Il comunicato del gruppo PER Lucera: «La verità sul dimensionamento scolastico. Basta propaganda!»
«Carissimo Sindaco,
capiamo che la sua scrivania sia in questo periodo un campo di battaglia, a partire dalla figuraccia nazionale sul caso Gifuni, che ha gettato un'ombra fosca su Lucera, fino al preoccupante ritardo nella pianificazione degli eventi estivi e del calendario di "Lucera Capitale regionale della cultura", che a quest'ora dovrebbero essere già operativi. Per non parlare dello stato pietoso in cui versa la villa comunale e dei tanti problemi quotidiani dei cittadini rimasti irrisolti.
Tuttavia, prima di pubblicare post di propaganda elettorale, sarebbe opportuno che lei leggesse non solo i titoli, ma soprattutto i contenuti degli argomenti, per evitare le solite figuracce. Questo è proprio il caso del suo recente post, in cui si attribuisce meriti non suoi circa l'evitato pericolo del DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO.
Infatti, la situazione che si è creata non è frutto di una sua scelta politica, ma di semplici numeri, gli stessi che governano tutte le azioni riferibili al PNRR.
Come chiaramente precisato nell'articolo da lei condiviso nel post, il dato che lei menziona NON È DOVUTO A LEI, "ma a una NUOVA ANALISI DEMOGRAFICA fatta in Regione Puglia e basata su dati ISTAT aggiornati. È emerso un CALO MENO MARCATO DELLA POPOLAZIONE STUDENTESCA in Puglia rispetto alle stime precedenti. Questo ha portato a una revisione del contingente scolastico, permettendo alla Regione di conservare tutte le attuali autonomie".
È stata quindi la diminuzione del calo demografico a produrre questa situazione, NON certo l'azione sua o della sua maggioranza, come furbescamente lascia intendere nel suo post quando scrive: "la Regione ancora una volta ha dato ragione all’azione incisiva dell’amministrazione comunale…". Ma cosa c'entra l'amministrazione comunale con un maggiore numero di nascite che ha prodotto l'abbassamento degli indici di riferimento regionali utilizzati per il dimensionamento? Si rende conto di quello che scrive e delle figuracce che fa fare anche a chi la supporta?
C'è di più: lei riesce persino a superarsi affrontando il tema del dimensionamento, che le ha causato non pochi problemi con tante famiglie i cui figli frequentano l'istituto Bozzini-Fasani di cui nel 2023 era stata decretata dalla Regione la perdita dell'autonomia, che conoscono i fatti meglio di lei. Cerchiamo di spiegarli sinteticamente per una maggiore comprensione.
Come ricorderà, l'ipotesi su cui lavorava la Regione, per recuperare un'autonomia a Lucera che mancava per pochi numeri, era quella di smembrare la "Bozzini Fasani" e di accorparla e fonderla con le altre due realtà cittadine. Un'operazione che, se portata a termine, avrebbe sguarnito il plesso centrale e tutto il quartiere di servizi essenziali, provocando nel breve periodo lo spostamento di tante famiglie in altre scuole.
All'epoca dei fatti, la Regione, ai vari enti istituzionali interessati al problema (scuole e Comune), richiedeva proposte concrete e non ammetteva posizioni di comodo, come quella del "mantenimento dell’attuale assetto", così come riportato nella delibera di Giunta Numero 172 del 26-09-2023.
Chiedeva, nei fatti, soluzioni alternative e concrete al suo piano provvisorio, che poteva essere cambiato solo a condizione di trovare i numeri che mancavano negli istituti del primo ciclo, richiesti dal PNRR.
Alcuni consiglieri di minoranza, tra cui la prof.ssa Niro e il consigliere De Sabato, parteciparono anche ad un incontro in Regione, dove il concetto di trovare nel territorio il numero che mancava venne ripetuto a più riprese.
