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PD Lucera: confermato Ernesto Maria Giannetta alla segreteria cittadina

Si è finalmente svolto a Lucera l'11 febbraio a Palazzo D'Auria il primo appuntamento del congresso cittadino del Partito Democratico, della durata di due giorni. L’vento si è protratto fino al giorno successivo, quando si è votato anche per il segretario nazionale che vede andare al ballottaggio, il 26 febbraio prossimo, Stefano Bonaccini ed Elly Schlein la quale ha ottenuto in alcune regioni risultati sorprendenti, anche se alla fine il favorito resta il governatore dell’Emilia Romagna. Sono stati anche momenti in cui si è votato in alcune regioni per il rinnovo dei rispettivi assetti del Consiglio. Il centrosinistra, però, è uscito da queste elezioni con le ossa piuttosto rotte, specie in Lombardia e nel Lazio dove va detto che l’affluenza alle urne ha fatto registrare i minimi storici (sopra al 41% in Lombardia e sotto il 40% nel Lazio).

Abbiamo intervistato a margine dell'evento lucerino il segretario uscente Ernesto Maria Giannetta, il quale ha spiegato che c'era una sola candidatura, la sua, frutto di discussione tra le varie anime del partito: «Si tratta di una candidatura unitaria e di garanzia per il PD lucerino, fatto importante dopo tanti litigi e maldicenze anche sui social network a seguito dei quali il partito ha avuto un'immagine un po' deteriorata con una nomea di litigiosità». Giannetta si è dunque augurato che la prossima segreteria azzerasse tutto ciò per ripartire, in quanto «ci sono tutte le premesse, considerato pure che al partito si sono avvicinati tanti giovani e da ultimo anche l'assessore Claudio Venditti e il consigliere Gianpaolo Conte: queste ultime due adesioni in particolare hanno ulteriormente rinforzato la presenza del PD all'Interno del Consiglio Comunale».

Giannetta ha parlato di unitarietà, ma va anche detto che Fabrizio Abate, iscritto al PD, è invece all'opposizione in Consiglio, una contraddizione rispetto all'adesione al partito dei due che sono in maggioranza all'interno dell'assise consiliare, pertanto abbiamo chiesto a Giannetta se cercheranno di recuperare i rapporti con lo stesso Abate o se ritenga ciò impossibile e inutile. «Non lo ritengo tale - ha assicurato il segretario -, ma credo allo stesso tempo che tutti i militanti del PD, chiunque essi siano, si debbano adeguare alla linea politica espressa dal partito: se rispettano tali condizioni, per me non c'è nessun problema». Pare tuttavia che Abate non fosse stato né informato dello svolgimento del congresso né invitato all'appuntamento. «Questo non mi risulta - ha obiettato Giannetta -, anche se l'elenco degli iscritti l'ho ricevuto stanotte». Vero è che la programmazione dell'evento era stata fatta prima e che esso era stato ampiamente pubblicizzato, ma a dire del segretario non si poteva far recapitare l'invito personale, a maggior ragione che egli non sapeva ancora con esattezza chi fossero gli iscritti. In ogni caso Giannetta è convinto che Abate fosse a conoscenza dell'evento programmato, anzi, «fino a ieri sera il consigliere era attivo nel cercare una candidatura da contrapporre alla mia entro le 18:00 di oggi, anche se poi il tentativo non è andato a buon fine».

Giannetta ha poi spiegato come si sarebbe articolata la due giorni: «Stasera presenteremo le mozioni e si aprirà il dibattito, quindi si presenterà la mia candidatura con l'elenco dei sottoscrittori, dopodiché domani dalle 15.00 alle 21.00 ci saranno le votazioni». Il segretario ha aggiunto che si era cercato attraverso varie riunioni di raggiungere l'obiettivo di altre candidature e che nonostante ciò non si era riusciti nell'intento di trovare un'alternativa a lui stesso, ma d'altronde «ciò rispecchia quello che è avvenuto anche a livello regionale e provinciale, infatti a livello locale nei più grandi centri della Capitanata si è arrivati a una candidatura unitaria, a dimostrare che il partito procede compatto in un'unica direzione». In merito agli attuali iscritti, poi, Giannetta ha osservato che il numero degli stessi (Giannetta parla di 170 tesserati, ma a quanto pare ne sono 182) è cresciuto rispetto ai centoquindici del 2021 in quanto c'è stato anche l'apporto di "Articolo Uno", rappresentato a Lucera dal dott. Giuseppe Trincucci, uno dei suoi aderenti.

