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Niro: potatura degli alberi e progetti di servizio civile. Checchia: sicurezza stradale

Alberi “capelloni” da due anni circa. A denunciarlo durante la seduta di Consiglio Comunale del 27 dicembre dello scorso anno è stata la consigliera di “CON Lucera” Francesca Niro che ha sollevato due question time. Il primo (che proprio questa mattina ha finalmente trovato risposta, a giudicare dalle operazioni di potatura in viale Ferrovia, ma anche in via Lombardi, piazza Pitta ed altre location) faceva seguito, appunto, alla PEC che la consigliera aveva inviato all’assessore Claudio Venditti, al sindaco Giuseppe Pitta e al dirigente Pietro Savoia per sollecitare l’applicazione del contratto del verde, il quale prevedeva tra le altre cose lo sfalcio dell’erba, che i cittadini di varie zone avevano ricominciato a sollecitare, e la potatura degli alberi: «Ricordo che lei, assessore, disse che il momento giusto per quest’ultima è l’autunno, ma tale stagione è passata». Quindi Niro ha citato come esempio di quella problematica una strada da lei percorsa quotidianamente e cioè viale Ferrovia, dove «fra un po’ gli alberi formano una galleria che copre addirittura i pali della pubblica illuminazione», pertanto il consigliere ha invitato a un’attenzione maggiore all’applicazione del contratto.

L’assessore ha spiegato nella sua replica che avevano dovuto ridefinire gli atti di gara e che avevano da poco avviato un’interlocuzione con l’azienda, la quale aveva fatto pervenire una comunicazione con la quale diceva di non voler accettare la proroga: «Abbiamo insistito per la potatura, ma l’azienda non accettava le indennità corrisposte: per farla breve, stiamo cercando di raggiungere l’obiettivo di un verde decente, fermo restando che comunque poi le potature sono state fatte». In sostanza, come ha chiarito l’assessore, il Comune non era in grado, con la ditta in proroga, di adempiere ai doveri nei tempi previsti: «Ho cercato di tirare avanti il servizio finché potevo per salvaguardare le maestranze».

Niro ha anche suggerito all’assessore e al dirigente di tener presente, visto che c’erano stati tanti tagli necessari, anche la legge 113 del ’92, che obbliga i Comuni a piantare un albero per ogni bambino che nasce in modo tale da ripopolare anche il patrimonio verde. Su questo punto vedremo, invece, se seguiranno riscontri.

Passando alla seconda interrogazione (in questo caso, però, è il caso di dire che quel che è è perso è perso) , la consigliera di minoranza ha ricordato che era uscito il nuovo bando per i progetti di servizio civile. Tuttavia Niro, andando a controllare le graduatorie, aveva notato che il Comune di Lucera era settimo, quindi ha voluto sapere la ragione di ciò, perché «so che l’assessore sta lavorando ai progetti, che poi altro non sono che una ripresa e un adattamento al nuovo bando di quelli preparati da me insieme ad altri consiglieri con tanta fatica», infatti sarebbe stato un peccato per Niro far perdere quell’opportunità a tanti giovani lucerini. Sulla vicenda la stessa consigliera ha incalzato il sindaco e il consigliere provinciale Tonio De Maio di recente, visto che il tema chiama in causa soprattutto l’ente di Palazzo Dogana. Ma ormai i finanziamenti, come evidenziato, sono stati persi.

A chiudere la fase delle interrogazioni è stato il consigliere Vincenzo Checchia (sempre del gruppo “CON Lucera”) il quale, riprendendo il quesito del collega di minoranza Giuseppe De Sabato, ne ha sollevata una sulla sicurezza stradale in città (video dell'interrogazione) e in particolar modo su via Napoli, la quale a suo dire era diventata davvero pericolosa a partire dal tratto di via Bari fino a Piazza Matteotti: «Lì bisogna fare qualcosa, così auspico ad esempio il posizionamento di qualche dosso artificiale per evitare che continuino a fare le corse». Inoltre Checchia ha chiesto al sindaco di far ripristinare nella stessa via le strisce pedonali in quanto esse non erano più visibili.

Pitta ha voluto innanzitutto chiarire che agli atti del Comune risultava l’assegnazione ovvero l’affidamento dei lavori da mesi alla ditta della pubblica illuminazione e che il prosieguo di quei lavori e quindi anche il posizionamento degli attraversamenti pedonali facevano parte del pacchetto della sicurezza stradale. Tuttavia, nonostante il sindaco avesse sollecitato più volte quei lavori al RUP, la risposta era stata che la ditta aveva serissimi problemi a trovare maestranze per realizzare quell’intervento e che c’era una problematica legata al materiale da impiegare per costruire gli attraversamenti: «Questo però non ci esime dal pretendere che i lavori vengano ultimati, pertanto mi sono fatto sentire nuovamente settimane addietro e aspetto la risposta dal RUP, ma credo che all’inizio del nuovo anno i lavori debbano ripartire». Pitta ha aggiunto che erano molte le zone da mettere in sicurezza oltre a via Napoli e che a tal fine si attendeva il nuovo funzionario della Polizia Municipale in particolare per fare uno studio a riguardo.

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