Peppino Labbate a proposito della recente audizione a Roma per eleggere la Capitale della Cultura Italiana 2026: «Mancava, ahimè, il consigliere regionale di Lucera, probabilmente intento a preparare qualche ricetta culinaria da proporre alle massaie lucerine, posto che durante il suo sindacato, anziché fare il Sindaco (basti ricordare l’aver dichiarato il “fallimento del Comune” con tutti i danni conseguenti)».
«Egregio Direttore,
questa mia, nella qualità di già Sindaco della Città, in quanto avverto il dovere di dare merito, in forma pubblica, alla iniziativa intrapresa dal Sindaco Avv. Giuseppe Pitta e dall’Amministrazione dallo stesso capeggiata di proporre Lucera “Capitale della Cultura italiana 2026”.
La audizione delle Città finaliste, tra cui Lucera, si è tenuta a Roma presso il Ministero della Cultura il giorno 5 marzo 2024.
Hanno partecipato varie personalità di spicco di Lucera e tra queste anche molti ex Sindaci della Città ed i Sindaci dei Comuni del Subappennino Dauno.
Tutti a sostegno della encomiabile iniziativa.
Mancava, ahimè, il consigliere regionale di Lucera, probabilmente intento a preparare qualche ricetta culinaria da proporre alle massaie lucerine, posto che durante il suo sindacato, anziché fare il Sindaco (basti ricordare l’aver dichiarato il “fallimento del Comune” con tutti i danni conseguenti), ha dato dimostrazione continua, attraverso i social, di cimentarsi nella preparazione di pizzpalumm, cicatill, trucchll, taralli, etc. etc. etc, a livello di trasmissione molto paesana di “dilettante Master Chef allo sbaraglio”.
Le fasi della audizione sono state appassionanti, in cui si sono toccati momenti solenni di commozione e contenuti di alto spessore culturale, con ricordi storici che hanno riportato Lucera al suo vero e riconosciuto ruolo di Città “Culla Culturale della Capitanata”.
Ed onestamente, dopo tanto grigiore in cui, per bocca del primo cittadino precedente, primeggiava il continuo turpiloquio della peggiore specie ed il rinverdire delle comiche degne del miglior duo “Ciccio e Franco”, l’aver potuto assaporare nuovamente quei temi per cui la nostra città era riconosciuta a livello nazionale ed oltre, ha fatto veramente piacere alle trombe di Eustachio, alla mente ed al cuore.
Grazie, sig. Sindaco! Per merito suo e della sua Amministrazione Lucera ha comunque vinto, anche se per motivi geopolitici è stata premiata la città di L’Aquila.
Rimane, ed è insindacabile, il risultato storico di Lucera “Capitale della Cultura Regionale 2025”.
Un grazie al dott. Fabrizio Gifuni, il quale, con il suo intervento a sostegno della candidatura di Lucera, ha arricchito ed emozionato tutti i presenti, calcando innegabili meriti, per cui Lucera meritava un posto nella élite delle principali città a vocazione culturale della nostra Nazione.
Un plauso particolare al Sindaco, avv. Giuseppe Pitta, per la capacità dialettica dimostrata nel rispondere con dovizia di particolari alle domande della Commissione esaminatrice.
Mi auguro che da questa manifestazione si trovi lo spirito di partenza per ridare alla nostra amata Lucera nuova linfa, nuova luce, nuovo spessore in ogni campo, affinché le nostre giovani menti meritevoli non siano costrette ad emigrare in cerca di successo ed occupazione.
Egregio Direttore, la ringrazio per lo spazio concessomi, ma ho ritenuto opportuno dare un ulteriore significato positivo e di ringraziamento a chi ha ritenuto giusto ed opportuno ridare a Lucera il contesto che le compete».
Con stima
Peppino Labbate
