LUCERA – Ci si è soffermati più a lungo sul quinto accapo dell’ultimo Consiglio Comunale, “Presa d’atto della determina Ager Puglia e della relazione di validazione dell’aggiornamento del Piano Economico Finanziario (PEF) per la gestione dei rifiuti anno 2024-2025, e determinazione delle Tariffe relative alla Tassa Rifiuti (TARI) per l’anno 2024”, sul quale ovviamente ha relazionato l’assessore al ramo Antonio Buonavitacola. A dire di quest’ultimo le tariffe da approvare in quella seduta consiliare non si discostavano molto da quelle dell’anno precedente, così andava tenuto in considerazione solo il fatto che esse l’anno scorso erano diminuite per effetto del cosiddetto fondone Covid, mentre quest’anno, dato che tale fondo non c’è più, logicamente si va a recuperare degli importi maggiori rispetto all’anno precedente, quindi dal prospetto delle nuove tariffe si evidenziava un incremento all’incirca del 4% se si considerava l’importo escludendo il fondo del Covid, pertanto ci si sarebbe ritrovati con un aumento all’incirca del -12%.
Il consigliere Vincenzo Checchia è subito intervenuto per far notare che dai pagamenti relativi alla TARI effettuati a partire dal 2018 risultava che ogni anno, escluso il 2023, la TARI continua ad aumentare, quindi «qualcosa bisogna farla, assessore». Checchia ha poi detto di non credere che con le sole multe si possa garantire l’aumento della differenziata: «Bisogna piuttosto monitorare meglio le zone dove il dato si abbassa, anche dialogando coi condomini e in generale coi cittadini».
Fabrizio Abate ha voluto invece chiedere al Direttore di Ragioneria Raffaele Cardillo quale fosse la percentuale di evasione della TARI, e il dirigente ha informato che il dato ultimo era del 26%. «Questo 26% – ha dunque osservato il consigliere – rimane a carico di tutti gli altri».
A dire di Raffaele Iannantuoni, il quale ovviamente si riferiva al collega di opposizione Abate, era molto curioso che molte perplessità venissero avanzate da chi aveva avuto in passato la possibilità di attuare dei correttivi.
Anche Francesco Di Battista a proposito della percentuale di raccolta differenziata ha invitato l’assessore a sorvegliare il servizio di nettezza urbana in quanto a suo dire non funziona come dovrebbe: «L’amministrazione comunale ha la possibilità di incidere in tal senso, ma non ne ha la volontà».
Francesca Niro invece non ha usato mezzi termini: «Ritengo che vada fatta una battaglia a chi non fa la differenziata, quindi chiedo all’assessore di stilare intanto un report degli interventi sanzionatori già messi in atto». La consigliera ha poi approfittato per sollecitare ad attuare degli interventi educativi anche nelle scuole della città, dove la stessa Niro ritiene che la differenziata non si faccia in maniera capillare e sistematica.
«Invito l’amministrazione – ha detto subito dopo il consigliere Pasquale Colucci – a fare uno sforzo maggiore, non accettando supinamente gli aumenti che ci sono stati, perché ricadono sulle spalle delle famiglie in modo molto importante».
Lo stesso sindaco Giuseppe Pitta, d’altronde, ha riconosciuto che sia i cittadini che gli amministratori dovrebbero fare uno sforzo maggiore per garantire un sistema migliore di raccolta dei rifiuti; allo stesso tempo, però, «l’attuale impianto normativo in materia che ci viene regalato dal governo nazionale e da quello regionale non è risolutivo rispetto alla questione economica» e le conseguenze di ciò sono sotto gli occhi di tutti, infatti «quotidianamente assistiamo all’aumento del costo di conferimento in discarica a tonnellata, nonché a quello del costo di trasporto», in quanto si viene, come ha lamentato lo stesso Pitta, sballottati in giro per la Puglia rispetto appunto al conferimento nelle varie discariche, tanto che i costi in continuo aumento finiscono per gravare e ricadere sulle comunità. Il sindaco ha concluso il proprio intervento informando che comunque da qualche mese a questa parte ci sono più sanzioni relative all’abbandono e ha assicurato che ne seguiranno altre più severe qualora ciò si dovesse rendere necessario.
In seguito ha preso nuovamente la parola l’assessore Buonavitacola per rendere noto che aveva avuto un incontro coi titolari della Tecneco per attuare dei correttivi finalizzati a innalzare la percentuale di raccolta. Nel frattempo si era già riusciti a installare in alcune delle piazze più importanti della città delle fototrappole per evitare gli abbandoni: «Ho chiesto dunque alla Tecneco di fornircene della altre e di fare una buona informazione partendo dalle scuole fino ad arrivare a tutti i cittadini». Bisogna insomma ripartire da zero, secondo Buonavitacola.
L’accapo è stato approvato (l’opposizione ha espresso voto contrario).
Il Frizzo