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Lucera. Giulio De Troia e la «differenziata differita»

«Egr. direttore,

da tempo mi ha colto una consapevole disaffezione per la politica esercitata in questa nostra apatica ma al contempo amabile cittadina.
Si ricorda Piazza Mercato (Piazza della Repubblica, ndr)? A fine giornata era un cumulo di immondizia maleodorante che l'acqua degli idranti utilizzati per pulirla trasportava verso Piazza Duomo. Nessuno dei politici nostrani di allora vi ha mai posto rimedio. Certo non era ancora in auge la raccolta differenziata dei rifiuti, ma il buonsenso, quello sì in auge, non ha ispirato le coscienze di costoro per porvi rimedio. Nulla, fino alla decisione di interdire definitivamente la piazza ai commercianti ambulanti.

L'auspicato ricambio politico generazionale non ha prodotto nessun cambiamento ma ha messo in evidenza come questa "nuova generazione" abbia saputo ben interpretare tutti i difetti della contestata "vecchia generazione".

Nell'era della raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani accade che noi cittadini sudditi abbiamo l'obbligo di (appunto) differenziare i rifiuti, mentre per i commercianti ambulanti, anch'essi cittadini sudditi ma più anarchici, è consentito spargere immondizia nell'area destinata al mercato settimanale.

Questo tollerato comportamento, specialmente nelle giornate ventilate, consente a carte, buste e sacchetti di essere trasportati nelle aree verdi circostanti con un impatto visivo abnorme ed una improbabile agevole raccolta degli stessi in tempi brevi.

Ma ci vuole tanto a capire che basterebbe, pur non differenziando, dotare ogni ambulante di un apposito cassonetto dove riporre i loro rifiuti?

Cordialità».

Giulio De Troia

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