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Lucera. Ventrella e il mistero (irrisolto?) della cessione del ramo d'azienda nei trasporti

LUCERA – L’interrogazione sollevata da Franco Angelo Ventrella nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale del 12 settembre riguardava il trasporto pubblico locale e precisamente il famoso fitto del ramo d’azienda (dalla Lucera Service alla Fancy Tour) per il quale i sessanta giorni previsti dal Codice dei Contratti sarebbero scaduti i primi di settembre. In particolare il consigliere Ventrella ha voluto sapere, alla luce di un incontro a cui aveva partecipato anche l’amministrazione, che cosa fosse stato fatto o che cosa la stessa avesse intenzione di fare, lo stato dell’arte insomma. La richiesta era rivolta al sindaco Giuseppe Pitta, all’assessore al ramo Claudio Venditti e al segretario.

Claudio Venditti ha dunque spiegato che contrariamente a quanto sostenuto da Ventrella la scadenza era a fine settembre e che si stava lavorando: «Arriverà a breve la relazione da parte degli uffici sulla valutazione sia dei requisiti soggettivi che di quelli oggettivi e aspettiamo le determinazioni del dirigente». L’assessore Venditti ha continuato spiegando che quella relazione sarebbe stata trasmessa alla Prefettura e che il Consiglio sarebbe stato notiziato in ordine a quelle che sarebbero state appunto le determinazioni del dirigente.

Tuttavia il consigliere ha ricordato che siccome quello previsto dal Codice dei Contratti era un termine perentorio, entro sessanta giorni la Stazione Appaltante avrebbe dovuto decidere il da farsi in base a quelle che erano le notizie, quindi a dire dello stesso Ventrella si era andati già oltre. Venditti ha però fatto notare al consigliere che quest’ultimo si riferiva a una comunicazione che nel calcolo del termine era a suo dire completamente sbagliata in quanto faceva riferimento alla certificazione mandata dalla Lucera Service con la quale essa comunicava che si sarebbe addivenuti a un rogito notarile per l’affitto del ramo d’azienda. «Ovviamente – ha proseguito l’assessore Vendittila serietà della questione ha imposto a me in primis e in secondo luogo al dirigente nonché alla posizione organizzativa e all’avvocato incaricato – che nella fattispecie è Ignazio Lagrotta, il quale ha fornito più pareri sul punto – di discernere esattamente sulla scadenza del termine, che ufficialmente dovrebbe essere il 27 settembre». Andava poi aggiunto, a dire dello stesso Venditti, che il fatto che il termine poteva essere perentorio era discutibile, infatti il Consiglio di Stato si sarebbe più volte espresso in merito e avrebbe detto che non si trattava di un termine perentorio bensì ordinatorio. Peraltro sempre secondo l’assessore la Stazione Appaltante e in quel caso anche il Comune di Lucera avrebbero potuto chiedere informazioni a enti sovraordinati quali INPS e Agenzia delle Entrate per vedere se ci fosse la regolarità sui requisiti oggettivi, ma quegli stessi enti avrebbero potuto ritardare nel far addivenire la documentazione richiesta, documentazione che però era arrivata regolarmente: «Tenga presente che è stata chiesta alla stessa Prefettura la certificazione antimafia e il termine verrà comunque rispettato, ma ribadisco che potrebbe essere anche un termine obbligatorio per il semplice motivo che la Stazione Unica Appaltante potrebbe riservarsi di non rispettare lo stesso in quanto non ancora in possesso della documentazione con la quale valutare le carte».

L’assessore Venditti aveva comunque garantito che nonostante quei piccoli ostacoli tutto quanto previsto sarebbe stato rispettato.

Intanto ad oggi sembrerebbe che la questione sia ancora ferma. Resta la diffida del 5 luglio scorso a firma del dirigente del settore finanziario Raffaele Cardillo il quale scriveva sia alla Lucera Service che alla Fancy Tour: «In data odierna si è appreso che la Lucera Service con pec acquisita al protocollo generale dell’ente al n. 0030676 del 04.07.2023, ha proceduto all'affitto del ramo di azienda inerente il servizio di trasporto pubblico locale in favore della Fancy Tour srl.

Si evidenza che nel contratto rep. 1630/2011 all’art. 26 stabilisce che “è nullo qualsiasi atto di cessione totale o parziale del presente contratto ...omissis...”.
Della presente e di quanto accaduto verranno investite le Autorità preposte, giudiziarie e non, nonché le organizzazioni sindacali.
Alla luce delle suesposte considerazioni, si ritiene che l’atto sottoscritto e comunicato a questa Amministrazione è da intendersi nullo.
Si avvisa che l'amministrazione si riserva di agire in tutte le sedi».

Diffida alla quale ha fatto eco anche il legale del Comune di Lucera avv. Ignazio Lagrotta con approfondimenti attraverso norme giuridiche e segnalazioni da parte dell’Anticorruzione.

Ad oggi quell’atto è stato annullato? Sono poi state investite le «Autorità preposte, giudiziarie e non»? Ha agito l’amministrazione in qualche modo e in tutte le sedi così come nel preavviso del dott. Raffaele Cardillo?

Greta Notarangelo

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