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Passa l'accapo della tassa sull'immondizia che ora scende, ma di pochissimo

"Tassa rifiuti (TARI) - Determinazione tariffe anno 2023": era questo il sesto punto all'ordine del giorno trattato durante il Consiglio Comunale dello scorso 29 aprile, ma per l'assessore al Bilancio Antonio Buonavitacola non c'era granché da dire sulla TARI, infatti a suo dire quella del 2022 non si discosta molto da quella del 2021 anche per effetto del recupero che si stava facendo già dall'anno precedente dal momento che l'Ager ha imposto di recuperare 500.000 euro (nel 2021 si è recuperato il 75%, dunque resta un 25%, ragion per cui si avrà rispetto alle tariffe dell'anno precedente un aumento di circa il 5%, tuttavia per effetto del bonus Covid si avrà una riduzione dell'8%, quindi quest'anno le tariffe verrebbero diminuite del 3%, insomma la tariffa dovrebbe essere all'incirca la stessa dell'anno precedente).

A seguito della breve relazione dell'assessore è intervenuto Francesco Di Battista, il quale ha ricordato a Buonavitacola che nella precedente seduta di Consiglio Comunale aveva sollevato un'interrogazione, rivolta al sindaco Giuseppe Pitta, riguardante Aseco, la nuova società nata da Acquedotto Pugliese e Ager: in quell'occasione il consigliere aveva chiesto se sarebbe stato possibile convocare un Consiglio monotematico sull'argomento oggetto della sua interrogazione, infatti a suo dire era chiara già da allora l'intenzione della Regione di andare in una certa direzione, però «anche al fine di comprendere meglio quali possano essere le conseguenze dal punto di vista della TARI quando vogliamo tenere questo Consiglio monotematico?».

Fabrizio Abate ha espresso invece tutto il suo scetticismo in merito a quanto affermato da Buonavitacola: «Lei diceva poco fa che non c'è molta differenza rispetto all'anno precedente, ma non mi pare, considerato che nel 2022 il Piano Economico Finanziario era di 6 milioni di euro mentre per il 2023 si prevede un aumento di 800.000 euro». Il consigliere ha voluto poi chiedere delucidazioni in merito alla quota di 158.000 euro che prima veniva messa nel bilancio comunale e ora viene invece spalmata nelle bollette dei contribuenti; allo stesso tempo «il fondone dei 573.000 euro di cui in Consiglio Comunale a fine 2022 abbiamo ampiamente discusso come volevasi dimostrare è stato sì messo a detrazione nelle bollette che arriveranno nel corso di quest'anno, però penso che la bollettazione subirà comunque un lieve aumento nonostante le somme detratte». Alcune questioni restano dunque per Abate irrisolte. Il consigliere ha concluso il proprio intervento con una considerazione di natura politica: «Tenuto conto anche della situazione che viviamo in città in cui i cittadini si lamentano degli abbandoni e della mancata pulizia delle strade, mi chiedo se l'amministrazione abbia posto in essere qualche iniziativa per cercare di sensibilizzare il più possibile la comunità ed evitare che si attuino pratiche di questo tipo».

Riallacciandosi all'ultima affermazione di Abate, Francesca Niro ha approfittato per proporre all'amministrazione di riprendere quegli incontri sulla differenziata nelle scuole che si organizzavano anni fa, infatti la stessa non verrebbe attuata in tutti gli istituti scolastici. In merito alla campagna pubblicitaria sulla differenziata Buonavitacola ha assicurato di aver sollecitato ancora una volta, da ultimo una settimana prima del Consiglio, il responsabile della Tecneco, che starebbe per far partire proprio una campagna di sensibilizzazione sul tema partendo dalle scuole per poi arrivare a tutti i cittadini. In ogni caso, come ha spiegato l'assessore, sul sito del Comune sono indicate dettagliatamente le modalità per fare la differenziata, ma «c'è un altro problema e cioè chi dovrà sanzionare». Comunque a dire di Buonavitacola a breve dovrebbe partire tutto.

Anche il sindaco ha ritenuto opportuno intervenire sull'argomento a maggior ragione dopo aver ascoltato gli interventi dei consiglieri sulla TARI e in particolare quello di Abate sulla quota per i servizi aggiuntivi. Quest'ultima, come lo stesso Pitta ha spiegato, è stata in realtà approvata nel PEF dell'anno scorso, che ha valore triennale: «Il PEF è rimasto quello e di lì non ci possiamo discostare, quindi un discorso consiliare rispetto a un'eventuale modifica deve essere rimandato all'anno prossimo, quando si approverà quello nuovo, infatti tengo a chiarire che non c'è stato modo di valutare delle possibili alternative». Il sindaco ha in seguito informato che la riduzione della percentuale della TARI supera gli aumenti riscontrati e che comunque non atterrebbero assolutamente a una volontà di tipo consiliare o amministrativo in genere bensì a un flusso economico legato al ciclo di gestione rifiuti regionale, che nulla ha a che vedere con la volontà del Consiglio Comunale, tuttavia la notizia positiva è che il cittadino dovrebbe vedere recapitata a casa sua una bolletta TARI leggermente inferiore a quella dell'anno precedente, per la qual cosa il primo cittadino ha detto di ritenersi nel suo piccolo soddisfatto.

Ha preannunciato il proprio voto favorevole sull'accapo anche Francesco Di Battista, dal momento che ci sarebbero buone notizie all'orizzonte. Allo stesso tempo però il consigliere ha voluto comunque dare un suggerimento al sindaco: «Un'amministrazione deve avere un metodo per incidere in maniera significativa sulla TARI e cioè ampliare in maniera significativa la raccolta differenziata, però manca ancora anche un regolamento che disciplini l'uso del compostaggio». In merito all'obiettivo dell'aumento della percentuale di differenziata il consigliere ha voluto poi fare un appello a Buonavitacola: «Mi perdoni, assessore, ma non possiamo limitarci a dire che sul sito del Comune sono scritte le regole da seguire per differenziare, infatti è importante soprattutto l'attività formativa nelle scuole».

Nel preannunciare il voto favorevole del suo gruppo anche Giuseppe De Sabato rivolgendosi all'assessore al ramo ha sollevato una questione rilevante: «Ci stiamo avvicinando alla stagione estiva e uno dei problemi che abbiamo avuto negli anni passati risultava dal fatto che molte volte l'immondizia giaceva davanti alle case fino alle 13.30, quindi si prenda in considerazione anche la possibilità specialmente in estate di effettuare una raccolta nelle ore notturne».

Sull'accapo è stato dunque espresso voto unanime.

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