LUCERA – Durante la BIT di Milano e successivamente ad essa il sindaco di Lucera Giuseppe Pitta ha trasmesso la notizia – la quale peraltro era già trapelata mesi fa, transitando anche in sede di Commissione Cultura – circa il finanziamento di 1,5 milioni di Euro per intervenire sul Teatro Garibaldi. In quello stesso contesto meneghino il primo cittadino ha ribadito l’aumento della capienza a proposito dei posti a sedere nell'anfiteatro romano dove saranno portati a tremila, con i lavori che sono partiti alcune settimane or sono e che prevedono altri interventi di adeguamento. La chiusura al pubblico e ai visitatori fino a giugno prossimo (questa la data prevista per la riapertura, anche perché dovrebbe poi fare il suo esordio il cartellone Estate|Muse|Stelle) ha generato polemiche, soprattutto dalle parti dell'opposizione, visto che Lucera vive il 2025 indossando il vestito di Capitale della Cultura per la Puglia la cui programmazione degli eventi è stata presentata a partire dallo scorso 15 marzo unitamente al passaggio di consegne da Monte Sant'Angelo (Capitale della Cultura per la Puglia 2024) al centro federiciano. Un evento che si è tenuto in pompa magna in un gremito cine-teatro dell'Opera San Giuseppe e che nei giorni a seguire ha generato diversi botta e risposta tra associazioni locali per questioni legate all'assegnazione di riconoscimenti circa i progetti presentati, per non dire delle dimissioni rassegnate dal regista Luciano Toriello in qualità di membro portavoce del Comitato Tecnico Scientifico per Lucera Capitale e del silenzio assordante dell'attore di origini lucerine Fabrizio Gifuni.
Ma torniamo per un momento all'anfiteatro romano e ai lavori di ampliamento attinenti alla sua capienza di pubblico. La prima cosa che viene in mente è se rispetto a questi interventi l'area adiacente a quel luogo, destinazione di spettacoli ed eventi di vario genere, verrà dotata di servizi come bagni pubblici, parcheggi, aree di ristoro e compagnia cantando. Ebbene a quanto pare esisterebbe un progetto (peraltro regalato al comune) che prevede addirittura la cessione da parte di proprietari dei suoli a titolo gratuito ma per cinque anni entro i quali se l'ente non realizzasse l'opera quei terreni tornerebbero ai legittimi proprietari. Quei cinque anni stanno per scadere e di quel progetto non se ne sa nulla. Un progetto invero bene accolto dall'allora assessore al ramo a pochi mesi dall'insediamento dell'amministrazione guidata da Giuseppe Pitta. L'assessore in questione era Carmen Di Cesare che, prima delle sue dimissioni (avvenute a seguito della sfiducia, nei confronti del sindaco, del gruppo tutoliano dopo soli sette mesi dall'insediamento di Pitta), non fece sapere più nulla (né fecero sapere nulla i suoi colleghi passati poi all'opposizione di Pitta).
Come si può rilevare dalle foto, stiamo parlando del secondo stralcio del progetto (con tanto di area di parcheggio e servizi vari) che, come avrete capito, è già agli atti del Comune di Lucera, già candidato per il finanziamento della rigenerazione urbana. C'è da dire che, anche se in questo momento non ci sarebbe disponibilità di fondi pubblici, si potrebbero però utilizzare quelli delle cosiddette compensazioni ambientali, vale a dire somme che le imprese che trattano rifiuti e sostanze similari versano annualmente nelle casse dell'ente.
Riavvolgendo il nastro, va ricordato che il progetto di riqualificazione dell’’area anfiteatro risale al 2006. Esso, nella sua completezza, prevedeva la realizzazione di un’ampia strada con carreggiata e marciapiedi, lungo un antico tracciato tratturale che a partire da Via Follieri costeggiava l’anfiteatro stesso fino ad intersecare Via delle Porte Antiche.
Il progetto fu finanziato al 50% con un importo di 800.000 euro e 400.000 euro di espropri a carico del bilancio comunale. Il primo importo consentì la realizzazione dell’attuale Viale Giovanni Paolo II e della rotatoria all’intersezione del viale stesso con Via delle Porte Antiche, con i lavori che ebbero inizio e fine nel 2008. Ma quel progetto prevedeva anche la realizzazione di un ampio parcheggio all’intersezione di Viale Giovanni Paolo II e Via Follieri, ad uso principalmente (indovinate un po') dei flussi turistici. Ma questo secondo stralcio non è stato ancora realizzato per mancanza di fondi.
Ed eccoci arrivati a maggio 2021 (eravamo agli sgoccioli della prima Amministrazione Pitta, perché subito dopo iniziò la crisi) quando ci fu un tentativo di partecipazione al bando per la rigenerazione urbana, solo che non ci fu il tempo materiale per predisporre l’istanza perché appunto l’allora assessore ai LL.PP. Carmen Di Cesare si dimise e nel frattempo, nelle more della nomina del nuovo assessore, sopraggiunse la scadenza del bando e il progetto non fu più presentato.
L’anno successivo, però, in occasione della riapertura dei termini del bando, è stato ripresentato ed attualmente risulta in graduatoria, ma i fondi, essendo il bando in questo ultimo caso rivolto anche ai comuni inferiore ai 30.000 abitanti, sono insufficienti, per cui quasi sicuramente il progetto non sarà finanziato.
Il suolo per la realizzazione del parcheggio, come anche la progettazione a livello definitiva, come si è detto è a “costo zero” per il comune, mentre le spese per la realizzazione dei lavori e le ulteriori spese amministrative, salvo aggiornamento ai prezzi attuali, si aggira intorno a 1.200.000,00.
Ed ecco che entrerebbero in gioco le somme per le compensazioni ambientali. Si tratta pur sempre di un'infrastruttura fondamentale per la fruizione dell’anfiteatro, proprio in previsione dell’ampliamento dei posti a sedere per gli eventi di spettacolo durante la stagione estiva.
E invece pare che il comune e l'amministrazione vogliano destinare i proventi delle suddette compensazioni per rifare Piazza Matteotti. "Rifare", sì. Ci chiediamo, a questo punto, a cosa serva spendere tutte quelle somme per smontare e rimontare una piazza solo magari per ridarle un po' di tono, quando invece nell'anno in cui si punta tutto sulla Cultura si lascia l'anfiteatro spoglio di ogni servizio, per giunta portandolo al triplo della sua capienza. Ma poi vuoi mettere l'occasione di usufruire a titolo gratuito del progetto e soprattutto dei suoli (finché si è in tempo)? E aggiungiamo: se all'assessore dell'epoca piaceva tanto questo progetto, perché almeno il gruppo con cui si schierava e che oggi è all'opposizione sotto il nome "Per Lucera" che fa capo al consigliere regionale Antonio Tutolo, non ha mai portato alla luce questa opportunità?
Il Frizzo