorevole Gero Grassi e consistono in un progetto di utilizzo di un bene confiscato alla mafia e di un testo relativo a quest'ultima. A dire di Niro, Lucera ha tantissimi problemi a tutti ben noti, ma ha anche numerosi giovani valenti e talentuosi come questi studenti, che meritano tutto l'impegno degli amministratori per rendere il comune almeno un po' migliore.

Di Carlo ha in seguito comunicato che proprio quel giorno con apposita delibera di Giunta ancora in fase di pubblicazione si è determinata l'intitolazione di una sala lettura della biblioteca comunale a Giambattista Gifuni, per cui ci sarà un'apposita cerimonia il 24 marzo a partire dalle ore 18.00 presso la stessa biblioteca Civica in concomitanza con un convegno di presentazione di un volume a cura di Francesca Conte, Dionisio Morlacco e Michele Conte che si terrà nella medesima sede. Il presidente ha dunque approfittato per invitare i consiglieri, la cittadinanza e la stampa a tale manifestazione.

A Di Carlo era pervenuta inoltre una comunicazione da parte del consigliere Rossella Travaglio di adesione al movimento politico "Azione". Ciò ha comportato la costituzione di un nuovo gruppo misto e a tal proposito lo stesso presidente ha spiegato che l'articolo 5 del regolamento comunale prevede che per costituire un nuovo gruppo in corso d'opera occorre un numero minimo di due consiglieri, i quali non occorrono solo al momento della costituzione del gruppo, ma devono permanere anche durante il mandato elettorale, fatto salvo che il candidato sindaco può anche, qualora aderisca a un nuovo gruppo, ritornare sui propri passi e cioè nel gruppo d'origine, e fatte salve le liste che al momento della competizione elettorale abbiano visto eleggere un solo consigliere, ragion per cui secondo il presidente Pietro Di Carlo rientravano a fare parte del gruppo misto oltre a Pasquale Colucci e a Davide Colucci anche i consiglieri Travaglio, Simone Codirenzi e Angelo Franco Ventrella. Proprio quest'ultimo però ha ricordato che il comma 1 dell'articolo 22 dello statuto comunale recita testualmente che se anche un solo consigliere viene eletto in una lista, quel consigliere mantiene le prerogative previste quali quelle del capogruppo, come nel caso di Ventrella, che rappresenta la lista di appartenenza, quindi per il consigliere quella fattispecie non riguardava la sua persona. Ventrella ha chiesto comunque lumi al segretario sulla questione, ma il presidente ha detto di avergli già risposto in merito: «Lei è stato eletto nella lista "De Sabato Sindaco", quindi ha aderito alla lista "R-Innoviamo Lucera" e così non si trova più nella lista originaria, poi col numero di due è stato nominato legittimamente capogruppo, senonché De Sabato da ex candidato sindaco ha potuto ritornare sui suoi passi ed è dunque venuto meno il numero di due, pertanto chiedo al segretario di verificare la questione». Ventrella però ha detto di non condividere quella lettura del regolamento, infatti egli pur avendo fatto un passaggio successivo alla lista "R-Innoviamo Lucera" ha conservato la prerogativa di capogruppo in rappresentanza della stessa lista, la quale pur avendo cambiato denominazione mantiene la sua peculiarità. Insomma, il consigliere in questione dovrebbe poter rappresentare ancora una lista che ha comunque ottenuto un consenso, ma in tal modo gli viene tolta tale possibilità, pertanto il consigliere si è rimesso all'interpretazione del segretario per poi regolarsi di conseguenza. Il punto necessitava allora, come ha evidenziato subito dopo il sindaco Giuseppe Pitta, di un approfondimento da parte del segretario e il presidente si è detto d'accordo a rimettere l'interpretazione al segretario.

Così, dopo la discussione di diversi punti all'ordine del giorno Ventrella ha ripreso la parola per tornare all'argomento precedente rivolgendosi al segretario comunale, al quale aveva chiesto spiegazioni in particolare relativamente all'articolo 22 dello statuto per quanto atteneva alla sua prerogativa di capogruppo: «Il suo intendimento infatti è diverso da quello che ho interpretato io». Quindi lo stesso segretario ha spiegato di avere bisogno di verificare col presidente la comunicazione così come formulata e ha provvisoriamente concluso che effettivamente quanto precedentemente dichiarato da Di Carlo era corretto, infatti l'articolo 5 comma 2 dice in modo chiaro che al consigliere già candidato sindaco è in ogni caso riconosciuta la possibilità di ricostituire il proprio gruppo unipersonale nel corso del mandato, ma lo statuto dice anche che i gruppi consiliari nel corso del mandato possono cambiare la propria denominazione originaria su presupposto che rispettino il requisito minimo di due persone costituenti il nuovo gruppo durante la consiliatura. Nel momento in cui però, come ha continuato a spiegare il segretario, il consigliere già candidato alla carica di sindaco torna nel gruppo originario, l'altro perderebbe la prerogativa di capogruppo. Tuttavia, come ha poi obiettato Ventrella, la finalità statutaria è garantista: «Io sono stato comunque eletto in una lista e devo assicurare a mille persone di essere rappresentate: tale interpretazione va contro lo spirito dello statuto». Il consigliere ha quindi invitato il segretario a leggere bene la norma in modo tale da poter rispondere in maniera più approfondita nella prossima seduta.

È allora intervenuto Giuseppe De Sabato, che nel frattempo era arrivato e aveva preso posto tra i banchi, il quale dopo aver ascoltato il dibattito apertosi sull'argomento ha chiarito che si tratta semplicemente di una lista che ha solo cambiato denominazione, lasciando intendere che il collega aveva ragione. Alla fine comunque la risposta al quesito è stata rinviata per ulteriori approfondimenti.

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