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Francesco Di Battista, gli incarichi tolti a Savoia e il PUE di viale Ferrovia

Prendendo spunto dalla nota citata precedentemente dal collega Fabrizio Abate, quella a firma del sindaco e indirizzata al segretario generale in cui lo stesso Giuseppe Pitta metteva in evidenza in maniera anche molto forte tutta una serie di mancanze e di gravissime inadempienze e inefficienze riscontrate in vari settori tecnici, al consigliere Francesco Di Battista è venuta spontanea sempre nella fase delle interrogazioni dell'ultimo Consiglio Comunale una domanda: «Lei (il primo cittadino, ndr) ha proceduto in questa fase ad assegnare la dirigenza del IV settore, ovvero Lavori pubblici, Opere pubbliche, Impianto di pubblica illuminazione, Nettezza urbana, Trasporti etc., al dott. Raffaele Cardillo per una durata di sei mesi mentre l'Urbanistica è rimasta all'ing. Pietro Savoia, ma alla scadenza di questi sei mesi che intenzione ha l'amministrazione, di prorogare nuovamente Cardillo oppure ha una soluzione diversa?».

Di Battista dava infatti per scontato che non potesse tornare Savoia ad assumere quegli incarichi. Questa era la sua prima domanda. La seconda invece era se l'amministrazione avesse intenzione di sostituire l'ingegnere anche rispetto al V settore e, se sì, in che modo: «Questo lo dico proprio perché mi ha colpito tantissimo la forza con cui lei, sindaco, ha scritto al segretario generale, e ricordo tante interrogazioni sollevate sull'argomento, ad esempio ricordo che in una seduta l'assessore Claudio Venditti disse che più che sollecitare per iscritto più volte non sapeva cos'altro fare e che gli era rimasto soltanto l'esposto in Procura».

Rispondendo al consigliere, Pitta ha spiegato che le motivazioni che l'avevano portato alla riduzione dei servizi nei settori a gestione dell'ingegnere erano scritte nella nota fatta da lui stesso e che in ogni caso avevano già previsto nel DUP l'assunzione di un nuovo dirigente tecnico a tempo indeterminato per coprire i settori in questione; allo stesso tempo al sindaco non risultava che l'ing. Savoia avesse ricevuto un provvedimento che lo esonerasse dalle sue funzioni dirigenziali, quindi «abbiamo un dirigente tecnico al quale se ne aggiungerà un altro». Pitta ha detto comunque di augurarsi che la riduzione a un solo settore di gestione per l'ingegnere potesse essere lenitiva o addirittura risolutiva delle problematiche.

Nella sua brevissima replica Di Battista ha detto di immaginare allora che per quanto concerneva il IV settore l'intenzione fosse quella di andare a pescare da qualche graduatoria, «magari quella del Comune di Foggia, dove sappiamo anche chi è il primo». Riguardo invece al V settore il consigliere aveva posto un'altra domanda, se fosse intenzione lasciarvi Savoia o se l'amministrazione intendesse prendere provvedimenti anche rispetto a tale settore. «Quando arriverà un altro dirigente – ha quindi spiegato il sindaco – l'amministrazione avrà la facoltà di modificare anche i settori». Così l'altro ha dedotto che non era da escludere che il nuovo dirigente che avrebbe lavorato a tempo indeterminato potesse dedicarsi sia al IV che al V settore.

Il consigliere è dunque passato alla seconda interrogazione, connessa alla prima. Con riferimento al PUE di viale Ferrovia, Di Battista ha voluto sapere a che punto si fosse, con particolare riferimento a una serie di interventi rispetto ai quali già nel corso di un'altra seduta consiliare il dirigente ebbe a dare delle risposte non esaustive, incomplete, non definitive, pertanto il consigliere si è domandato come fosse possibile che da novembre del 2022 si fosse arrivati a giugno e ha voluto sapere rispetto alle criticità evidenziate nel corso di quel Consiglio, trasformate in osservazioni regolarmente protocollate, se gli uffici avessero proceduto a buttare giù qualcosa nero su bianco e, in caso affermativo, perché la questione non fosse ancora portata in Consiglio nonostante a novembre «sembrava che o lo adottavamo quel giorno o altrimenti cascava il mondo».

Pitta ha spiegato allora che per quanto riguardava il PUE ARO VF adottato in Consiglio nella seduta ricordata dallo stesso consigliere si era concluso l'iter istruttorio, rispetto alle osservazioni fatte dai consiglieri, con una serie di ulteriori soccorsi istruttori che il dirigente aveva ritenuto opportuno predisporre circa una settimana prima; a dire del sindaco era stata inoltre presentata una serie di documentazioni rispetto alla futura approvazione del medesimo PUE, tuttavia fino a quel momento a Pitta non risultava che vi fosse una delibera di approvazione, cosa, questa, confermata dal presidente Pietro Di Carlo, il quale ha poi aggiunto che non appena vi fosse stata l'avrebbe trasmessa al presidente della rispettiva commissione.

Di Battista è però nuovamente intervenuto per una riflessione: «Quello che non ho ben compreso e che non mi convince molto è quando lei, sindaco, fa riferimento a una documentazione in attesa di essere acquisita: ma scusate, quella delibera di adozione è stata approvata in Consiglio, quindi quella documentazione già c'era, dunque sono curioso di sapere a quale documentazione fa riferimento». Restano insomma molti punti tuttora non chiariti dall'amministrazione in merito a questa e ad altre vicende rilevanti.

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