LUCERA – L’ultimo Consiglio Comunale del 19 luglio si è chiuso con la fase delle interrogazioni, che erano infatti, con grande disapprovazione della minoranza, precedentemente state poste in coda.
La prima richiesta è stata fatta dalla consigliera Francesca Niro, la quale avrebbe voluto rivolgerla all’assessore Daniela Pagliara che nel frattempo era andata via già da un po’, e riguardava un carteggio tra Invitalia e il Comune di Lucera. In particolare, la prima scriveva il 2 agosto del 2023 all’Ente chiedendo di rispondere al Responsabile Unico del CIS Capitanata per sapere quale fosse lo stato d’avanzamento degli interventi di competenza: si parlava in particolar modo della realizzazione del polo museale Federico II di Svevia Stupor Mundi. A questa prima richiesta rispondeva il Comune nella persona del Responsabile del Procedimento ing. Lucio Barbaro, il quale metteva al corrente riguardo allo stato di attuazione dell’intervento in oggetto facendo l’elenco di tutte le autorizzazioni richieste. Un’altra lettera era stata invece scritta dall’ing. Pietro Savoia, il quale dal canto suo rispondeva che erano state fatte le richieste di attuazione anche alla Soprintendenza, che le aveva concesse. «A questo punto – ha detto quindi Niro – si interrompono le informazioni in mio possesso, pertanto, dato che la scadenza del progetto in oggetto è il 2025, io vorrei sapere lo stato dell’arte di esso, cioè se sia andata avanti la procedura o comunque cosa si stia facendo in merito».
Il sindaco Giuseppe Pitta ha detto subito che le avrebbe risposto in maniera dettagliata per iscritto, dal momento che era assente in quel momento, l’assessore al ramo. Tutto ciò che ha potuto riferire il primo cittadino invece era che a seguito di quelle note c’erano stati svariati incontri online col Ministero sul progetto CIS Capitanata e che a due o tre di questi incontri aveva partecipato personalmente insieme allo stesso ing. Savoia, all’assessore al ramo e all’ing. Barbaro: «Tutto verteva sulla velocità di presentazione dei progetti e dai vari pareri».
Niro ha detto dunque di sperare che la risposta arrivasse in tempo utile per evitare che si perdessero quei finanziamenti, infatti a suo dire la scadenza era vicinissima.
L’altra interrogazione della consigliera riguardava invece un finanziamento che era già stato perso, nonostante nel novembre del 2022 la stessa Niro avesse sollevato un’interrogazione proprio su quell’argomento. Si parlava del progetto LED – Nuova Luce al Museo, rientrante nel POR Puglia 2014-2020, Asse VI, Azione 6.7 - Interventi per la valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale, e risalente addirittura al 2018: il progetto era stato presentato, accettato e finanziato per una somma di 26.000 euro, e consisteva nel preparare un’app per le visite interattive al Museo Fiorelli appunto, ovvero un’audioguida bilingue per i visitatori, nonché la creazione di una mappa interattiva dei beni culturali del territorio di Lucera, fruibile ovviamente tramite touch screen. «Già nel novembre del 2022 – ha proseguito Niro –, quando c’era stata la proroga di un anno per via del Covid, chiesi a che punto fosse l’iter e mi venne risposto che si sarebbe provveduto a portare avanti tale progetto, ma a quanto ne so io il finanziamento è stato perso». Ciò era per la consigliera un vero peccato, infatti tra l’altro nell’ambito del medesimo progetto si prevedeva anche il coinvolgimento degli studenti del liceo Bonghi-Rosmini nell’indirizzo linguistico: sarebbero dovuti essere loro a preparare le audioguide bilingue, quindi vi era anche un risvolto educativo. La verità parrebbe essere comunque che vi sia stata una certa resilienza da parte degli uffici a fare la rendicontazione. Di tale questione in ogni caso si sarebbe dovuto occupare in particolar modo l’assessore ai Lavori Pubblici.
L’interrogazione di Francesco Di Battista era più che altro una richiesta di informazioni rispetto a una particolare interrogazione che il consigliere aveva posto nella precedente seduta, inerente allo stadio comunale.
Subito il presidente Pietro Di Carlo ha informato di aver contattato l’assessore al Patrimonio Maria Barbaro sia in merito alla questione palestra, sollecitandola per iscritto e verbalmente a rispondere, sia riguardo a un’interrogazione di Fabrizio Abate sulla fideiussione relativa allo stesso stadio. Di Carlo ha detto comunque di credere che non fosse arrivata risposta né all’una né all’altra.
«Mi interessava più che altro capire – ha così controreplicato Di Battista – se l’amministrazione avesse avviato un’attività di verifica e controllo». Questo sarebbe bastato al consigliere di FdI. «Abbiamo chiesto agli uffici competenti», ha risposto Pitta.
Anche tale questione dunque resta aperta.
Greta Notarangelo