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L'assessore Granieri e la lunga serie di servizi attivati nel PsZ. Niro: tiratina di orecchie alla dirigenza

Durante la fase delle comunicazioni dell'ultimo Consiglio Comunale del 12 settembre scorso è intervenuto anche l'assessorealle Politiche Sociali Luigi Granieri per comunicare le attività svolte appunto dall'assessorato che egli si pregia di dirigere, a maggior ragione che, come ha spiegato lo stesso assessore, giravano sui social delle notizie a suo dire poco vicine alla verità. A dire di Granieri erano tantissime le attività e i servizi attivati dall'Ufficio di Piano in prima battuta. Innanzitutto l'integrazione scolastica: «Per la prima volta nella storia del Comune di Lucera, e lo dico prima di ogni smentita, tale servizio viene attivato dall'inizio dell'attività scolastica, infatti lo stesso è attivo dal 31 agosto del 2023 e quindi ci fregiamo di questo risultato».

Un altro servizio importante attivato era quello dell'ADI, ovvero l'assistenza domiciliare alle persone anziane: «Attualmente si sta svolgendo la procedura di gara per un importo di 168.000 euro, la selezione sarà portata a termine dagli uffici e partirà da novembre del 2023 senza soluzione di continuità col servizio gestito dalla società precedente». Quest'ultimo servizio avrebbe dovuto avere comunque presumibilmente una durata di due anni.

L'altro obiettivo e poi risultato importante conseguito era l'attivazione della gara d'appalto per il centro antiviolenza. Il servizio in questione era in scadenza, ma sarebbero riusciti a riattivarlo in tempi ragionevoli: «Il servizio terminerà a settembre il mandato e senza soluzione di continuità anche questo servizio sarà portato a termine, infatti è in corso una procedura selettiva per individuare il nuovo gestore».

Un altro servizio rilevante, partito tra l'altro quello stesso giorno, quando cioè era stato affidato, era il Pronto Intervento Sociale, ovvero il preludio a quello che sarebbe stato il banco sociale, che era previsto nel programma dell'attuale amministrazione: «Si tratta di un servizio che attualmente per i primi quattro mesi prevede un importo di 40.000 euro, un'unità telefonica h 24 per emergenze sociali, uno sportello di ascolto per situazioni di persone che rifiutano il ricovero, una struttura residenziale d'accoglienza per le persone senza fissa dimora e che quindi vivono situazioni di emergenza, breve naturalmente (sono previsti cinque posti di ricovero), e un posto per emergenza grave».

Un ulteriore progetto che si stava portando a termine e che era quasi in dirittura d'arrivo era quello sull'autismo: «In questa fase l'Ufficio di Piano sta colloquiando con le associazioni, col CAT e le associazioni del terzo settore in genere per individuare nel miglior modo possibile la creazione di un progetto esecutivo di una somma, cioè di risorse pari a 82.000 euro, ed entro la fine del mese saranno affidati i servizi».

L'altro servizio attivato consisteva nella facilitazione digitale: era stato individuato presso gli uffici della biblioteca comunale un servizio finanziato per 40.000 euro che sarebbe stato di aiuto a tutti coloro che non hanno dimestichezza coi servizi informatici, come lo SPID, per esempio, in particolar modo gli anziani.

E ancora, un servizio importante attivato era il Patto di Cura 2023-24, già erogato: esso prevedeva l'erogazione di una sovvenzione mensile di 1.200 euro per un massimo di venti mesi a tutti i disabili che avevano sottoscritto un contratto con persone che assistevano, come educatori e OSS, ai quali sarebbe stato dato appunto tale contributo.

Proseguendo, l'assessore ha parlato anche dell'attivazione della misura di sostegno del familiare per persone non autosufficienti: «Un milione di euro è il finanziamento che abbiamo ricevuto e sono già pervenute quattrocentoundici domande: si tratta di un contributo mensile di 700 euro sempre per un massimo di venti mesi per coloro che non hanno un contratto con un OSS ma hanno i familiari che li assistono». Granieri ha aggiunto che il contributo sarebbe stato dato sempre naturalmente sulla base dell'ISEE e del reddito familiare. Le domande pervenute erano comunque in fase di ammissione.

Fra gli altri servizi importanti del PNRR vi era anche il PIPPI, programma destinato alle cosiddette famiglie negligenti, l'ADE (Assistenza Domiciliare Educativa) e i Centri Servizi Famiglie, che forniscono informazioni e consulenza alle famiglie che ne hanno bisogno. In tutto circa 200.000 euro: «Quelli visti precedentemente erano fondi regionali per il Piano Sociale di Zona, mentre questi sono tutti programmi del PNRR».

