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Lucera. Rapine, attentati, intimidazioni… Che brutti segnali!

Incendiato il furgone della ditta di onoranze funebri Luca De Giovine. Il titolare aveva già subito minacce con una lettera contenente un proiettile.

LUCERA – La città registra preoccupanti segnali in termini di sicurezza. Dopo la rapina a mano armata perpetrata a danno di una tabaccheria pochi giorni fa, dove sono entrati incappucciati per portare via diverse migliaia di Euro e sottraendo un anello ad una donna, sono seguiti episodi di liti ed aggrassioni in via Napoleone Battaglia, fino ad un ultimo increscioso evento che questa notte ha colpito la ditta di onoranze funebri Luca De Giovine con l'incendio del furgone dell'azienda.

Come frenare questi accadimenti ed impedire che possano proliferare rendendo Lucera ancora più vulnerabile ed insicura?

Lo sfogo del tuitolare dell'impresa di pompe funebri per l'accaduto subito non si è fatto attendere.

«Dopo tanti sacrifici – scrive su facebook De Giovine –, tanti pensieri, tanta dedizione e amore ad un lavoro "particolare" che considero come una "missione" che svolgo ogni giorno con amore, rispetto e onestà.
Questo è il risultato.
O meglio già due anni fa mi arrivò una lettera con tanto di proiettile, invitandomi alla chiusura entro una settimana (ovviamente denunciato).
Ma arrivare a tanto per cosa poi?
NON CHIUDEREMO.
Anzi, dopo una notte insonne a riorganizzare e pulire tutto, siamo già pronti e organizzati per garantire il nostro solito servizio serio, preciso, puntuale e onesto.
So solo che mi viene da piangere perché persone come voi restano in questa città.
Ma a rovinarla.
Perché io voglio restare a Lucera, ho scelto con la mia famiglia di investire e di vivere qui. Perché ci sono tantissime brave persone, fortunatamente la maggior parte.
Ora dopo che voi mi "invitate" a chiudere l'attività, io vi "invito" calorosamente ad andarvene perché ne siete la rovina. Vergognatevi.
Ora andrò a denunciare per l'ennesima volta certo che qualcosa si muoverà.
Colgo l'occasione per ringraziare i Vigili del Fuoco ed i Carabinieri tempestivamente sopraggiunti ieri sera. Grazie.
A "voi", invece, mi fate schifo. Ma pregherò per voi, perché vivere come vivete voi, deve essere proprio uno schifo».

A ciò si è aggiunto lo sdegno del sindaco Giuseppe Pitta (che già nei giorni scorsi non ha nascosto la rabbia per aver visto vandalizzata e fatta oggetto di abbandono di rifiuti la piazza anrtistante la chiesa di San Giovanni), il quale ha espresso «a nome di tutta l'amministrazione comunale e dell'intera città, lo sdegno ed il ribrezzo nei confronti degli autori di questo atto vile e criminale.
Esprimo, altresì, tutta la vicinanza alla famiglia De Giovine, imprenditori seri e persone perbene. Noi siamo al vostro fianco».

Il Frizzo

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