Da quel che abbiamo appreso non ci saranno i funerali per il compianto Costantino Montuori, ma una commemorazione per permettere ai molti che l’hanno conosciuto e stimato, nel mondo giornalistico e non, di stargli vicino e testimoniare ai suoi familiari i propri sentimenti e il loro sincero dolore nel giorno dell’estremo saluto. Costantino Montuori era ricoverato presso l’ospedale di Aprilia dove già da ieri sono state attivate le procedure che lo vedranno far ritorno nella sua Lucera. Il momento della cerimonia commemorativa senza, quindi, il rito funebre in chiesa, dovrebbe avvenire martedì o mercoledì prossimi. Vi aggiorneremo con precisione, anche sul luogo, successivamente.

Nel frattempo non si ferma la lunga catena di manifestazioni di affetto per l’amico e giornalista amato da tanta gente che ha conosciuto Costantino sia in maniera diretta che indiretta, attraverso i suoi scritti su numerose testate ed i suoi commenti in alcune tv locali o le sue energiche e passionali cronache sportive.

«Ho appreso poche ore fa – ci scrive Davide Del Gaudio – della scomparsa di Costantino Montuori, leggendo gli articoli da voi pubblicati. Ne sono rimasto colpito e dispiaciuto. Mi è capitato in passato di incontrarlo e parlare con lui. In particolare quando, diversi anni fa ormai, mi sono ritrovato impegnato in una associazione di volontariato. Non sono mancate le occasioni in cui, grazie al suo interesse, è stato possibile dare visibilità ad iniziative tese a promuovere valori di solidaretà ed impegno sociale nella nostra Città. Lo ricordo come un ragazzo dai modi estremamente educati e gentili, non mancava mai di ringraziare i suoi interlocutori, ma in realtà era lui che meritava di essere ringraziato, per la sua attenzione e disponibilità a raccontare anche piccoli, ma significativi eventi. Questo suo impegno lo caratterizzava e lo portava a distinguersi e ad essere riconosciuto nella nostra Città. Seppure ne abbia avuto una conoscenza sporadica e superficiale, sono sicuro che a motivare questo suo impegno fosse la voglia di raccontare la Città, dai fatti amministrativi agli eventi sportivi. Così ha reso un servizio alla sua (e nostra) comunità, per cui, a titolo mio personale, non potendo che rappresentare me stesso, mi sento di ringraziarlo per vostro mezzo. Cordialmente. Un lucerino».