Si è tenuto a partire dalle ore 17.00 dello scorso 10 gennaio presso la Sala Giunta del Comune di Lucera un incontro coi rappresentanti della ditta “De Cristofaro s.r.l.” avente ad oggetto “Approfondimento del progetto di produzione di idrogeno”.
Nella sezione “Politiche energetiche” del sito web della Regione Puglia è stato inserito un avviso pubblico finalizzato alla selezione di proposte progettuali volte alla realizzazione di impianti di produzione di idrogeno rinnovabile in aree industriali dismesse, da finanziare nell’ambito del piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), Missione 2 “Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica”, Componente 2 “Energia Rinnovabile, Idrogeno, Rete e Mobilità Sostenibile”, Investimento 3.1, finanziato dall’Unione Europea, Next Generation EU. Il provvedimento segue la deliberazione di Giunta Regionale n. 1988 del 27 dicembre 2022 che ha approvato lo schema di bando tipo predisposto dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE, ex MITE), n. 427 del 23 dicembre 2022. La dotazione finanziaria destinata alla Regione Puglia per la realizzazione di tali interventi è di € 40.000.000,00 e gli interventi ammissibili devono prevedere in particolare due componenti: uno o più elettrolizzatori per la produzione di idrogeno rinnovabile (con potenza nominale complessiva non inferiore a 1 MW e non superiore a 10 MW) e relativi sistemi ausiliari necessari al processo produttivo, comprensivi di eventuali sistemi di compressione e di stoccaggio dell’idrogeno (gli impianti di produzione di idrogeno rinnovabile devono peraltro avere un consumo specifico di energia elettrica minore o uguale a 58 MWh/tH2), nonché uno o più impianti addizionali asserviti agli elettrolizzatori. Quanto invece alla modalità di presentazione delle domande, essa deve avvenire a decorrere dal giorno di pubblicazione dell’avviso pubblico sul Bollettino Ufficiale della Regione, 5 gennaio 2023, fino al 24 febbraio di quest’anno.
La ragione del fatto che oggi si vada sempre più nella direzione degli impianti di produzione di idrogeno risiede nel vantaggio che ha quest’ultimo componente rispetto ai combustibili fossili di rilasciare energia pulita: bruciando, esso non emette gas serra e nelle celle a combustibile produce elettricità e ha come scarto soltanto il vapore acqueo; l’idrogeno verde in particolare viene prodotto dall’acqua con elettricità da fonti rinnovabili e il relativo impianto per la sua produzione emette nel processo solo ossigeno. L’unico punto debole di questo gas sarebbe il trasporto, infatti per essere trasportato sulle autocisterne va compresso e ciò prevede il consumo di energia.
Per quanto riguarda in particolar modo il progetto di impianto dei rappresentanti della ditta “De Cristofaro s.r.l.”, quello in questione rientrerebbe tra l’altro in un discorso di economia circolare, dal momento che l’acqua che dovrà essere utilizzata per il processo di produzione dell’idrogeno sarà quella dell’impianto di depurazione che solitamente viene buttata e che in tal modo diviene così un elemento prezioso, mentre di energie rinnovabili il territorio del foggiano già dispone a sufficienza, quindi non vi sarebbero problemi almeno in tal senso. Non vi sarebbero incertezze neanche dal punto di vista dell’emissione di CO2. Attualmente nella maggior parte dei casi il gas idrogeno viene prodotto dal metano e il risultato è che viene emessa parecchia CO2: in tal modo si ottiene un idrogeno detto grigio, il quale non è utile alla decarbonizzazione, cui aspirano le politiche attualmente in vigore per la realizzazione della transizione ecologica ed economica; nel caso dell’idrogeno blu invece, prodotto sempre e comunque dal metano, vengono applicate delle tecniche che rendono possibile la cattura di CO2, ma questa capture del carbonio non è ben vista dagli ambientalisti, i quali sostengono che simile operazione è inutile e costosa e rallenta il passaggio alle rinnovabili. Per queste ragioni quella dell’idrogeno verde potrebbe essere l’unica soluzione per arrivare a zero emissioni di gas serra.
La ditta De Cristofaro non ha trascurato neppure la questione paesaggistica e quella relativa alla sicurezza, infatti le nuove infrastrutture che si andrebbero a realizzare permetterebbero di ovviare tra le altre cose al problema, sollevato dal consigliere di minoranza Giuseppe De Sabato, che le attuali tubature per il trasporto del gas non sarebbero idonee, mentre gli elettrolizzatori dovrebbero lavorare in un ambiente a temperatura controllata. Lo stesso De Sabato ha poi ricordato che la Regione nel predisporre il bando aveva previsto un periodo di tempo, dal 7 ottobre al 20 novembre dello scorso anno, per informare la cittadinanza e permettere dunque ai cittadini di esprimere eventuali perplessità o dare il loro contributo, tuttavia questo passaggio è saltato. In ogni caso tre sarebbero i punti fermi che hanno guidato De Cristofaro nell’ideazione del progetto del suo impianto, industria, qualità architettonica e natura, e già si pensa a realizzare numerosi altri progetti per la riqualificazione del suolo, sul quale la loro prassi è quella di ridurre i volumi e quindi di abbattere piuttosto che costruire, per salvaguardare il fattore paesaggistico e per garantire la sicurezza dei luoghi.
Queste e altre valutazioni di carattere tecnico sarebbero già state condivise in primis con la Regione, con la quale la ditta starebbe lavorando direttamente da sei mesi e che si è complimentata con essa dopo aver visionato i progetti presentati, e quindi con una serie di esperti dei vari enti locali.