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Lucera - Pitta: «Sulla vendita del Sant'Anna irregolarità anche abbastanza gravi»

Durante la seduta del Consiglio Comunale del 14 settembre scorso il consigliere comunale di opposizione Vincenzo Checchia del gruppo, "CON Lucera", è tornato a chiedere delucidazioni sulla vicenda legata all'edificio Sant'Anna che, come molti ben sanno, si trova da vent'anni in quello stato pietoso e poco rispettoso di una delle cento piazze più belle d'Italia (come ebbe a certificare il Touring Club Italia). La volta scorsa Checchia fece emergere una questione legata ad ipoteca che presentava risvolti a tinte poco chiare ed oggi domanda nuovamente al sindaco Giuseppe Pitta: «Vorrei capire qualcosa sul discorso Sant'Anna. Ci eravamo lasciati con delle promesse e che ci saremmo anche sentiti, cosa che mi dispiace non sia avvenuta. Mi può dire cosa è successo nel frattempo? Si è sentito con la nuova proprietà? Che intenzioni ha quest'ultima?». Il consigliere ha poi chiesto cosa avessero risposto gli uffici «in merito ad atti che in realtà noi ci aspettavamo perché credevamo tutti di avere una sorta di salvadanaio, mentre questo è vuoto se si esclude un'ipoteca di 13mila Euro e, per questo, non vorrei che si verificasse un danno erariale». In particolare Checchia ha voluto conoscere le risposte eventuali fornite dal dirigente del settore economico e finanziario. Inoltre ha richiamato il senso di condivisione su temi che appartengono alla comunità tutta: «Lo ha affermato lei stesso, sindaco», quando ha parlato del problema dei miasmi tornati a tormentare alcune sere d'estate. «E allora impegniamoci tutti - ha concluso - affinché questa piazza ritorni al suo splendore. Ma ripeto: mi avrebbe fatto piacere almeno una sua telefonata per essere aggiornato sul caso».

l primo cittadino ha risposto di aver interessato nell'immediatezza sia l'avvocato dell'ente che i dirigenti tecnico e di Ragioneria. «Al nostro legale abbiamo fatto rilevare tutte le omesse o mancate ipoteche, cosa che sta verificando l'ufficio Tributi. Sto aspettando la relazione dell'avvocato Ignazio Lagrotta che ho nuovamente sollecitato per telefono. Ma ho sentito anche il notaio per comprendere gli eventuali vizi di quel rogito fatto da poco. Posso riferire che ci sono delle irregolarità anche abbastanza gravi che cercherò di trasmettervi in maniera circostanziata, non appena avrò quella relazione dall'avvocato Lagrotta. Nel frattempo il dirigente tecnico ha chiesto alla proprietà di ripristinare quelle aperture laterali (cosa poi avvenuta) poiché vi entravano anche dei bambini esponendosi a pericoli».

L'intento, insomma, è sia quello di recuperare quelle somme, sia quella di recuperare quella piazza con un'azione di forza nei confronti della proprietà vecchia o nuova che sia. «E lo dico ancora una volta - ha chiosato il sindaco - perché va capito fino a che punto quell'atto sia regolare. È una questione molto ma molto dubbia che potrebbe anche cambiare le sorti dell'esecuzione».

La speranza dei lucerini (e non solo, visto l'apprezzamento espresso a turno da molti turisti per la città e per la piazza che a giusto titolo meritò l'appellativo di "Salotto di pietra della Capitanata") è che questa vicenda non insista ancorà lì per anni, a tutto vantaggio di future campagne elettorali.

Roberto Notarangelo

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