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Lucera. Pitta: il caso del Sant'Anna ripartirà con l'azione del legale dell'ente

LUCERA – Molti cittadini si lamentavano da tempo del fatto che il sindaco di Lucera, Giuseppe Pitta, non fornisse spiegazioni dettagliate sull'annosa vicenda del Sant'Anna, edificio che da un paio di decenni deturpa il decoro di una delle 100 piazze più belle d'Italia (come certificò il Touring Club Italia tra il 2004 e il 2005) e che non rende certo onore ad una città che è stata inserita tra le dieci finaliste della Capitale della Cultura 2026 ed è già Capitale della Cultura 2025 per la Puglia.

La conferenza stampa tenuta dal primo cittadino lo scorso 9 gennaio a Palazzo di Città, in Sala Giunta, è stata l'occasione per trattare l'argomento tra i tanti toccati dal sindaco Pitta e dagli operatori dell'informazione.

«Come tutti sapete – ha esordito il sindacoil Sant'Anna è di proprietà privata. Ho inviato alla nuova proprietà una lettera ufficiale circa due mesi fa con la quale la invitavo a venire al Comune per parlare con l'amministrazione e trovare una soluzione. Mi hanno risposto che erano impegnati e non potevano venire». Certo, i proprietari potevano essere impegnati a vita, ma un momento volendo lo avrebbero pututo pur trovare. Un atteggiamento che non convince affatto, anche perché se davvero gli attori di questa vicenda volessero provare a risolvere il problema prenderebbero l'iniziativa dopo aver (diciamo così) recuperato il tempo in cui si erano detti impegnati. Ma tent'è…

«Noi – ha proseguito Giuseppe Pittacontinuiamo a mantenere in Bilancio le somme necessarie per agire in danno della società, con tutte le difficoltà che la vicenda ci ha creato a causa di quei doppi passaggi di mano nella vendita dell'immobile. Una situazione che ha messo in difficoltà il Comune di Lucera il quale doveva recuperare le somme dall'occupazione del suolo pubblico accumulatesi negli anni per fare successivamente i lavori sperati».

Si parla da tempo dello spauracchio dell'azione revocatoria circa le somme in questione da recuperare, dopo il doppio passaggio di proprietà nel giro di soli due mesi avvenuto lo scorso anno. Azione revocatoria che «è prevista dalla norma» ha precisato il sindaco che ha aggiunto: «Credo in ogni modo che sia opportuno ripartire con la qestione Sant'Anna affrontandola con il legale di fiducia dell'ente», legale da individuarsi, visto che il Comune di Lucera non lo ha più ed ha attivato il meccanismo della cosiddetta "short list". Un'azione che dovrà altresì vedere impegnati il nuovo dirigente dell'Ufficio Tecnico arch. Antonio Lucera, la struttura tecnica ed il segretario. «Va valutata l'ipotesi di emettere una nuova ordinanza contingibile ed urgente per poter agire, con il TAR che ci diede già ragione, in danno anche con le somme di Bilancio che l'ente non avrà difficoltà a mettere in gioco».

Sì, ma i tempi di questo "reset" e quelli successivi di avvio e della conclusione di questa nuova procedura?

«Il problema reale – ha replicato Giuseppe Pittaè l'applicabilità di una vecchia ordinanza alla nuova società ma notificata ad altre società che a loro volta hanno venduto alla nuova». Il rischio, insomma, è che si vada a reincardinare un nuovo procedimento invalidando quanto già fatto in precedenza, con il TAR che riconobbe le ragioni del Comune di Lucera, compromettendo quindi la certezza di vedersi riconoscere quelle somma relative alla occupaziione di suolo pubblico, che negli anni hanno fatto lievitare fino a qualcosa come 400mila euro circa. «Impegnare, poi, altre somme già in Bilancio da parte dell'ente vuol dire mettere a rischio risorse pubbliche. Non è una cosa che si può fare a cuor leggero ed ecco perché –  ha precisato Pittaogni mossa va ponderata attentamente».

Il sindaco ha confermato (non lasciandosi prendere la mano come fece Antonio Tutolo ingaggiando una battaglia fin dai tempi dell'ex sindaco Pasquale Dotoli affermando con insistenza che in tre mesi la questione poteva risolversi) che i tempi sono comunque sempre lunghi. «Quel che spero è di poter gettare le basi per una soluzione giuridica del problema. Già così sarebbe un enorme risultato che permetterebbe di costruire una vittoria che apparterrebbe a tutta la città. Speravo tanto – ha poi detto – che l'acquisizione di quell'immobile da parte di un lucerino potesse in qualche modo muovere anche l'animo del lucerino stesso. L'auspicio era che la nuova proprietà potesse finalmente mettere a posto un caso che va avanti da troppo tempo».

Intanto il sindaco ha comunicato che «nei giorni scorsi hanno presentato una SCIA al Comune di Lucera, regolarmente rilasciata dagli uffici, con l'intento di un intervento sulla facciata. SCIA che era stata condizionata da ulteriori adempimenti quali il pagamento degli oneri, ma non hanno provveduto e i lavori sono stati bloccati». L'unica struttura che è stata rimossa è quella dei ponteggi di ferro. Il resto è tutto lì, sempre più spettrale e scheletrico, in tutta la sua bruttura.

Roberto Notarangelo

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