loader

Lucera. Vincenzo Checchia, la situazione del cimitero e l'Ufficio Anagrafe

LUCERA – Il consigliere Vincenzo Checchia ha sollevato nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale del 15 aprile scorso due interrogazioni. La prima era rivolta all’assessore Emanuela Gentile, la quale però non era presente alla seduta consiliare, quindi Checchia l’ha rivolta al sindaco Giuseppe Pitta. Essa riguardava i servizi cimiteriali, problema più volte evidenziato dallo stesso consigliere anche negli anni passati e che gli sarebbe piaciuto risolvere quand’era assessore, salvo non riuscirci a quanto pare per via di varie vicissitudini. Checchia ha dunque affrontato nuovamente la questione, a maggior ragione che la stessa era stata introdotta nella fase delle comunicazioni dal consigliere Simone Codirenzi. In realtà, come ha continuato a dire Checchia, qualche tempo fa proprio lui aveva avuto modo di scambiare un po’ di considerazioni col consigliere Tonio De Maio, il quale l’aveva informato che si stava cercando di trovare una soluzione. Poi però erano passati altri sei mesi e il problema non era stato ancora risolto: «Andate a vedere, per esempio, quelle due edicole funerarie, che ormai sono ridotte ormai ad essere sostanzialmente due discariche a cielo aperto». Il consigliere ha quindi detto di non comprendere il motivo per il quale non si avviasse ancora una procedura per risolvere il problema: «A me interessa che quelle due edicole vengano sistemate: possibile che non si sia riusciti almeno ad acquistare un telo per coprirle, come suggerito giustamente dal collega Codirenzi?». Checchia ha concluso l’interrogazione sottolineando che tutto ciò era vergognoso.

La seconda interrogazione riguardava invece il destino degli uffici dell’Anagrafe: «Quando questi verranno spostati andranno a finire a Palazzo De Troia o avete pensato per essi a un’altra sistemazione?». Il sindaco ha spiegato di aver già sollecitato in prima persona gli uffici competenti in maniera spasmodica nei mesi precedenti affinché affrontassero con atti ufficiali la risoluzione di quel problema. In ogni caso la soluzione migliore a dire del primo cittadino era quella di affrontare la questione proprio in Consiglio. Pitta ha detto inoltre di ritenere che quel cimitero andasse gestito in maniera globale e che l’edificazione di quelle edicole fosse solo un palliativo, infatti secondo lui essa non sarebbe neanche stata risolutiva del problema in quanto nel frattempo la norma era cambiata. Il sindaco ha così sollecitato l’architetto Antonio Lucera, il dott. Raffaele Cardillo e l’ing. Pietro Savoia a trovare altre strade e ha al contempo preannunciato che avrebbe fatto in tal senso nel più breve tempo possibile un atto d’indirizzo e, qualora si fosse reso necessario, un ulteriore atto previa convocazione di un Consiglio monotematico. «Sono convinto – ha aggiunto Pittache quest’amministrazione risolverà finalmente il problema». Frattanto lo stesso sindaco aveva già firmato un’ordinanza per disseppellire delle salme che avevano superato i dieci anni nei campi di inumazione, fatto a suo dire insolito in questa città. Il sindaco ha in ogni caso invitato a non considerare unicamente il problema delle edicole funerarie, dato che non era l’unico all’interno del cimitero.

