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Antonio Chiella: «Sull'ospedale Lastaria aveva ragione Giannicola De Leonardis»

«Spett.le Redazione, voglio innanzitutto manifestare i miei complimenti per la nuova “veste grafica” del Vostro Net-Journal.

Inoltre, con riferimento agli interventi riportati nell’allegata Deliberazione del Consiglio Comunale di Lucera n. 41 del 29 giugno scorso, cioè quelli inerenti alla «SITUAZIONE OSPEDALE LASTARIA di LUCERA», (leggi allegato), ritenendo l’argomento di rilevante e particolare interesse per i Cittadini dell’Ambito Territoriale di Lucera e dell’Appennino Dauno Settentrionale, visto che se ne sta riparlando, mi sia cortesemente consentito di evidenziare quello che, a mio modestissimo parere, fu l’unico degno di nota in quell’occasione, cioè quello del Consigliere Regionale De Leonardis, laddove giustamente riteneva e auspicava, tra l’altro, che dallo stesso atto deliberativo comunale sarebbe dovuta emergere una netta volontà di «[…] far ritornare ad essere quello che Lucera deve essere, cioè un Ospedale come tale, QUINDI FARLO RIPORTARE NELLE MANI DELLA ASL…».

Perché non venne avanzata l’ipotesi di una votazione basata su quanto auspicato dal consigliere regionale De Leonardis?

Già il 19 dicembre del 2020, in qualità di cittadino, nonché di Dirigente sindacale componente della Cabina di regia del Piano Sociale di Zona dell’Ambito Territoriale di Lucera e dell’Appennino Dauno Settentrionale, anch’io ribadii la contrarietà all’accorpamento del Presidio Ospedaliero di Lucera all’Azienda Ospedaliero-Universitaria “Ospedali Riuniti” di Foggia, segnalando al Dirigente regionale della Sezione Amministrazione, Finanza e Controllo in Sanità (a cui è affidata, ai sensi dell’art. 35, comma 2, della Legge Regionale n. 2 del 2006, la competenza in materia di controllo degli Atti delle Aziende sanitarie) la non conformità e l’incoerenza di quell’operazione (di “accorpamento/trasferimento/incorporazione”…?) rispetto a quanto previsto dalle vigenti disposizioni legislative e regolamentari nazionali e regionali.

Segnalai, infatti (senza ricevere riscontro alcuno!), quanto segue:

- "[…] non conforme ed incoerente l’ulteriore accorpamento all’Azienda Ospedaliero-Universitaria “Ospedali Riuniti” di Foggia del Presidio Ospedaliero di Lucera, già legittimamente unificato, nell’ambito della stessa asl fg, all’ospedale Teresa Masselli-Mascia di San Severo, rispetto a quanto inequivocabilmente stabilito dal citato articolo 4 del D. Lgs. 502/1992 e dall’art. 20 della citata L.R. 36/1994 (“…Sono strutture operative… - l’OSPEDALE organizzato in forma dipartimentale e unificato ai fini funzionali nel caso in cui più presidi insistono NELLA STESSA UNITÀ SANITARIA LOCALE…”);

- non conformi ed incoerenti gli atti relativi al trasferimento/incorporazione degli immobili dal Comune di Lucera/ASL FG all’ Azienda Ospedaliero-Universitaria “Ospedali Riuniti” di Foggia rispetto a quanto stabilito, in occasione del passaggio dei beni immobili della sesta provincia BAT, avvenuto ai sensi dell' art. 2, commi 4 e 5, della L.R. 11/2005 (leggi);

- non conformi ed incoerenti gli atti relativi al trasferimento/incorporazione degli immobili dal Comune di Lucera/ASL FG all’Azienda Ospedaliero-Universitaria “Ospedali Riuniti” di Foggia, avvenuti attraverso la costituzione di un’Associazione Temporanea di Scopo (ATS) rispetto a quanto stabilito dal citato articolo 48 (Raggruppamenti temporanei) del D. Lgs. 50/2016 recante “Codice dei contratti […]”.

Grazie e buon rinnovato cammino».

Antonio Chiella

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