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Vincenzo Checchia e l'area di sgambamento per i cani nella zona Lucera 2

Una situazione di cui era al corrente anche l'assessore al Bilancio Antonio Buonavitacola, come ha ricordato il consigliere comunale di opposizione Vincenzo Checchia del gruppo "CON Lucera" nella seduta di Consiglio dello scroso 14 settembre, riguardante l'area di sgambamento per cani localizzata in zona Lucera 2 ma che a quanto pare ha "ferito" non poco i residenti in prossimità di quel luogo.

«Non so - ha esordito Checchia nella sua seconda interrogazione - se all'assessore al ramo Daniela Pagliara sia arrivata una lettera da parte di una ventina di nuclei familiari, insomma una petizione inviata al sindaco e protocollata nei primi giorni del mese di luglio scorso. Capisco che sia stata individuata quell'area e che i lavori siano già stati fatti - ha proseguito il consigliere - però c'è un problema». Il fatto è che quando a suo tempo i vari residenti acquistarono i rispettivi appartamenti fu trovato un accordo con il costruttore, tale intesa prevedeva la piantumazione e manutenzione di piante ed alberi, così come poi avevano iniziato a fare. «Ora - ha precisato Vincenzo Checchia - vedersi da un giorno all'altro quell'area recintata per destinarla ad altro come, appunto, allo sgambamento per i cani, ha fatto sentire quei cittadini privati di quello spazio che gli era stato concesso per lo scopo di cui sopra. Sarebbe quindi utile capire come vi siete confrontati per giungere a quella decisione. Magari un'altra area sarebbe stato possibile trovarla».

Ma c'è dell'altro, perché «il problema è anche che voi vi siete rifatti ad un vecchio regolamento e non al nuovo che abbiamo approvato noi (amministrazione Tutolo, ndr) e che prevede delle limitazioni tra cui il rispetto di una distanza che non può essere inferiore a 100 metri dagli edifici abitati, cosa che non si è verificata nel vostro caso, senza trascurare il fatto che lì insiste anche una farmacia. Dico questo perché dovreste immaginare la serie di disguidi che viene a crearsi a causa oltremodo di odori tutt'altro che gradevoli».

L'invito, quindi, all'assessore Pagliara ad andare a confrontarsi con i residenti per dare eventualmente una risposta alle loro rimostranze.«Spero solo che la questione non degeneri approdando alle vie legali e che si trovi una soluzione».

Da parte sua l'assessore ha ricordato al consigliere Checchia che «di questo caso avevamo già parlato qualche mese fa. In realtà non ho ricevuto quella lettera e andrò a cercarla al protocollo. Per quanto attiene, invece, ai cattivi odori, sono situazioni che in realtà si verificano anche in altre zone della città ed in prossimità di abitazioni dove non vi è alcuna area di sgambamento. L'attenzione dev'essere a cura di chi detiene un cane dimostrando rispetto per la propria città». Infine Daniela Pagliara ha riferito di essersi già sentita con gli uffici, ma sinceramente cambiare zona la vedo una soluzione impraticabile, soprattutto per i costi che comporterebbe».

Roberto Noìtarangelo

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