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Lucera. Rendiconto 2023 approvato dalla maggioranza. Minoranza molto critica

Approvato a maggioranza il rendiconto finanziario 2023. Fortemente critica l'opposizione, preoccupata per un nuovo dissesto. Il buco nero è rappresentato dalla TARI non pagata da molti.

LUCERA – A relazionare sul sesto punto dell’ultimo Consiglio Comunale, “Approvazione Rendiconto della gestione dell’esercizio finanziario 2023”, è stato, come di consueto, l’assessore al ramo Antonio Buonavitacola. Quest’ultimo ha esordito chiarendo innanzitutto che tale rendiconto è stato redatto secondo i principi contabili ufficiali, che garantiscono, in virtù della loro corretta applicazione, la comparabilità tra i consuntivi dei diversi esercizi. L’assessore ha proseguito spiegando che i documenti del sistema di bilancio relativi a tale rendiconto avevano ovviamente attribuito gli accertamenti di entrata e di impegni di uscita ai rispettivi esercizi di competenza, ciascuno dei quali, com’è noto, coincide con l’anno solare. Il bilancio del Comune di Lucera così come il relativo rendiconto è unico, pertanto le entrate avrebbero finanziato la totalità delle spese. Inoltre tutte le entrate coi relativi accertamenti sono stati iscritti in bilancio al lordo delle spese sostenute per la riscossione, e tutte le uscite coi relativi impegni sono stati riportati al lordo delle loro correlate entrate senza ricorrere a eventuali compensazioni di partite. Buonavitacola ha altresì ricordato che il nuovo sistema contabile è stato caratterizzato dall’applicazione del principio generale della competenza finanziaria cosiddetta potenziata, così come recepito dal legislatore agli articoli 179 e 183 del Decreto Legislativo 267/2000, che impone agli enti locali di registrare le obbligazioni attive e passive all’atto del loro perfezionamento. Tale disposto normativo, cuore pulsante della riforma contabile nota come armonizzazione, incide profondamente sugli esiti della gestione e cambia in modo radicale l’approccio alle metodologie gestionali dell’intera organizzazione.

Subito dopo è intervenuto il consigliere Fabrizio Abate, il quale ha voluto innanzitutto spendere qualche parola in merito alla relazione sulla gestione fatta dai Revisori: «Non mi era mai capitato di leggere delle frasi così tranchant circa l’operato dell’Ufficio e quindi dell’attuale amministrazione». Rivolgendosi poi direttamente al segretario, Abate ha sottolineato in particolare che l’Organo di Revisione rilevava che alla data di redazione della relazione non risultavano espletati i controlli interni relativi al secondo semestre del 2022 e al primo e al secondo semestre del 2023 e prendeva atto che nonostante i reiterati solleciti, non risultavano fino a quel momento trasmessi alla Corte dei Conti questionari relativi a tali controlli, pertanto lo stesso Organo reiterava l’invito all’Ente affinché provvedesse con sollecitudine all’evasione di tali adempimenti. Quanto alle considerazioni finali, si attestava che la percentuale di riscossione dei residui riferita alla TARI e alle sanzioni per violazioni del Codice della Strada era alquanto modesta.

Anche la consigliera Antonella Matera ha espresso delle perplessità: «In tutte le precedenti occasioni in cui mi sono espressa sul bilancio, più volte ho paventato il rischio di cadere in un futuro non troppo lontano in un nuovo dissesto e più volte ho invocato maggiore chiarezza sullo stato delle procedure gestite dall’OSL». Ebbene, leggendo la relazione dei Revisori emergevano, a dire di Matera, delle problematiche, a partire da quella del ritardo nei pagamenti, anomalia che non poteva che ripercuotersi sull’entità degli accantonamenti. Allora la consigliera ha voluto fare una riflessione in senso propositivo, chiedendosi se non fosse il caso di prendere atto della necessità di una ristrutturazione in termini di efficacia e di efficienza dell’intero servizio all’interno degli uffici.

Francesca Niro si è unita alla preoccupazione dei colleghi precedentemente intervenuti circa la china che si stava prendendo, infatti «se continuiamo così, la vedo dura che ci possiamo salvare da un nuovo dissesto e poi la responsabilità politica verrebbe addossata all’amministrazione sfigata di turno, cosa che non è giusta». La consigliera ha pertanto invitato ognuno a collaborare per la propria parte.

Quanto alla questione della riscossione, problema atavico del Comune di Lucera, il Direttore di Ragioneria dott. Raffaele Cardillo ha ribadito per l’ennesima volta di non poter certo andare casa per casa a chiedere i soldi della TARI, quindi l’unica strada percorribile in tal senso era a suo dire quella di essere maggiormente incisivi dal punto di vista tributario; inoltre «adesso noi nel giro di massimo sei mesi emettiamo gli avvisi di accertamento, dopodiché essi vengono trasferiti all’Agenzia delle Entrate Riscossioni», ma forse, sempre secondo Cardillo, l’unica soluzione sarebbe stata quella di affidare il servizio di riscossione coattiva a qualche società privata.

Rivolgendosi ad Abate, Buonavitacola ha spiegato che in commissione era stata approvata la possibilità di affidare il compito di riscuotere all’Agenzia delle Riscossioni, appunto, per dare la possibilità ai cittadini, soprattutto a quelli in difficoltà, di pagare in modo rateizzato. Oltre a ciò erano stati potenziati gli uffici, così gli accertamenti nel corso dell’anno 2023 erano già stati mandati. Si era dunque in ritardo solo nell’ambito delle riscossioni. A confermare quanto detto dall’assessore è stato lo stesso Cardillo, il quale ha spiegato che erano state da loro concesse molte dilazioni.

È poi finalmente intervenuto il sindaco Giuseppe Pitta, il quale dopo aver ascoltato i vari interventi ha tenuto a chiarire alcuni aspetti. Dopo aver ricordato che quello che si stava per approvare era il quarto rendiconto dell’attuale amministrazione, il primo cittadino ha fatto notare che per la terza volta non c’era stata anticipazione di cassa nonostante i cospicui versamenti fatti all’OSL per pagare la debitoria fino al 31/12/2019. Pitta ha aggiunto che la sua amministrazione ha ereditato una situazione non semplice, ma nonostante ciò non sono stati tagliati servizi. A proposito poi del problema della riscossione, il sindaco ha invitato a riflettere circa un’esternalizzazione ad altro ente, che magari può avere delle procedure differenti, per cercare di recuperare quello che costituisce il buco nero della fiscalità italiana rispetto ai tributi locali, ovvero la TARI. In fase di dichiarazioni di voto, comunque, Pitta ha invitato a osservare che la situazione del bilancio del Comune di Lucera stava fortemente migliorando grazie a una gestione oculata.

L’accapo è stato dunque approvato nonostante la contrarietà dell’opposizione.

Greta Notarangelo

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