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Lucera. Francesca Niro, la trasferta romana e le presunte opere sospese

LUCERA – Le due interrogazioni sollevate dalla consigliera Francesca Niro durante l’ultimo Consiglio Comunale del 15 aprile scorso sono state precedute da quella brevissima del consigliere Antonio Dell’Aquila, finalizzata a sapere dal sindaco Giuseppe Pitta se fosse giunta all’attenzione sua e del presidente Pietro Di Carlo una comunicazione da parte dei colleghi di “CON” con la quale, posto che a dire dello stesso Dell’Aquila in occasione delle scorse elezioni provinciali essi avevano proposto una candidatura nell’alveo di una lista concorrente alla loro, avessero notiziato la maggioranza a proposito di un eventuale cambio di formazione politica. A quest’interrogazione ha risposto il presidente, il quale ha spiegato che non gli era pervenuta alcuna comunicazione né in forma scritta né in forma verbale in merito.

La prima interrogazione di Niro riguardava quattro determine dirigenziali a firma del segretario generale a contrarre affidamento diretto in merito alla trasferta romana in occasione dell’audizione del 4 e 5 marzo scorsi nell’ambito della candidatura di Lucera a Capitale Italiana della Cultura 2026, a proposito della quale la consigliera voleva dei chiarimenti. Niro ha voluto sapere in particolare se fossero note una distinta delle spese effettive e la relativa rendicontazione, in modo da capire come fossero stati spesi i soldi pubblici, nonché l’elenco degli ospiti. Con la sua seconda interrogazione invece la consigliera ha chiesto perché il cantiere di Piazza delle Terme romane, fatto partire con fondi del PNRR, fosse bloccato, così come quelli di Piazza San Giovanni e Piazza Santa Caterina. A dire di Niro infatti circolava voce che ci fossero delle difficoltà nei pagamenti.

Rispetto alla prima interrogazione Pitta ha risposto che la lista degli ospiti l’avrebbe avuta in maniera ufficiale il segretario in quanto si trattava di atti ufficiali. «Quelle che lei ha nominato – ha in seguito chiarito il sindaco rivolgendosi direttamente alla consigliera – sono determine di impegno soggette a ridimensionamento, ma lei ha artatamente omesso di dirlo». In ogni caso la città di Lucera, come lo stesso Pitta ha fatto presente, aveva dovuto assistere a uno spettacolo indecoroso partito proprio da quella candidatura, che aveva suscitato o meglio messo solo in luce tutta una serie di antipatie e di malumori, infatti «basti pensare che non c’è stata, fatta eccezione per la consigliera Antonella Matera, una sola presenza dei consiglieri d’opposizione a Roma seppur formalmente invitati, e ciò non vi fa certo onore». Il sindaco ha anche lamentato il fatto che qualcuno ha instillato nella comunità lucerina il dubbio sullo sperpero di denaro che vi sarebbe stato durante l’intero percorso della candidatura e da ultimo in occasione del viaggio a Roma, ma in realtà «chi è venuto all’audizione l’ha fatto a spese sue, mentre nel frattempo si è cercato di far passare il messaggio che il sindaco abbia millantato di pagare il pranzo a tutti i convenuti con soldi pubblici, quando invece l’ho fatto con la mia personale carta di credito». Pitta ha concluso il suo intervento di replica ricordando che nonostante molti avessero remato contro, Lucera sarà comunque Capitale Regionale della Cultura 2025.

È infine intervenuta Daniela Pagliara, la quale con riferimento alla seconda interrogazione di Niro ha voluto tranquillizzare tutti che non c’era nessun cantiere fermo e che, anzi, i lavori stavano procedendo in maniera spedita.

Greta Notarangelo

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