Quanto invece alla seconda interrogazione Pitta ha premesso innanzitutto di aver perso il conto di quante unità fossero state assunte, seppur in una situazione di dissesto finanziario, all’interno della macchina comunale: tra queste ci sarebbero stati, come ha preannunciato lo stesso sindaco, molti nuovi tecnici e cinque o sei assistenti sociali, pertanto si sarebbe creato un problema di spazi e ci si sarebbe resi conto che far rientrare l’Ufficio Anagrafe nella sua sede naturale, ovvero quella ubicata in Piazza Nocelli, non avrebbe potuto comunque risolvere i problemi legati ai Servizi Sociali e all’Ufficio Tecnico, allora l’idea dell’amministrazione era quella di razionalizzare gli spostamenti e di creare un polo tecnico a Palazzo De Troia, di collocare nell’attuale sede dell’Urbanistica la dott.ssa Domenica Franchino coi Servizi Demografici e di liberare delle stanze all’interno di Palazzo di Città per ridare anche un minimo di dignità operativa a consiglieri e assessori. Pitta ha parlato insomma della necessità di rivedere gli spazi comunali in prospettiva funzionale e di ciò si stavano occupando, come egli stesso ha informato, i tre dirigenti perché interessati a vario titolo: «Di questo spostamento credo che si possa vedere la luce tra non molto tempo, ma l’idea è sostanzialmente quella che vi ho illustrato».

Checchia non ha potuto dunque che prendere atto, in merito alla questione del cimitero, di quanto dichiarato dal primo cittadino in quella sede e ha confessato di non voler fare polemiche a riguardo, ma allo stesso tempo ha fatto notare che erano tre anni e mezzo che il problema si trascinava, senza contare tutti quelli precedenti. Nonostante ciò il consigliere ha dato comunque fiducia all’amministrazione: «Credo che ora affronterete il problema a maggior ragione che è arrivata anche dai banchi della stessa maggioranza una sollecitazione in tal senso, quindi spero che le cose che ha detto oggi, sindaco, le vedremo concretizzarsi a breve».

Subito dopo è intervenuto anche l’architetto Antonio Lucera per fare qualche precisazione ulteriore in merito sia all’interrogazione sollevata dal consigliere Fabrizio Abate circa viale Castello e la relativa transazione (leggi l'articolo correlato) sia a quella fatta dallo stesso Checchia per quanto concerneva appunto il cimitero. Si trattava infatti di due argomenti che interessavano il dirigente da vicino per via del discorso delle competenze legate al IV settore. La transazione legata alla questione di viale Castello era a dire di Lucera praticamente quasi chiusa e i tempi lunghi sarebbero stati legati anche a tutti gli adempimenti connessi a tale procedura, infatti vi sarebbero state diverse riserve dell’impresa, circa dieci, sull’appalto: «È stato in quel momento che abbiamo dovuto attivare la procedura relativa alla relazione riservata che il RUP chiese alla direzione dei lavori, relazione che è stata poi circostanziata e protocollata». Questi adempimenti comunque, come ha spiegato Lucera, erano stati conclusi molto tempo prima. Per quanto riguardava invece l’interrogazione del consigliere Checchia circa la situazione in cui versava il cimitero, essa investiva, come ha fatto notare il dirigente tecnico, sia il V settore, Servizi Cimiteriali e Lavori Pubblici, sia ovviamente il settore Appalti e Opere Pubbliche nella misura in cui il sindaco aveva coinvolto proprio l’architetto. Quest’ultimo ha informato che si era anche pensato alla procedura del Progetto di Finanza, che prevede una gestione pluriennale per quei servizi che generano l’equilibrio all’interno della procedura ad evidenza pubblica. Secondo Lucera infatti solo con la vendita dei loculi non ci sarebbe stata la giusta remunerazione per chi fosse intervenuto e avesse finanziato il tutto, anche perché il 24% era una percentuale consolidata che si sarebbe poi dovuta dare al Comune in termini di loculi. La procedura aperta per la realizzazione delle sole edicole funerarie era invece per l’architetto riduttiva e non avrebbe risolto tutti i problemi, se non quello momentaneo dei loculi.

Greta Notarangelo

Leggi Anche

21 aprile 2024

LUCERA – La prima delle due interrogazioni che ha voluto fare il consigliere Fabrizio Abate è stata sottoposta all’assessore ai Lavori Pubblici, Daniela Pagliara. Abate h...

Video in Primo Piano

Meteo

Le previsioni del Frizzo

PREVISIONI - LUCERA