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Fratelli d'Italia Lucera: ripartono le promesse da campagna elettorale?

LUCERA – Si è tenuta a partire dalle ore 11.00 dello scorso 13 aprile presso il Circolo di Fratelli d’Italia di Lucera la conferenza stampa avente ad oggetto principalmente l’adesione ufficiale a FdI dei due consiglieri comunali appartenenti in precedenza al gruppo Lucera 2.0 Francesco Di Battista e Chicco Russo. All’evento sono intervenuti anche il segretario provinciale del partito Giannicola De Leonardis e l’on. Giandonato La Salandra.

Ad aprire la conferenza è stato il segretario cittadino di FdI Antonio Di Battista, il quale ha voluto fare innanzitutto «due battutine» circa il comunicato stampa fatto dagli stessi rappresentanti del partito a livello cittadino lo scorso 7 aprile. A suo dire tale comunicato nasceva esclusivamente per dire che l’attuale amministrazione comunale ha cercato in un certo senso attraverso la pubblicizzazione di Lucera Capitale della Cultura 2026 di mascherare, a loro modo di vedere, tutto quello che non era stato fatto fino a quel momento per quanto riguardava azioni concrete per la città. Di Battista ha poi smentito le voci che parlavano di una futura candidatura a sindaco di Lucera in capo a FdI di Antonio Tutolo e ha sottolineato che da un anno a questa parte sono riusciti anche a ricucire i rapporti con altri amici facenti precedentemente parte di un parallelo circolo di FdI sempre a Lucera, coi quali circa un anno fa c’era stato un piccolo diverbio. Ora dunque pare che si stia tutti “d’amore e d’accordo”. Per il resto, si prospetterebbero tante novità: «Cercheremo di iniziare a costruire un progetto politico importante per andare oltre e per costruire un qualcosa di nuovo e di serio per la città di Lucera in vista delle prossime amministrative». Questo però lo dissero già un anno fa in occasione dell’inaugurazione della sede di FdI. Nel frattempo pare che si siano messe le carte in tavola e che si sia giocato a carte scoperte.

Finalmente è stata data in seguito la parola a De Leonardis, il quale ha pazientemente aspettato il proprio turno per ringraziare l’intera classe dirigente lucerina di FdI, costituita in verità da tre persone, che «si sta dando da fare perché a Lucera torni la politica». Con la P maiuscola, avrebbe aggiunto qualcuno, ma per fortuna non è stato detto per l’ennesima volta. Dopo i ringraziamenti di rito, insomma, De Leonardis ha fatto una piccola analisi di quanto accaduto durante tutti questi anni a Lucera mentre il centrodestra tentava disperatamente di ricomporre le sue anime perse per poi inevitabilmente e puntualmente frantumarsi in mille pezzi: «In questi anni c’è stato un unicum a Lucera, cioè i movimenti civici sono stati alla guida di questa città e l’hanno condotta…». Al baratro, si sottintendeva, infatti lo stesso segretario ha sottolineato subito dopo che in fin dei conti il civismo nasconde sempre il trasformismo e il potersi andare a collocare laddove si vuole. Anche questo non è una novità. «Noi invece vogliamo – ha seguitato a dire De Leonardische la politica torni protagonista e che si debba sapere con chiarezza i programmi, i progetti: noi vogliamo che questo torni a succedere anche a Lucera, dove i movimenti in Consiglio Comunale sono stati tanti, con passaggi da una parte all’altra, e dove non c’è un quadro politico chiaro». De Leonardis si riferiva in particolare alla «maggioranza anomala» venutasi a creare nell’assise consiliare di Lucera, città dove tutto è possibile, anche che destra e sinistra amoreggino. Ciò sempre per il bene comune, s’intende. Dopo una serie di «noi vogliamo», comunque, il segretario ha ricordato che l’anno prossimo scade il Consiglio Comunale di Lucera, pertanto «è chiaro che ci porremo all’attenzione come forza politica trainante del centrodestra lucerino (di quale centrodestra non si è capito, visto che nessun rappresentante della Lega era presente e con Forza Italia che attualmente si trova in maggioranza con il sindaco Giuseppe Pittandr), pronti ad accogliere l’adesione di tutti coloro che sono interessati alla politica in maniera seria». Il motore dunque sarebbe acceso e De Leonardis ha dichiarato ufficialmente aperta la campagna elettorale per le prossime amministrative, «candidando noi a guidare il centrodestra cittadino». A tal proposito il segretario provinciale ha approfittato per rivolgere un appello accorato proprio alle altre forze politiche del centrodestra lucerino, costituite da altre tre persone circa, per strutturarsi subito e ragionare in prospettiva futura.

«Se qualcuno pensa – ha esordito invece il passionale La Salandrache FdI si sia svegliata solo oggi, ha dimenticato tutto il lavoro fatto in precedenza». Il deputato ha poi confessato di sentire forte dentro di sé non solo ovviamente il senso di appartenenza al partito, ma anche la memoria storica di esso a Lucera, dove «la politica molte volte è stata mal interpretata», mentre «fare politica non è passare attraverso interpretazioni individualistiche del partito, perché questo è un partito che reca in sé valori molto profondi». Per tali ragioni La Salandra ha riconosciuto che qualcuno ha sentito su di sé il dovere di riprendere un determinato percorso facendo ciò con l’unica forza politica che potesse sentire sua e facendosi carico di riempire in tal modo il profondo vuoto politico che ha caratterizzato la città di Lucera per troppi anni, perché Lucera è a suo avviso il più fulgido esempio della politica che ha fallito e del carrozzone civico che ha visto l’occasione per occupare degli spazi lasciati vuoti tradendo così la cittadinanza e l’intera collettività. Oggi però si torna in Consiglio Comunale, a suo dire, nel miglior modo possibile e cioè con l’idea di candidarsi non semplicemente alla guida di una coalizione, ma della città. Il parlamentare ha aperto infine una parentesi sul tribunale di Lucera, lasciando intendere che c’è ancora speranza in merito: «Può venire il Sottosegretario alla Giustizia in persona per confermare che Lucera avrà la sua centralità in tal senso».