Quelle comunicazioni, come ha spiegato in chiusura l'assessore, erano un atto dovuto alla cittadinanza per dimostrare che le attività erano state svolte «grazie anche a un ufficio efficiente diretto in una maniera encomiabile», ma allo stesso tempo «anche l'attività dei dipendenti del Comune evidentemente porta questi frutti».

Subito dopo è intervenuta Francesca Niro, la quale ha detto di chiedersi, considerato che gli anni scorsi il servizio di integrazione scolastica non riusciva a partire perché mancava il versamento della quota di compartecipazione da parte degli altri Comuni dell'Ufficio di Piano, cosa fosse cambiato, dal momento che in quell'occasione invece avevano partecipato subito, e cosa avesse reso quel servizio più, per fortuna, efficiente.

Così il sindaco Giuseppe Pitta ha detto di non avere problemi a ribadire quanto da lui stesso già comunicato in un'altra seduta di Consiglio. Nell'anno 2021 i sindaci decisero dopo anni di mancati versamenti da parte dei Comuni di inibire il servizio a chi non avesse versato la quota di compartecipazione al Piano Sociale di Zona; nel 2022 e in quest'anno invece, sotto sua formale richiesta, nonostante il mancato versamento da parte dei Comuni al Piano Sociale di Zona, costituito dai sindaci di tutti i Comuni dell'Ambito, hanno valutato, in quanto non se la sono sentita di inibire un servizio a dei cittadini già svantaggiati, anche se il loro sindaco e la loro amministrazione si erano resi inadempienti di un versamento nei confronti dell'Ambito, che la tutela di un minore con disabilità fosse comunque prevalente rispetto alle somme da dover incamerare, dunque «per la prima volta nella storia di questa città il servizio di assistenza a tali bambini con gravi problematiche è stato garantito prima dell'inizio della scuola», infatti «non ci dimentichiamo che negli anni passati esso veniva garantito a novembre, gennaio, marzo o addirittura maggio, quindi abbiamo fatto un salto di qualità nell'efficienza della gestione di questi servizi così delicati, che secondo me è encomiabile e va riconosciuta». Quella modalità di attivazione dei servizi, avviati prima delle necessità, valeva a dire dello stesso Pitta non solo per l'integrazione scolastica bensì anche per tutta un'altra serie di servizi: «È l'imprinting che abbiamo dato all'Ufficio di Piano e questo è un po' quello che è accaduto con la Ragioneria, quando abbiamo detto che gli avvisi di accertamento sarebbero dovuti partire tutti gli anni: si cerca di ottimizzare la macchina amministrativa con le tempistiche necessarie a far sì che un servizio sia veramente utile». Lo stesso valeva dunque, come ha continuato a spiegare il sindaco, per quell'importantissimo finanziamento di un milione di euro elargito quello stesso giorno e che era stato intercettato per riqualificare via Petrarca e allocarvi quello che sarebbe stato un Pronto Intervento Sociale.

«Allora – ha quindi commentato la consigliera Francesca Niroio mi complimento per l'efficienza di questi servizi e mi rammarico perché la stessa non si è potuta raggiungere prima, posto che la soluzione di attivare il servizio anche se non c'era la quota di compartecipazione da parte di tutti i Comuni si era già presentata agli uffici negli anni scorsi, dunque chissà come mai adesso si sono convinti, mi fa piacere che anche i dirigenti ritornano poi sui loro passi, ma peccato che non l'abbiano fatto prima e che quindi i bambini degli anni precedenti abbiano dovuto subire quest'inefficienza del Comune di Lucera».

Ha in seguito preso la parola il consigliere Giuseppe De Sabato per fare una precisazione. il consigliere di R-Innoviamo Lucera ha detto innanzitutto di apprendere con molta soddisfazione il contenuto della relazione esposta dall'assessore Granieri, al quale lo stesso consigliere ha rivolto ovviamente i propri complimenti, ma nel contempo ha chiesto che quegli interventi di particolare rilevanza, messi come sempre a verbale, fossero poi inoltrati a ogni singolo consigliere comunale in modo tale che «quando incontriamo i cittadini che si lamentano di qualcosa noi possiamo tranquillamente rispondere con argomenti concreti». L'ultima cosa che De Sabato ha voluto sottolineare è stata il suo apprezzamento nei confronti della dichiarazione del primo cittadino in merito al fatto che per la prima volta il Comune di Lucera abbia attivato per tempo determinati servizi, ma allo stesso tempo il consigliere ha ammesso di non capire bene a quale prima volta Pitta si riferisse: «Forse il riferimento era alle amministrazioni in cui era presente come consigliere, tuttavia le voglio soltanto ricordare che quando anche altri rivestivano tali ruoli certe cose venivano attuate».

Ovvio il riferimento a quando lo stesso De Sabato rivestiva il ruolo di assessore al settore qui trattato.

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