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Pasquale Colucci, il piano casa e la legge Tutolo: «Agite un po' prima»

Durante il Consiglio Comunale dello scorso 20 marzo il consigliere di minoranza Pasquale Colucci ha sollevato un'interrogazione, aspettandosi una risposta «molto utile e chiarificatrice», sul Piano Casa e sulla Legge Tutolo, entrambe leggi regionali. In precedenza infatti si era discusso l'ordine del giorno relativo appunto alla legge eco-casa della Regione Puglia, della quale erano già stati evidenziati i numerosi aspetti positivi, e il sindaco Giuseppe Pitta aveva fatto nel suo discorso un'analogia, la stessa fatta proprio da Colucci, infatti la riflessione ha portato il consigliere a quella che è la cosiddetta Legge Tutolo, anche perché entrambe sono caratterizzate da una premialità che la Regione concede. Nella legge eco-casa in particolare la premialità è data per il riuso, l'abbattimento e la ricostruzione in ambiti già urbanizzati, mentre per quanto concerne l'altra la premialità consiste sempre in termini di cubatura nell'aumento dell'indice di fabbricabilità per le attività produttive legate alla trasformazione e per le aziende agricole.

Colucci è però tornato un attimo indietro e in particolar modo all'ultimo Consiglio Comunale del 2022, quello del 27 dicembre: «A gennaio sarebbe arrivata la proposta dell'amministrazione rispetto a una legge che ricordiamo essere stata approvata nel novembre del 2021 e che non è più sotto la lente d'ingrandimento della Corte Costituzionale, una legge che è tale a tutti gli effetti e che già abbiamo recepito, quindi chiedo quale sia la novità rispetto all'ultima volta che abbiamo affrontato questo problema». Il 1° novembre poi, come ha continuato a ricordare il consigliere, c'era stato un emendamento della Regione, la quale era dunque tornata a legiferare su quell'aspetto eliminando la necessità di tornare in Consiglio, pertanto Colucci ha chiesto quale fosse lo stato dell'arte, cioè se la legge fosse attuata dal Comune di Lucera e se fossero già stati rilasciati i permessi a costruire con indice di fabbricabilità 01, insomma come intendesse procedere l'amministrazione.

Dopo aver citato una serie di articoli il sindaco ha spiegato che solo oggi si è fornito lo strumento e non quando i consiglieri hanno votato con parere contrario una cosa che «non poteva essere votata da chi sa leggere e scrivere». Per Colucci però Pitta si era confuso e «tra l'altro prendo atto che non ha risposto alla domanda che le avevo fatto»; inoltre «quello che vogliono sapere gli agricoltori non è l'art. 3 bis, ter o quater, ma se la legge sia attuata dal Comune di Lucera in questo momento, se siano già stati rilasciati dei permessi a costruire con indice di fabbricabilità 01 e se l'amministrazione confermi che non c'è bisogno di ulteriori passaggi».

A questo punto il sindaco ha detto di non credere che i permessi a cui faceva riferimento Colucci fossero stati rilasciati e che in ogni caso non andava a guardare i permessi a costruire perché a suo dire non attengono alle sue competenze. Inoltre «come avevamo ben detto occorreva il doppio passaggio, ma se oggi non serve più, il dirigente procederà al rilascio di tali permessi in applicazione di una legge regionale vigente e attuata», quindi per Pitta il problema non sussisteva poiché non sarebbe ricompreso nelle competenze del Consiglio Comunale. Tuttavia, ove così non fosse stato, e questo l'avrebbe comunicato la Regione, si sarebbe tornati ad avvalorare il discorso del doppio passaggio.

La cosa che ha voluto far notare in seguito il consigliere era che in quella stessa seduta il Consiglio aveva adottato la legge eco-casa, «legge fondamentale che favorirà sicuramente uno sviluppo edilizio e la costruzione di nuove abitazioni in quella che però è una cittadina onestamente con delle grandi difficoltà dal punto di vista demografico, infatti si prevede che essa perderà entro il 2031 tremilacinquecento abitanti e una delle cause è la mancanza di lavoro e di sviluppo delle attività produttive», dunque Colucci si è chiesto perché si fosse dovuto aspettare prima il giudizio della Corte Costituzionale e che la Regione tornasse a pronunciarsi su quell'aspetto e ha preso atto di una certa incapacità dell'amministrazione nella gestione delle varie fasi in tale materia. «Da medico – ha quindi concluso – dico che prevenire è meglio che curare, quindi la prossima volta sulle cose importanti vedete di agire un po' prima».

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