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Giuseppe De Sabato e il giallo degli eventi natalizi organizzati dal comune

Ad aprire la fase delle interrogazioni del Consiglio Comunale svoltosi lo scorso 5 giugno è stato Giuseppe De Sabato, il quale ha iniziato il proprio intervento ricordando le funzioni e i doveri sia del presidente che del segretario. Il consigliere infatti non ha potuto non sottolineare la necessità che il primo in particolar modo eserciti il suo ruolo ispirandosi ai principi di legalità ed efficacia, principi che «se e quando disattesi, producono nel tempo una serie di criticità e l'inefficienza della macchina amministrativa, comportando una vera e propria crisi di valori». Allo stesso modo il segretario dovrebbe avere per De Sabato forza e autorevolezza in modo da garantire un lavoro proficuo.

Dopo aver fatto questa necessaria premessa il consigliere ha chiesto al presidente Pietro Di Carlo se fosse o meno a conoscenza e, se sì, da quanto tempo, della richiesta avanzata da lui stesso e dai consiglieri Francesco Aquilano e Francesca Niro circa l'accesso agli atti e nello specifico la nota di risposta a una precisa e dettagliata richiesta di chiarimenti presentata dal Prefetto di Foggia alla quale il segretario comunale abbia dato riscontro. In particolare De Sabato ha chiesto al presidente quale azione avesse svolto per consentire a tutti i consiglieri di esercitare il loro diritto, riconosciuto dallo statuto comunale, in relazione ad atti prodotti da dirigenti, organi politici e funzionari dell'Ente. Il consigliere ha inoltre domandato allo stesso Di Carlo se ritenesse che ci fossero responsabilità in capo al segretario in ordine al rilascio di quanto richiesto sin dal mese di febbraio del 2023 e, nel caso tale responsabilità sussistesse, quali iniziative intendesse intraprendere nei confronti dell'attività omissiva, illegittima e in pieno spregio delle funzioni e dei compiti sia del medesimo presidente che dei consiglieri.

Rivolgendosi poi al segretario, De Sabato gli ha chiesto se fosse o meno vero che lui stesso e i consiglieri Niro e Aquilano si siano recati presso il suo ufficio oltre due mesi fa per chiedergli con estrema cortesia di rilasciare copia della risposta fornita dal Prefetto in ordine alla ben nota vicenda relativa allo svolgimento e alla gestione delle attività natalizie organizzate dal Comune, cioè se fosse vero che in tale occasione proprio il segretario ebbe a riconoscere di non aver adempiuto in tal senso garantendo allo stesso tempo di rilasciare nell'immediato l'atto richiesto. «Qui – ha proseguito il consigliere – non sono in gioco il ruolo di minoranza o quello di maggioranza, bensì il rispetto della legge e la dignità delle persone». De Sabato ha chiuso la propria interrogazione facendo presente che già in passato ebbe a sottolineare l'illegittimità di atti predisposti a corredo di delibere sottoposte al Consiglio e che lo fece anche per tutelare tutti i consiglieri.

In parte il presidente ha dovuto confermare quanto detto dal consigliere, il quale «mi si avvicinò nel mese di aprile durante un Consiglio per chiedermi cortesemente se potessi sollecitare il competente ufficio a dare riscontro a una richiesta ormai datata e lesiva delle prerogative che ciascun consigliere deve avere». Pare comunque che in quella seduta il presidente fosse stato rassicurato dagli uffici competenti, senonché «qualche giorno fa ci siamo sentiti e visti in occasione della conferenza dei capigruppo e devo dire che il consigliere De Sabato ancora una volta con molto garbo ed educazione mi ha chiesto nuovamente una risposta». Ebbene, pare altresì che lo stesso giorno in cui si è tenuta la conferenza Di Carlo si sia recato presso l'ufficio competente e abbia nuovamente sollecitato il segretario e la struttura competente a ottenere la documentazione, anche perché era passato del tempo.

«Ho controllato oggi la posta alle 16:30 – ha tuttavia fatto notare De Sabato –, perché poi sono dovuto venire al Consiglio, e non era arrivato niente: vero è che oggi siamo abituati a fare le cose all'ultimo minuto, ma se è arrivata nel pomeriggio di oggi tale situazione è deplorevole». A confermare quanto detto da Di Carlo è stato lo stesso segretario, il quale ha informato che la nota era stata inviata dal sindaco in Prefettura il 9 aprile ma non era stato effettuato l'invio ai consiglieri, avvenuto invece tra le 16:00 e le 17:00 di quel pomeriggio.

Così il consigliere non ha potuto fare altro che prendere atto di tutto ciò, ma «al segretario comunale devo dire che non posso non tener conto di quanto lei mi ha riferito per due motivi: in primis perché la richiesta è stata ricevuta dal Comune il 18 febbraio e in secondo luogo perché quando io e altri consiglieri siamo venuti a trovarla a fine marzo lei ci assicurò che era questione di giorni». Tuttavia la risposta era arrivata poco prima della seduta consiliare, quindi «mi dica lei se come consigliere mi debba ritenere soddisfatto».

Le assurdità si susseguono dunque senza sosta e l'attuale amministrazione non fa nulla per modificare tale andazzo.

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