loader

Due anni di infornate pagnottare-collaborative nel gruppo misto di Tutolo

Nell'aprile 2007, all'affacciarsi della campagna elettorale per le amministrative a Lucera (quella che portò Vincenzo Morlacco ad essere eletto sindaco al ballottaggio spuntandola su Costantino Dell'Osso), Antonio Tutolo volle sperimentare e verificare se avesse un seppur minimo potenziale iniziale per far breccia nell'elettorato lucerino. Lo portai presso il forno "dietro Zunica", gli piazzai una bella pagnottona di pane ben cotto (come cotto si rivelò diversi anni dopo l'elettorato di Lucera) tra le mani e gli scattai qualche foto con la mia Nikon Coolpix fiammante. Si candidò sindaco e preparò una lista di nomi niente affatto noti a parte quello suo, portato sulla cresta dell'onda protestante contro il cosiddetto sistema colpevole di aver ridotto a brandelli la città (anni dopo Tutolo assestò un colpo di grazia lungo cinque anni con la dichiarazione del fallimento dell'ente).

Raccattò oltre 500 preferenze pur facendo quasi capire di aver fatto quella scelta così, per scherzo, ironizzando nei suoi messaggi nell'invitare la gente a non votarlo per non correre il rischio di ritrovarsi un altro guastatore di sogni e di futuro della popolazione e del territorio. Si presentò addirittura in piazza con un tazebao (il manifesto glielo stampai io), il nuovo simbolo e la scritta "DEVO SISTEMARE MIO FIGLIO. VOTATEMI". Nel simbolo l'acronimo "C.R.U.C." che stava a significare (almeno così mi disse), rivolto ai colpevoli, "Ciavite Rutt U …".

A settembre di quello stesso anno tuonava lanciando strali all'indirizzo della politica. E al sindaco Morlacco diceva: "BASTA INCARICHI PROFESSIONALI AI SOLI PARENTI, AMICI E AMICI DEGLI AMICI!".

Il 16 ottobre 2008 l'amministrazione Morlacco torna prematuramente a casa. Si vota nel 2009 e Tutolo si ripresenta candidato sindaco a capo della sua lista: con Pasquale Dotoli eletto sindaco, la Pagnotta porta in Consiglio Comunale 3 eletti tra le fila della minoranza-maggioranza (a seconda di come girava): Antonio Tutolo, Luca Borrelli e Giuseppe Grasso.

Finita l'era burrascosa del governo citrtadino targato Dotoli, nel 2014 Tutolo - sorretto da più liste - vince al ballottaggio sospinto da una forza di dodicimila voti e dalle solite saette lanciate contro la politica che ha sempre gestito per "I SOLITI PARENTI, AMICI E AMICI DEGLI AMICI".

Rivince al primo turno nel 2019, ma solo dopo si saprà che già prima delle elezioni, nascosti nei cassetti del Palazzone, vi erano relazioni scottanti sul rischio di un imminente dissesto economico e finanziario per cattiva gestione (che si può anche tradurre in "incapacità") dell'amministrazione Tutolo. Più o meno un anno dopo il nostro "Schettino", dato il lasciapassare a Giuseppe Pitta a candidarsi per la Regione Puglia e dopo aver permesso a questi di ufficializzare quella candidatura con manifesti e presentazioni con Emiliano, abbandona la nave e dice a Pitta di farsi da parte perché candidato alla Regione ci va lui. A Pitta viene concesso il contentino di rimpiazzo di andare candidato sindaco (dopo appena sette mesi, dei fedelissimi tutoliani cercano di far cadere Pitta togliendogli la fiducia, ma senza fare i conti con una parte dell'opposizione che giungeva in soccorso del sindaco salvandolo).

Insomma: ottobre 2020. Pitta sindaco al ballottaggio. Tutolo consigliere regionale eletto nella lista "CON" di diretta espressione del governatore uscente e rientrato Michele Emiliano.

Il dissenso con il gruppo CON ed Emiliano in Regione si consuma subito.

E allora Tutolo diventa gruppo misto insieme a Paolo Soccorso Dell'Erba.