La scelta di Francesco Di Battista di aderire in maniera convinta e decisa, come egli stesso ha tenuto a dire, a FdI è stata dettata principalmente da due ragioni corrispondenti rispettivamente a due temi per lui fondamentali per questo territorio. Il primo tema è quello appunto, anticipato da La Salandra, del tribunale, del quale essi starebbero parlando da quando si è insediato il governo Meloni, tanto da aver avuto anche l’opportunità di interloquire direttamente con Andrea Delmastro in persona, il Sottosegretario alla Giustizia, il quale avrebbe fatto capire loro quali siano le intenzioni del governo in proposito, a partire da quella di andare a rivedere la riforma della geografia giudiziaria che ha visto, come si ricorderà, la soppressione di ben trenta tribunali in tutta Italia oltre che di duecentoventi sezioni distaccate, senza contare tutta una serie di conseguenze anche sui Giudici di Pace. Quella di Di Battista e dei colleghi relativa alla riapertura del presidio di giustizia non sarebbe però, come egli stesso ha tenuto a sottolineare, una mera battaglia campanilistica, ma costituirebbe un argomento di interesse dell’intero territorio di Capitanata anche da un punto di vista socio-economico, e a questo punto il consigliere si è agganciato al secondo tema, l’agricoltura, la cui criticità principale sarebbe costituita al giorno d’oggi dai furti nelle campagne, tema che rientra a sua volta nel discorso della sicurezza dei cittadini.

Il consigliere tuttavia, nonostante l’adesione al partito, non ha mancato in seguito di riconoscere l’intero lavoro svolto in questi anni all’interno del civismo: «Sono orgoglioso di aver fatto parte di quel gruppo (Lucera 2.0, appunto, ndr), fatto di persone veramente fantastiche, capaci e competenti che non hanno guardato a sigle politiche». Lucera 2.0, come ha continuato a evidenziare Di Battista, ha raccolto in dodici/tredici anni tante soddisfazioni, ma pochi mesi fa ha deciso di sospendere il proprio percorso per un semplice motivo, evitare il classico contenitore lista da presentare in prossimità delle elezioni, cosa che quel gruppo, come ha tenuto a precisare il consigliere, non ha mai voluto essere. All’interno di Lucera 2.0 si era dunque percepito che non c’era più quella forza propulsiva di un tempo, allora nell’ultima riunione «ci siamo guardati tutti in faccia e abbiamo convenuto all’unanimità sul fatto di fermarci in quanto non c’erano più i presupposti e i giusti stimoli per proseguire». Francesco Di Battista ha però parlato di sospensione dell’attività di quel gruppo, perché il suo auspicio è che vi siano in futuro nuove forze giovani che possano portare avanti, magari anche in altra forma, quel progetto.

Dopo aver chiuso la parentesi sulle motivazioni alla base della sua scelta di aderire a FdI, il consigliere guardando al futuro ha spiegato che l’idea è quella di costruire un’alternativa valida e credibile a quest’amministrazione, che a suo avviso non sta facendo nulla, quindi la loro idea sarebbe innanzitutto quella di ascoltare il territorio nelle sue varie compagini, rappresentanze, associazioni e quartieri, aprendosi dunque il più possibile alla comunità in modo da ascoltare la gente per poi trarre ispirazione dalle sue idee.

Chiusura su una ferita parallela al tribunale di Lucera: l'ospedale Lastaria. E qui De Leonardis ha sentenziato e rafforzato le forti esitazioni nutrite anni addietro, quando sotto l'amministrazione Tutolo fu impacchettato e ceduto l'enorme complesso con terreni annessi, al prezzo simbolico di 1 Euro, al Policlinico Riuniti di Foggia ubriacandoo il pubblico presente e i cittadini di Lucera e dei Monti Dauni facendo loro credere che il Lastaria sarebbe rinato grazie ad interventi progettuali di potenziamento quasi da fantascienza, dimenticando che la pellicola "2001: Odissea nello spazio" risaliva a molti decenni prima.

Fu un'autentica iattura ed un'offesa gravissima per una conquista che ai tempi di Peppino Papa si fregiò dell'appellativo di OSPEDALE CIVICO, quindi Ospedale della Città e del Territorio annesso.

Un ringraziamento doveroso al governatore Michele Emiliano, a Raffaele Piemontese, al dott. Pasqualone e all'allora sindaco (quello del fallimento del Comune di Lucera).

Solo che nel loro comunicato sulla conferenza stampa i vertici locali di Fratelli d'Italia hanno dimenticato di toccare l'argomento.

E poi dici che non devi pensare che difendono Tutolo.

P.S. Un saluto "dall'amico Notarangelo".

Il Frizzo

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