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Lucera. Pitta: «Lastaria dimenticato da chi aveva l'obbligo di tutelarlo»

LUCERA – «La questione, a partire dal sindaco e dagli organi di informazione, va attenzionata, perché l'ospedale è stato dimenticato soprattutto da chi aveva l'obbligo di occuparsene».

Sono le parole del sindaco di Lucera Giuseppe Pitta esternate durante la conferenza stampa tenuta il pomeriggio dello scorso 9 gennaio in Sala Giunta a Palazzo di Città, quando l'argomento è scivolato sulla delicata vicenda delle sofferenze in cui versa il glorioso Ospedale (un tempo Civico) Lastaria di Lucera. Hai voglia, caro sindaco, ad appellarti anche agli organi di informazione! Anzi, a certi organi di informazione che da un po' evitano di spronare e richiamare all'appello il ruolo degli eletti locali in ogni periferia, abituati – così come appaiono – ormai a supportare ed far da stampella con il loro fianco destro (o sinistro, a seconda dell'occasione) proprio a chi in quella periferia dovrebbe difendere le cause locali.

Il primo cittadino di Lucera sul Lastaria si è mopstrato molto battagliero ed ha subito evidenziato come «negli ultimi 3 o 4 anni c'è stata una propgressiva discesa delle condizioni del nostro ospedale. Condizioni che io sollevo quotidianamente al direttore generale della ASL ed al governatore Michele Emiliano».

Giuseppe Pitta passa dal fioretto alla spada alla sciabola con sorprendente abilità quando afferma deciso: «Io ho creduto molto, come tutti i lucerini, che l'elezione di un consigliere regionale eletto anche per difendere l'ospedale potesse in qualche modo servire a Lucera ad avere una tutela maggiore e a poter dormire tranquilli rispetto al nostro ospedale, invece non ci si è preoccupati di dire una parola per il nostro ospedale».

Un fatto che in effetti avrebbe dovuto, invero, essere maggiormente rappresentato e sollecitato, visto che il diretto interessato locale non dava segni di vita, interpellando anche gli altri eletti del territorio. Lo ha fatto oggi in un comunicato stampa lo stesso Pitta. Infatti appena due giorni dopo quella conferenza stampa il sindaco di Lucera è tornato sull'argomento con una nota in cui afferma quanto segue:

«Rispetto alla situazione dell’Ospedale Lastaria di Lucera, colgo l’occasione per portare all’attenzione degli organi di stampa, dei cittadini e dei rappresentanti politici regionali e locali che negli ultimi 3 anni la situazione del nosocomio è quotidianamente peggiorata.

Abbiamo assistito ad un progressivo svuotamento dei servizi offerti, numerosi medici hanno lasciato la struttura, il pronto soccorso è più volte andato in seria difficoltà e i posti letto di fatto si sono dimezzati rispetto alla previsione della delibera regionale che individuava la struttura quale Ospedale di Zona Disagiata.

Inoltre, va segnalato il dimezzamento dell’attività del centro analisi e la profonda crisi nella quale versa il centro radiologia.

Molte altre sono le criticità che si sono palesate negli ultimi anni ed a nulla sono servite le rassicurazioni circa un rilancio della struttura che oltre a poter avere un importante ruolo nella organizzazione del Policlinico Riuniti (notoriamente congestionato nelle sue attività) rappresenta un importantissimo presidio di salute a servizio dell’intero territorio dei Monti Dauni.

Veramente poco risolutiva può essere considerata la presenza di uno/due (forse e speriamo) nuovi medici a servizio del pronto soccorso dopo che non è stata rinnovata la convenzione con il 118 e si sono persi numerosi medici dedicati al servizio.

Invito, pertanto –  conclude la nota del mprimo cittadino di Lucera – i rappresentati regionali della Provincia di Foggia a farsi carico della problematica ed a portare la stessa nel Consiglio Regionale senza ulteriori indugi avendo chiaro che questa parte di Puglia non può e non deve essere privata anche del diritto alla salute».

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