Fra i primi a intervenire durante il dibattito c'è stato Francesco Antonio Forte, rappresentante di "Italia Viva" a Lucera (compagine che a livello nazionale dovrebbe ufficializzare il patto federativo con Azione): «Per quanto mi riguarda le incomprensioni degli anni passati sono state messe da parte, ma c'è molto da fare, a partire dal fatto che noi come Italia Viva non abbiamo rappresentanti nell'attuale amministrazione». Forte ha garantito dunque di mettere a disposizione del PD e della città la sua esperienza nel settore amministrativo e ha approfittato per sottolineare la carenza importante nel rapporto fra amministrazione e tecnostruttura, considerato che «una città come la nostra necessità di progettualità nei vari settori», pertanto «la parte tecnica va stimolata». Forte ha concluso dicendo di sperare che col passare dei mesi si possa avere un PD più strutturato che sia di coordinamento per le amministrazioni future.

Lucilla Calabria ha voluto invece fare innanzitutto i complimenti al PD lucerino perché «nonostante i numerosi difetti siamo l'unico partito che si confronta con un congresso aperto a tutto l'elettorato di centrosinistra». Calabria ha sottolineato che molte sono state e continuano a essere le critiche rivolte al PD, ma intanto «siamo ancora qua a fare sì l'ennesimo congresso ma comunque a confrontarci con la comunità del partito, e io mi sono fatta promotrice insieme ad altri compagni della mozione Bonaccini: “Energia Popolare” come forza propulsiva di cambiamento da applicare alla nostra classe dirigente, al mondo del lavoro, alla sanità pubblica e a tutti i campi del vivere quotidiano». Calabria ha messo in risalto la necessità di una forza che sia perno non solo all'interno del centrosinistra bensì anche centro aggregante coi civici: «Personalmente vorrei che vincesse Stefano Bonaccini, ma chiunque vinca, l'importante è che il PD riparta».

È stato piuttosto articolato l'intervento di Gianluca Ruotolo, segretario provinciale di “Articolo Uno”, il quale è partito da un ragionamento e cioè dal fatto che «per avere la risposta giusta bisogna porsi la domanda giusta», e quella in questione era: «Per quale ragione stiamo cercando un congresso costituente e non ordinario?». A suo dire infatti gli iscritti al partito si stavano aprendo alla società dopo aver perso le elezioni: «Si deve riflettere sulle cause della frattura tra sinistra e popolo: questo è il vero tema della costituente». Per Ruotolo infatti la democrazia non è mai stata così debole, pertanto la sfida alla destra consiste innanzitutto nella ricostruzione del campo e dell'identità della sinistra, dato che il PD negli ultimi dieci anni è stato smantellato. Il segretario di Articolo Uno ha inoltre auspicato il superamento della logica delle primarie per la selezione del segretario nazionale, «una scorciatoia per non discutere della propria identità, che va salvata dal cambio continuo dei segretari».

In seguito ha preso la parola Giannetta, riconfermato, com'era immaginabile, segretario cittadino del PD: «Mi auguro di essere in grado di rivestire ancora una volta questo delicato incarico mettendo a disposizione del partito la mia esperienza e il mio impegno, ma è necessaria una squadra che mi supporti; vorrei altresì mantenere unite tutte le anime del partito, ma non tollererò la polemica di chi troppo spesso nasconde invidie e rancori passati; inoltre dobbiamo combattere i fanatismi e i populismi, che tanto danno hanno fatto a questa città».

Gli interventi conclusivi sono stati quelli di Giuseppe Melillo, il quale ha ricordato che il PD lucerino non ha ancora una sede ufficiale e ha detto di augurarsi che la si individui a breve ma soprattutto la si frequenti, e di Giuseppe Trincucci, che ha confermato quanto detto da Ruotolo in merito alla frattura tra i partiti di sinistra e i lavoratori, ricordando che Lucera ha sofferto molto la mancanza di lavoro, tanto da passare in vent'anni da quarantunomila al rischio di ritrovarsi fra non molto con meno di trentamila abitanti.

Per quanto riguarda l'esito di domenica 12 febbraio i votanti sono stati 130 su 182 tesserati. A Bonaccini sono andati 50 voti, superato dalla Schlein con 74 preferenze, mentre appena 4 voti e 2 voti per Gianni Cuperlo e Paola Micheli.

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