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Francesca Niro e i due bandi flop! "Acquisto libri" e "Sport e Periferie"

Entrambe le interrogazioni sollevate dalla consigliera Francesca Niro durante l'ultimo Consiglio Comunale del 5 giugno scorso erano rivolte all'assessore alla Cultura Emanuela Gentile.

Della prima questione si era già parlato. La stessa Niro aveva fatto l'8 maggio una PEC invitando l'assessore a far compilare agli uffici un modulo che tra l'altro il Comune aveva già compilato in altre occasioni per partecipare a un avviso pubblico del Ministero della Cultura che viene fatto a partire dal 2021 ogni anno in seguito al Covid: si tratta di una di quelle misure finalizzate a sostenere i settori che hanno subito i contraccolpi del Covid, appunto, e questo in particolare prevede la promozione della lettura e il sostegno alla filiera dell'editoria libraria; in altre parole quest'avviso prevede per le biblioteche che hanno determinati requisiti la possibilità di acquistare un certo numero di libri che varia a seconda del patrimonio librario a disposizione, così la biblioteca di Lucera contenendo più di ventimila volumi rientrava nella fascia massima, quella cioè che avrebbe potuto ricevere un finanziamento di 7.000 euro.

A parere di Niro il vantaggio di tale finanziamento è duplice: innanzitutto arricchirebbe il patrimonio librario della biblioteca comunale e in secondo luogo nelle clausole del relativo bando è scritto che l'acquisto di libri deve effettuarsi per almeno il 70% presso almeno tre diverse librerie con codice ATECO presenti sul territorio della provincia o città metropolitana, quindi si sarebbe ricevuto anche il vantaggio di far lavorare le librerie del comune di Lucera, piuttosto numerose. Pertanto la consigliera ha voluto sapere da Gentile se il finanziamento in questione fosse stato intercettato e, se no, perché.

L'assessore ha confermato che la lettera di cui parlava Niro in effetti era arrivata il 9 maggio e che il sindaco Giuseppe Pitta si era premurato di trasmettere sia al dirigente alla Cultura Giancarlo Flaminio che al funzionario quanto scritto, quindi nei giorni seguenti la stessa Gentile si era attivata. Ciò è stato confermato da Pitta in persona, il quale ha aggiunto che successivamente l'assessore si era preoccupata ulteriormente di chiedere formalmente lumi agli uffici rispetto alla procedura del finanziamento, risposta che tuttavia stavano ancora attendendo e che sarebbe potuta essere girata alla consigliera non appena l'avessero ricevuta.

Non contenta, Niro ha chiesto al segretario generale quale esito avesse avuto quella pratica. «Se è il finanziamento che ricordo – ha risposto l'altro –, allora ho sollecitato in quella data l'Ufficio Cultura a scaricare il modulo e a compilare tutto, ma ritengo che non abbiamo poi più inviato nei termini».

«E certo che l'abbiamo perso – ha controreplicato la consigliera amareggiata e con tono di rimprovero –, ma lo sapevamo dall'inizio: qua facciamo a scaricabarile, questa è la verità». Eppure sarebbe bastato, come ha continuato a dire Niro, fare una semplice domandina: «Io penso che la parte politica abbia anche la funzione di controllo e di accertamento che gli uffici vadano fino in fondo in un iter».

La seconda interrogazione della consigliera era rivolta sempre all'assessore Gentile quale delegata allo Sport e concerneva il finanziamento "Sport e periferie". Niro ha chiesto che ne fosse stato, infatti voci di corridoio dicevano che anche quel finanziamento non era andato a buon fine. Anche per esso comunque il gruppo politico CON aveva fatto il 29 settembre una PEC invitando appunto l'amministrazione a intercettarlo, dato che avrebbe permesso, in base a quanto riportato nei vari articoli, di effettuare il rifacimento del manto sintetico dello stadio comunale, oltre ad altre migliorie che si sarebbero potute apportare a strutture quali ad esempio una pista di corsa, nonché la costruzione, tra le altre cose, di una palestra. Insomma, erano previsti vari interventi.

Ciò ovviamente rientrava in primis nelle competenze dell'assessore ai Lavori Pubblici Daniela Pagliara, ma anche lo sport in qualche modo c'entrava, quindi Niro ha voluto sapere se tale finanziamento fosse stato intercettato, visto che informalmente i consiglieri erano venuti a conoscenza del fatto che non era andato a buon fine.

Tuttavia l'assessore Pagliara ha assicurato che avevano presentato la domanda per il finanziamento: «A parte che non è un discorso se sia stata accolta o meno: il progetto è risultato idoneo, ma se lei mi parla di aver intercettato o no il finanziamento le posso dire che in tutta Italia forse solo sette Comuni l'hanno preso». A dire dell'assessore dunque le voci di corridoio in base alle quali il finanziamento era stato rigettato erano false, infatti si poteva anche rientrare per scorrimento della graduatoria. «Se è arrivata tardi la domanda – ha però controreplicato la consigliera –, la spiegazione c'è già al perché non sia stata accolta».

È poi intervenuto nel tentativo di fare chiarezza anche il sindaco, il quale ha invitato Niro a un esercizio di memoria: «Il bando in questione, che oggi qualcuno sventola per voler sottolineare una paventata incompetenza dell'amministrazione, ricorre ogni anno, ma allo stesso tempo dovrebbe capire che per presentare un progetto occorrono dei prerequisiti e i Comuni a livello nazionale dovrebbero essere messi nelle condizioni di avere un parco progetti». Così la consigliera ha sollecitato l'amministrazione, visto che questo bando c'è ogni anno e il prossimo scade a luglio, a partecipare per tempo per non farsi sfuggire nuovamente un'occasione simile. Non solo: Niro ha voluto sapere perché il Comune di Lucera fosse risultato solo idoneo e non anche ammesso, ricordando altresì che vi è un indirizzo mail di riferimento nell'avviso pubblico a cui si può scrivere per chiedere chiarimenti.

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