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Straordinario successo per Vëllazëria. E ora Casalvecchio di Puglia guarda già al futuro

Si è conclusa domenica 18 settembre - tra canti, balli e grandi tavolate per la cena collettiva a cui hanno partecipato il borgo e i paesi vicini – la quinta edizione di “Vëllazëria”, Festa della Fratellanza che ha portato a Casalvecchio gruppi arbëreshë (albanesi d’Italia) da tutta la Penisola e dalla stessa Albania. Si guarda già al futuro. Nei prossimi tre anni, infatti, Vëllazëria raddoppierà: più eventi lungo tutto l’arco dell’anno, laboratori e scambi transfrontalieri con l’Albania, iniziative per attivare economie attraverso la condivisione, la promozione e la ‘messa a sistema’ del patrimonio culturale immateriale. “Tutto questo”, ha annunciato il sindaco di Casalvecchio di Puglia, Noè Andrano, “sarà possibile grazie all’utilizzo di una parte dei fondi ottenuti dal progetto presentato da Casalvecchio di Puglia e Castelnuovo della Daunia, nell’ambito della linea B del PNRR Borghi. Il progetto presentato comprende la Festa della Fratellanza, assieme a una più ampia programmazione di attività sul complessivo patrimonio immateriale, naturalistico, storico e culturale dei due borghi”.

Domenica 18 settembre, davanti alle grandi tavolate che hanno riunito a cena tutto il paese assieme ai gruppi arrivati dall’Albania e da ogni parte d’Italia, la festa si è conclusa con due concerti e le danze collettive che hanno coinvolto tutti.

Nelle piazze e per le strade di Casalvecchio di Puglia, una delle più antiche comunità arbëreshë, sono arrivati gruppi di ‘albanesi-d’Italia” da Calabria, Basilicata, da tutta la provincia di Foggia e da tante città di tutto il Bel Paese.

Nella giornata conclusiva, la festa è stata impreziosita dalla presenza di oltre 50 persone arrivate grazie all’iniziativa della Pro Loco di Cerignola.

Per la seconda volta negli ultimi 5 anni, è tornato a Casalvecchio Andi Seferi, il vicesindaco di Tirana: con la capitale albanese, Casalvecchio di Puglia ha un consolidato e fortissimo legame di amicizia e collaborazione, un rapporto che nei prossimi mesi porterà a nuove iniziative comuni.

Tra il XV e il XVI secolo, Casalvecchio di Puglia fu popolato da un gruppo di albanesi che, per sfuggire all'invasione dei Balcani da parte dei turchi, si riversarono nel territorio dauno dopo che Giorgio Castriota Skanderbeg aveva attraversato l’Adriatico per combattere al fianco di Ferdinando I d’Aragona contro Giovanni D’Angiò.

Le due giornate di Vëllazëria non solo hanno riempito il paese e le sue piazze, ma hanno avuto anche una fortissima eco mediatica al di qua e al di là delle due sponde italiana e albanese: le dirette sugli account social ufficiali hanno raggiunto oltre 30mila persone, con più di 10mila persone che hanno commentato, condiviso e messo un like alle foto e ai video attraverso i quali l’organizzazione ha fatto la ‘cronaca’ minuto per minuto di tutto ciò che accadeva in paese, mostrando danzatori e danzatrici, musicisti e poeti con gli antichi e splendidi costumi arbëreshë.

“Sono stati due giorni intensi, pieni di emozioni e di gioia, con canti, danze, poesia, musica e sapori ricchi di bellezza e di significati profondi”, ha aggiunto con soddisfazione Noè Andreano. “La quinta edizione di Vëllazëria che si è appena conclusa è stata una delle più belle in assoluto per la qualità e l'entusiasmo della partecipazione dei gruppi, per l'impegno encomiabile degli organizzatori, con la collaborazione delle associazioni locali, Tallandishat te Katundit e Centro Studi Skander e di tutti i volontari, per il senso di ospitalità e di orgoglio che hanno caratterizzato questa grande festa dell'accoglienza. A tutti va il mio più sentito ringraziamento. Grazie a tutti di vero cuore, cominceremo già in questi giorni a costruire la prossima edizione in modo che sia ancora più bella e più grande di quella appena conclusa”.

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