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Lucera. Partecipazioni societarie del Comune, nodo arretrati

LUCERA – La relazione sul decimo accapo dell’ultimo Consiglio Comunale, Approvazione della revisione annuale delle partecipazioni societarie detenute al 31.12.2023 ai sensi dell’art. 20 comma 1 del D.Lgs. 19.08.216 n. 175 e ss.mm.ii., è stata data per letta, infatti l’assessore Antonio Buonavitacola ha spiegato soltanto che erano state riconfermate le stesse partecipazioni, ovvero GAL Meridaunia, Asmel e Prospettiva Subappennino.

Subito è intervenuto il consigliere Fabrizio Abate, il quale, rivolgendosi al presidente, ha detto di credere che quella proposta di delibera, così come era stato accennato in commissione, sarebbe stata rinviata. Pietro Di Carlo ha però spiegato che si trattava di un atto propedeutico al bilancio e che quindi non poteva essere ritirato. «A questo punto – ha osservato allora Abatenon possiamo che aprire una discussione sull’argomento». Nei giorni precedenti infatti, come ha spiegato il consigliere, avevano ricevuto una PEC a firma del dott. Raffaele Cardillo in cui quest’ultimo sollevava una questione importante, anche perché «qui si aprirebbero degli scenari differenti e cioè l’attribuzione di responsabilità, eventuali danni erariali e via discorrendo, che non possiamo far finta di ignorare se abbiamo letto tale documentazione». Cardillo infatti faceva un excursus e dichiarava tra le altre cose che Prospettiva Subappennino, una delle partecipate, chiedeva con una nota specifica del 21/10/2020 di essere ammessa alla massa passiva per 40.690,92 euro per contributi di gestione di incassi relativi agli anni 2010, 2011, 2014, 2015, 2016, 2017 etc., evidenziando però allo stesso tempo di porre attenzione perché il Consiglio Comunale in data 15 maggio 2014 (sindaco Pasquale Dotoli) aveva fatto una delibera con cui appunto si deliberava il recesso del Comune come socio da Prospettiva Subappennino. Tuttavia, «non si è capito se negli anni successivi questo recesso si sia poi in qualche maniera formalizzato, ovvero se si sia dato seguito alla fase successiva, quindi di porre in essere tutti gli adempimenti consequenziali per dare pubblicità anche all’esterno del recesso del Comune di Lucera da Prospettiva Subappennino», infatti, «se ancora oggi andiamo a fare la visura camerale, risulta che il Comune di Lucera fa ancora parte attiva di quel consorzio». Abate ha chiesto pertanto a chi era responsabile degli uffici se si fosse dato seguito a quella delibera del 2014 approvata dal Consiglio e, in caso contrario, a chi si dovesse attribuire la responsabilità della mancata comunicazione all’esterno di quella delibera.

A rispondere è stato lo stesso Buonavitacola, il quale ha chiarito che stavano cercando di accertare se fosse stato ratificato tale recesso da parte del Comune, ma «presumo di no, visto che nel frattempo abbiamo partecipato a un finanziamento proprio con Prosepttiva Subappennino».

Il primo a intervenire in fase di dichiarazioni di voto è stato il sindaco Giuseppe Pitta, il quale ha voluto chiarire un piccolo aspetto anche in merito all’invito rivolto dagli uffici al Consiglio a fare chiarezza circa la volontà di quest’ultimo. Pitta ha voluto così dipanare ogni dubbio e ha spiegato che lo stesso Consiglio si era espresso durante l’amministrazione Dotoli, nel 2014, dopodiché vi era stato un buco nero all’interno del quale chi avrebbe dovuto procedere con la formalizzazione del recesso non l’aveva fatto e non si sapeva per quale motivo, ma si stava parlando di questioni di molti anni addietro. In quel momento invece a dire dello stesso sindaco il Consiglio non poteva dire il falso, infatti Pitta in primis aveva partecipato ai consigli di amministrazione di Prospettiva Subappennino, quindi «come faccio a dire di non farne parte?». Il primo cittadino ha dunque detto di pretendere che la questione venisse approfondita e ha comunque preannunciato il proprio voto favorevole, non prima di aver evidenziato che lo stato di liquidazione del consorzio in questione era stato interrotto in quantoi erano in corso delle acquisizioni di finanziamento relativi a dei progetti.

Al momento della votazione l’opposizione ha espresso pertanto voto contrario ad eccezione del consigliere Giuseppe De Sabato, che si è detto invece favorevole.

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