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Francesca Niro sui lavori di via Donatello e sulla cura del verde

La prima interrogazione sollevata da Francesca Niro nell'ultimo Consiglio Comunale dello scorso 28 giugno riguardava via Donatello e in particolare i lavori di urbanizzazione primaria e secondaria nell'ambito degli insediamenti di edilizia residenziale, dunque era indirizzata all'assessore Daniela Pagliara. Dopo aver ricevuto varie segnalazioni da parte di cittadini residenti in quella zona che lamentavano il disagio, soprattutto con le elevate temperature, dato dal vascone di quel cantiere, dove vi era una raccolta di acqua piovana che ristagnava e diventava quindi ricettacolo per insetti causando anche cattivi odori, la consigliera si era attivata per fare un esposto al Comandante della Polizia Locale, il quale a sua volta si era premurato di scrivere una PEC in cui portava la segnalazione della stessa Niro all'attenzione dell'ufficio Lavori Pubblici. Tuttavia c'era stato un rimbalzo perché in realtà non era competenza di quest'ufficio in quanto il RUP era dell'ufficio Opere pubbliche, quindi la consigliera e il Comandante stavano aspettando di sapere proprio dal RUP come si dovesse risolvere quella situazione: «Io non so che problemi ci siano su quel cantiere e se il lavoro stia andando avanti o meno, anzi approfitto anche per chiedere questo, ma voglio sapere in primis come intendiate alleviare quel disagio, perché certo non può rimanere quell'acqua ristagnante».

Pagliara ha esordito spiegando che la vasca di cui parlava Niro sarebbe stata chiusa: «Essa è stata già svuotata un paio di volte ed è piuttosto ricettacolo di spazzatura poiché i residenti che sono lì accanto ce la buttano: sono stati già fatti due interventi e quel cantiere è stato sospeso perché in corso di variante, che è quasi terminata, quindi io penso che nell'immediato venga ripreso, e ho chiesto proprio stamattina in una riunione al direttore dei lavori di fare come primo intervento la chiusura di quella vasca». Non solo: la stessa Pagliara si sarebbe recata più volte personalmente sul posto per accettarsi della cosa facendo intervenire la ditta che fa la raccolta della spazzatura in quella zona. In ogni caso presto a suo dire sarebbero ripresi i lavori e la prima azione sarebbe stata la chiusura della vasca.

La seconda interrogazione della consigliera consisteva sempre nella solita richiesta che la stessa Niro continuava a fare ormai quasi quotidianamente all'assessore Claudio Venditti, al quale durante l'ultima seduta consiliare ha riportato anche due episodi particolari che le erano stati riferiti da turisti lamentatisi dello stato di incuria dell'erba e in generale del verde all'anfiteatro addirittura chiedendo la restituzione del biglietto d'ingresso, quindi «visto che qui vedo tra le somme stanziate a bilancio sull'avanzo libero 20.000 euro per il verde, volevo sollecitare la cura dello stesso soprattutto sui siti e quando inizia la stagione turistica, perché sono brutte figure quelle che facciamo».

Venditti le ha ricordato che a seguito di una precedente interrogazione della consigliera le fece già presente in quell'occasione che il capitolato in contratto, al quale egli ovviamente non aveva partecipato pur trovandosi successivamente a dover gestire la squadra in virtù di quei contratti, prevedeva per i siti storici castello e anfiteatro tre tagli all'anno: «Entrambi sono stati sfalciati a maggio, dopodiché però le piogge di questi giorni hanno rigenerato l'erba in una maniera assurda e velocissima, ma non posso dare 20.000 euro fuori capitolato per fare il taglio all'anfiteatro».

A quel punto Niro ha cercato di strappare all'assessore la promessa che per le prossime volte aumenti ancora lo stanziamento fuori capitolato per tali finalità.

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