Stranamente però, in prima battuta il piano non prevedeva la stessa possibilità per gli istituti superiori, a dispetto di quanto si era verificato in altre regioni.
La situazione si sbloccò nella riunione convocata dalla Commissione Istruzione il 28 agosto 2023. In quell'occasione, a domanda diretta sottoposta alla Dirigente Regionale, arch. Lamacchia, responsabile del procedimento e presente alla seduta in videoconferenza, se fosse stato possibile coinvolgere anche gli istituti superiori, così come avevano fatto nelle altre regioni, per evitare accorpamenti solo nel primo ciclo, la risposta fu ampiamente positiva.
Il riscontro venne formalizzato successivamente nella nota dell’USR Puglia (prot. N. 0040012 del 19/10/2023) che riportava quanto segue: “Si coglie l’occasione per ricordare, altresì, che pur non essendo state proposte, ai sensi di quanto previsto al punto 3 del paragrafo 3 delle Linee di indirizzo del Piano in oggetto, delle azioni di riorganizzazione per le istituzioni scolastiche del secondo ciclo, ai sensi di quanto indicato al punto 4 del paragrafo 3 delle medesime Linee di indirizzo, è fatta salva la possibilità, per le medesime istituzioni e codeste province e Città metropolitana, di presentare istanze di fusione delle istituzioni scolastiche o accorpamento di plessi, delle istituzioni scolastiche del secondo ciclo, nella finestra temporale riservata ai procedimenti di formazione del Piano alla proposizione di ipotesi alternative d’assetto”.
La nota metteva, quindi, sullo stesso piano le scuole del primo ciclo con quelle del secondo ciclo che in prima battuta erano state escluse dal dimensionamento.
Precisiamo che questa nota è molto probabilmente proprio il documento che lei cita nel post e che, nella famosa riunione in cui accusa di essere stato aggredito, le è stata mostrata ma che lei non aveva neanche letto, suscitando l'ira e il disappunto delle tante famiglie presenti.
A seguito di questa nota, il numero mancante venne trovato a livello provinciale accorpando due istituti superiori di Foggia. L’autonomia in più che risultava dalle due scuole foggiane accorpate venne data a Lucera non grazie a quanto fatto dalla sua maggioranza, ma perché Lucera era la città con il coefficiente più alto rispetto a quello degli altri comuni della provincia, come da noi della minoranza sostenuto dall'inizio in un documento che firmammo e pubblicammo in quei giorni.
Concludendo, dai fatti elencati si evince che lei e la sua amministrazione su questa vicenda non avete nessun merito, se non quello di esservi pilatescamente lavati le mani con la citata delibera di giunta, anzi, inizialmente proponendo il sacrificio dell'autonomia dell'Itet, come sostenuto dall'Assessore all'Istruzione in pubblica commissione consiliare e riportato dai relativi verbali.
I veri meriti sono esclusivamente attribuibili agli organi collegiali e alle famiglie dell'istituto Bozzini-Fasani, che hanno richiesto di coinvolgere anche gli istituti superiori nel processo di dimensionamento e alla minoranza, che ha sottolineato che i numeri mancanti in provincia di Foggia andavano cercati nelle scuole di altri comuni della provincia, come, ad esempio, Foggia e non certo in quelle di Lucera che aveva una media fra le tre scuole del primo ciclo di soli 51 alunni inferiore all’indice di 961 alunni, posto dal Ministero come soglia di sbarramento che fa scattare il dimensionamento.
È solo grazie a queste intuizioni che si sono trovate soluzioni alternative e Lucera ha mantenuto le sue autonomie.
Caro Sindaco, la storia va raccontata con fonti e documenti, non buttando fumo negli occhi approfittando del fatto che, trattandosi di una materia "tecnica", pochi conoscono come siano andate veramente le cose».
I consiglieri comunali
Fabrizio Abate, Francesca Niro, Francesco Aquilano, Vincenzo Checchia, Raffaele La Vecchia