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Riccardo Maresca tra nazionalità, educazione popolare e libertà. Un cultore del Risorgimento fra Puglia e Campania

Nuovo appuntamento con le lezioni di storia organizzate dal comitato provinciale di Foggia dell’Istituto per la Storia del Risorgimento. Martedì 23 marzo alle 18 presso l’Archivio di Stato – sala John Marino di Palazzo Filiasi – di piazza XX Settembre – lo studioso Michele Ferri terrà una conferenza dal titolo: “Riccardo Maresca tra nazionalità, educazione popolare e libertà. Un cultore del Risorgimento fra Puglia e Campania”.

Dopo aver ricordato in aprile il garibaldino Moisè Maldacea, con l’intervento della professoressa Flora Bozza, l’Istituto del Risorgimento pone così attenzione su un altro protagonista pugliese delle vicende risorgimentali che portarono all’unità d’Italia. Riccardo Maresca nacque a Barletta nel 1828 e dedicò la sua vita, sino alla sua scomparsa a Caivano nel 1908, allo studio ed all’idealismo risorgimentale.

La lezione di storia inizierà con i saluti del direttore dell’Archivio di Stato di Foggia Massimo Mastroiorio e del direttore del comitato di Foggia dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano Francesco Barbaro. La serata culturale potrà essere vista anche on line in diretta sulla pagina https://facebook.com/kublailucera.

Michele Ferri ha insegnato lingua e civiltà inglese presso il liceo scientifico Galileo Galilei ed il liceo classico “Aldo Moro” di Manfredonia, all’insegnamento ha sempre legato la passione per la ricerca che lo ha portato a scrivere decine di monografie e saggi collaborando con riviste come “La Capitanata”, “Carte di Puglia”, “L’Archivio Storico Pugliese”. Fra i suoi volumi più importanti: “Editori e tipografi in Capitanata” pubblicato nel 2014 con l’editore Claudio Grenzi. Ferri è socio della sezione di Manfredonia della Società di Storia Patria e del comitato di Foggia dell’Istituto per la Storia del Risorgimento.

«Maresca fu un singolare intellettuale – spiega Ferri – che esercitò la sua attività di insegnante prima in Puglia, a Barletta e a San Ferdinando, e poi a Caivano, una cittadina nei pressi di Napoli. Dopo aver personalmente sperimentato gli effetti negativi della bizzarra e intricata burocrazia borbonica, egli espresse nei suoi scritti una profonda adesione agli ideali risorgimentali. Di conseguenza, elogiò la dinastia sabauda per aver promosso e assicurato l’unità nazionale e l’indipendenza dell’Italia. Più di ogni altra cosa egli apprezzò la libertà di pensiero e di espressione, che egli considerava un fondamentale prerequisito per il progresso culturale, scientifico ed economico. Nella sua concezione, il principio di nazionalità e il diritto alla libertà individuale derivavano dalla Bibbia e dal messaggio evangelico. Riccardo Maresca era stato un sacerdote per molti anni prima di decidere di rinunciare al sacerdozio e sposarsi. In ogni caso, continuò a professare la sua fede cristiana per il resto della sua vita. La sua concezione pedagogica, che egli acquisì nel corso della sua lunga esperienza professionale, merita una grande attenzione per la sua sorprendente rilevanza nella nostra società contemporanea».

La conferenza si terrà nell’Archivio di Stato che negli ultimi mesi ha ospitato decine di iniziative, presentazioni di libri organizzati da diverse associazioni culturali che hanno trovato nei locali dell’Archivio un punto di riferimento prezioso per la loro programmazione di eventi da mettere a disposizione degli appassionati di cultura della città.

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