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Ventrella: «Sul 118 questa volta voglio una risposta certa e definitiva»

Angelo Franco Ventrella è tornato ancora una volta sull'emergenza sanitaria nell'ultimo Consiglio Comunale del 20 marzo e in particolare durante la fase delle interrogazioni. «Tratto quest'argomento – ha esordito il consigliere di opposizione – e non mi stancherò mai di farlo». Rivolgendosi quindi al sindaco Giuseppe Pitta, Ventrella ha ricordato di aver sollevato in uno dei precedenti Consigli un'interrogazione sullo stesso argomento e in particolar modo sulla necessità di ulteriori ambulanze. «Tutti ricorderete infatti – ha continuato Ventrella – che più di un mese fa è deceduta una signora mentre attendeva l'ambulanza, quindi come vedete questo problema l'ho sollevato più volte e si ripresenta puntualmente, può riguardare ognuno di noi in ogni momento». Il consigliere ha dunque chiesto al sindaco cos'avesse fatto relativamente alla sua interrogazione più volte sollevata soprattutto per quanto atteneva alla richiesta di una seconda ambulanza tipo A, ovvero a soccorso avanzato, dove si presentano un medico e un infermiere che insieme hanno la possibilità di salvare una vita. «Quindi – ha proseguito – penso che questa volta, posto che sullo scenario sanitario siamo stati sempre penalizzati e che la svendita di questo territorio in materia sanitaria sia avvenuta da tempo, sia opportuno coinvolgere direttamente la tua persona (lo stesso Pitta, ndr) come autorità sanitaria in maniera seria».

Per il consigliere però era inutile che il sindaco lo licenziasse con un semplice "ora vedo, ora chiamo", ma a suo dire Pitta avrebbe dovuto farsi valere, a maggior ragione che proprio il primo cittadino fa parte della conferenza dei sindaci e pertanto ha «la prerogativa, il diritto e il dovere di farsi sentire», infatti «non bisogna aspettare un'altra morte per svegliarci». D'altronde, come lo stesso Ventrella ha poi ricordato, prima di quel decesso era avvenuto un altro incidente, pertanto a suo dire non si poteva più tergiversare, anche perché «già si tende sempre a depauperare maggiormente i Pronti Soccorsi, piccoli punti di primo intervento». Alla luce di tutto ciò il consigliere ha detto allora di sperare in un serio impegno da parte del sindaco.

Pitta ha detto di aver già contattato il dirigente del 118, il quale l'avrebbe anche notiziato del fatto che oltre all'ambulanza presente nel presidio ospedaliero di Lucera e a quelle a sostegno del Subappennino vi sarebbe stata un'altra auto medica. Poi, ha aggiunto che le problematiche sono molteplici anche nel Gargano, dove molti comuni sarebbero senza ambulanze e medici. «Farò sentire ancora la voce dell'assise consiliare – ha concluso il primo cittadino – rispetto a queste necessità».

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