Il regista lucerino Luciano Toriello si è dimesso dalla carica di portavoce del Comitato Tecnico Scientifico di Lucera Capitale della Cultura. Una decisione giunta come un fulmine a ciel sereno all'indomani della "sontuosa" inaugurazione di sabato scorso, 15 marzo, presso il CineTeatro dell'Opera, quando è stata presentata la programmazione e in contemporanea il passaggio di consegne da Monte Sant'Angelo (Capitale della Cultura della Puglia 2024) e Lucera Capitale della Cultura della Puglia 2025.
Quella di Toriello è una notizia che percorreva e scuoteva da qualche giorno le stanze delle pagine e dei profili social, soprattutto di Facebook, dove molti chiedevano il perché di questa decisione del già portavoce del Comitato Tecnico Scientifico summenzionato. Le risposte sono nella sua missiva: una scelta che traspare tra le righe non poco sofferta.
Luciano Toriello, però, non sarebbe il solo, poiché nello stesso Comitato Tecnico Scientifico gira voce di un Fabrizio Gifuni e di altri componenti non proprio contenti della situazione.
Ma leggiamo cos'ha scritto, intanto, Toriello.
«Gentili,
in data 19 marzo 2025, pur avendo ringraziato il Sindaco Pitta per l’opportunità di aver condiviso il percorso di candidatura a Capitale Italiana della Cultura, ho rassegnato con profondo rammarico le mie dimissioni dalla carica di Portavoce del Comitato Tecnico Scientifico di Lucera Capitale della Cultura.
Ho affrontato questo progetto con grande passione, mosso da un profondo amore per la città in cui sono nato. Tuttavia, questa difficile decisione nasce dalla constatazione del mancato coinvolgimento nelle attività e nelle decisioni strategiche relative alla programmazione del calendario 2025.
Se nella fase di candidatura il mio ruolo è stato caratterizzato da un costante confronto e da un dialogo aperto e produttivo—che mi ha permesso di portare all’attenzione della Governance le numerose proposte che mi avete fatto pervenire—successivamente al riconoscimento di Lucera come Capitale della Cultura Pugliese e fino alla recente cerimonia di inaugurazione, tale coinvolgimento è venuto meno.
Purtroppo, non ho più avuto la possibilità di rispondere alle vostre richieste di chiarimenti sul processo di costruzione del calendario 2025, presentato in modo sommario durante l’inaugurazione, proprio a causa della mia esclusione da qualsiasi coinvolgimento attivo. L’unico riscontro ricevuto è stato un invito ad assistere, come semplice spettatore, alla manifestazione, che ho scelto di declinare per rispetto nei confronti di tutti voi.
Al di là della indubbia qualità dei molti progetti elencati e da alcuni di voi proposti, ritengo che il ruolo di Portavoce, così come quello di membro del CTS, debba prevedere un maggiore spazio di condivisione delle strategie, che non dovrebbero ridursi a un semplice invito a una cerimonia. Allo stesso modo, il processo di sviluppo progettuale non può limitarsi a una mera accettazione della calendarizzazione di eventi proposti singolarmente o estratti dal dossier senza un confronto trasparente (non conosco il metodo adottato).
Sarebbe invece auspicabile un coinvolgimento più ampio, che consenta di sviluppare un progetto con una visione che vada oltre il 2025.
Ringrazio ancora tutti coloro che, nei mesi della candidatura, mi hanno contattato per presentare le proprie proposte e riflessioni al Sindaco e alla Governance del progetto. Continuerò ad operare per il bene del mio territorio attraverso i numerosi progetti che mi vedono coinvolto, seppur fuori dal progetto di Capitale Cultura Puglia, perché è il luogo in cui sono nato e in cui, con mio figlio, ho scelto di vivere.
Un cordiale saluto,
Luciano Toriello».
Il Frizzo