LUCERA – La consigliera Antonella Matera ha rivolto nella seduta consiliare del 29 novembre scorso al sindaco Giuseppe Pitta un’interrogazione su una questione che le era stata riferita circa una situazione veramente paradossale verificatasi durante l’estate di quest’anno.
Alla consigliera era stato infatti riferito che un ragazzo straniero aveva fatto richiesta all’Ufficio di Stato civile a Lucera per avviare la pratica di cittadinanza con gli accertamenti di residenza e con tutto l’iter che la legge prevede (il ragazzo alloggiava presso un B&B a Lucera appunto): «È stato qui per un paio di mesi con l’intenzione di restarci molti più mesi, ma ha trovato praticamente un muro da parte degli uffici, i quali gli hanno detto che la pratica non la sapevano e non la volevano fare e gli hanno quindi consigliato di andare a farla a Biccari, cosa che poi in effetti questo ragazzo ha fatto e il problema è stato risolto in pochissimo tempo».
La riflessione di Matera è stata dunque amara: «Abbiamo fatto una bruttissima figura e mi chiedo perché».
Il primo cittadino ha così voluto darle una risposta «chiaramente nel limite del possibile» e ha spiegato di trovarsi a firmare settimanalmente nuove cittadinanze di cittadini stranieri che abitano a Lucera da tempo e hanno i requisiti per acquisire la cittadinanza italiana, quindi «pensare che l’ufficio non sappia fare la procedura è un po’ complesso». Se però, come ha continuato a dire Pitta, l’ufficio competente in maniera volontaria si era frapposto, «è una cosa gravissima, quindi un atteggiamento del genere, essendo molto grave, presupporrebbe da parte di chi conosce i fatti di dire anche chi ne è responsabile, per far sì che questa cosa non accada più».
Il sindaco ha poi preannunciato di scrivere una lettera al dirigente per capire se fosse a conoscenza di ciò, ma in ogni caso, «chi si è permesso di dire a una persona di non volerlo fare ha commesso più di una fattispecie negativa, perché un ufficio pubblico non può rifiutare un diritto a un cittadino». Tuttavia, ove mai fosse stato così, il sindaco ha detto di porgere a nome di tutta la comunità le scuse a questa persona, perché «queste cose non dovrebbero mai accadere».
Il Frizzo