E VIA CON GLI INCARICHI AGLI… AMICI

Da quel che si sa, un gruppo misto in Regione ha la possibilità di spendere circa 50mila Euro per contratti professionali di collaboratori esterni e accessori vari per "curare e sviluppare attività di supporto legislativo, organizzativo, informativo e rendere efficace il ruolo istituzionale proprio dei consiglieri regionali". E allora, sempre nel nome di quelle ripudiate nomine a "I SOLITI PARENTI, AMICI E AMICI DEGLI AMICI", ecco spuntare un primo "innocente" atto che il Tutolo dei tempi della "semina" avrebbe ripudiato e contrastato urlando a squarciagola nelle piazze reali e virtuali: un contratto a chi gli era stato sempre vicino, Giuseppe Lepore, a 1.835,00 Euro al mese dal 1° giugno al 31 dicembre 2021 (rinnovabile?).

Un contratto interrotto, però, prematuramente, visto che il successivo 24 settembre Lepore faceva arrivare a Tutolo e Dell'Erba una lettera in cui esprimeva la volontà di recedere da quell'impegno per motivi di lavoro, anche se sarebbero circolate voci di un allontanamente da Tutolo per divergenze di vedute. Difficile a crederlo, dato che Lepore correva continuamente in soccorso di Tutolo, specie sui social, quando qualcuno si permetteva di criticare alcune discutibili scelte del suo governo.

Ma la storia non si fermava a quella nomina, perché il 1° agosto 2021 arrivava la supernomina ad Enza Gagliardi, redattrice di un sito locale di informazione che con Tutolo si è sempre dimostrato più tenero che critico: 1.500,00 Euro mensili fino alla fine di tutta l'XI legislatura regionale.

Il 1° ottobre 2021 un'altra infornata di contratti a 1.170,00 Euro mensili fino al 31 dicembre 2021 e per tutta la durata della legislatura (con rinnovo di anno in anno): Carlo Cesare Luciano (confluito nelle fila pagnottare dopo una breve parentesi nel centro-sinistra-destra nel 2014) e Carmela Di Cesare (fedelissima e convinta pagnottara che manco la Biancofiore con Berlusconi, già consigliera ed assessora comunale nelle amministrazioni Tutolo dal 2014 al 2020).

Finita?

Macché!

La Di Cesare, che nel suo curriculum allegato al contratto con il gruppo misto di Tutolo (oggi non più con Dell'Erba ma con Pier Luigi Lopalco) aveva anche inserito come credenziali di essere stata consigliera comunale ed assessore con… Tutolo, avrebbe trovato altro e, per questo, non potendosi forse più dedicare alle attività di "supporto organizzativo ed informativo per rendere efficace il ruolo istituzionale proprio dei consiglieri", dovrebbe lasciare ma… non essendo incompatibile con la nuova professione, potrebbe tranquillamente rimanere a fare la collaboratrice di quel gruppo regionale e continuare a riscuotere la somma riconosciutale. A meno che non rinunci.

Ma ancora non è finita.

Arriva bello fresco un altro contratto ad uno amico ed affezionato all'ambiente tutoliano. La stipula è del 1° settembre 2022 ed è stata sottoscritta dal consigliere comunale di Lucera del gruppo (manco a dirlo) "CON" Francesco Antonio Aquilano. La durata (per ora): fino al prossimo 31 dicembre 2022 per la somma di 1.170,00 Euro al mese.

Ci sarebbe, però, un ostacolo per Aquilano. A quanto pare il suo riuolo di consigliere a Lucera sarebbe in conflitto con questa nomina in Regione.

In conclusione va detto (per carità!) che ognuno può scegliersi i collaboratori che vuole, soprattutto in politica. Però non si doveva sformare quando a farlo erano altri contro cui si inveiva lanciando anche bestemmie dal camioncino ai piedi del campanile della cattedrale.

Tutta colpa de "I SOLITI PARENTI, AMICI E AMICI DEGLI AMICI".

Video in Primo Piano

Meteo

Le previsioni del Frizzo

PREVISIONI - LUCERA