C'è poco da pensare ad una tassa di soggiorno per i turisti a Lucera. Con il famoso fenomeno "puzza" che continua ad ammorbare l'aria delle estati lucerine, il turista avrebbe tutt'altra voglia che soggiornare nel centro federiciano. A maggior ragione se al danno si andasse ad aggiungere la beffa con un pagamento di una tassa di soggiorno.
Nell'ultima seduta di Consiglio Comunale del 14 luglio scorso svoltasi - manco a dirlo - nel Teatro Garibaldi perché anche qualche colpettino innocuo di tosse fa divenire "straoirdinaria" la convocazione, si è parlato di entrambe le questioni durante la fase delle comunicazioni.
«Mi giungono notizie - ha esordito il sindaco Giuseppe Pitta - che la nostra città è stata nuovamente interessata da fenomeni odorigeni sgradevoli. Già nel mese di luglio mi sono attivato per comunicare all'Arpa il verificarsi di tali fenomeni e, proprio ieri sera, la questione si è ripetuta. È mia intenzione, a questo punto, chiedere un incontro all'Arpa per concordare le modalità con le quali individuare le fonti e magari riuscire a capirne l'entità per risolvere eventualmente il problema. Ovviamente - ha precisato Pitta - l'incontro sarà aperto a qualunque forza politica che volesse accompagnarmi, poiché questa è una tematica che non ha colore politico ma interessa la vivibilità della nostra cittàã.
Ad accodarsi alla comunicazione del primo cittadino è stata la consigliera del gruppo "CON Lucera", Francesca Niro. «Ricordo - ha detto - che il mio gruppo politico chiese se fosse possibile posizionare dei nasi elettronici per capire anche l'origine di questi miasmi».
Niro ha legato quindi questa spiacevole vicenda al fatto che la Commissione di cui fa parte non venga più convocata dal mese di dicembre 2021. «È passato molto tempo da quella volta che espressi il mio dispiacere circa la mancata convocazione della mia Commissione. Ribadisco oggi il mio sconcerto oltre al desiderio di conoscere le ragioni di quanto avviene. Aggiungo anche che in una precedente Commissione Bilancio c'è stato anche un argomento che interessa la Commissione di cui faccio parte e in particolare il settore Turismo, vale a dire la possibilità di istituire una tassa di soggiorno: quanto meno quella riunione doveva essere congiunta, Bilancio-Turismo. Se le cause sono dovute a quelle voci di corridoio che vorrebbero la maggioranza presa da una discussione interna, allora sarebbe bene che vi mettiate d'accordo per sbloccare la convocazione della Commissione di cui faccio parte».
Roberto Notarangelo