LUCERA – A relazionare sul settimo punto del Consiglio Comunale dello scorso 14 dicembre, Piano delle alienazioni e valorizzazioni del patrimonio comunale 2025-2027, è stato il sindaco Giuseppe Pitta, il quale ha ripercorso quanto posto in essere dall’amministrazione comunale nell’annualità 2023, ovvero la sottrazione di tutta una serie di immobili che da decenni venivano inseriti all’interno di immobili da cedere e poi mai ceduti. Resisi quindi conto (sia l’amministrazione che l’OSL), che non si necessitava di altre disponibilità economiche recuperabili sulla vendita degli immobili, si era deciso di non procedere alla vendita di quelli comunali, bensì a puntare su una loro valorizzazione per mezzo di finanziamenti.
Si andava dunque a deliberare, come ha ricordato subito dopo nel suo intervento il consigliere Fabrizio Abate, di non prevedere ad alcuna alienazione del patrimonio immobiliare disponibile, come l’amministrazione aveva legittimamente deciso. Al punto 3 però, come lo stesso consigliere ha osservato, si diceva di procedere alla valorizzazione del patrimonio immobiliare dei beni attraverso l’adeguamento dei canoni demandando all'ufficio di gestione del Patrimonio gli adempimenti conseguenti, quindi i beni si valorizzavano attraverso l’adeguamento dei canoni come l’anno prima. Tuttavia, come ha evidenziato Abate, nella relazione dei Revisori si dichiarava che per l’anno 2024 non si era provveduto all’adeguamento dei relativi canoni e che anche per l’anno 2025 non si prevedeva ciò, pertanto il consigliere ha domandato dove stesse la verità, nella relazione dei Revisori oppure nella proposta di delibera in esame.
Procedendo con l’analisi della medesima proposta, Abate ha fatto notare che tra gli immobili elencati mancavano quelli di via Petrarca; mancava inoltre a suo dire la definizione delle modalità di valorizzazione dei Sacramentini in via Cairoli, immobili che ormai «sono in uno stato di notevole degrado». Analogamente, il consigliere ha chiesto come intendesse procedere l’amministrazione relativamente al campo sportivo e al Palazzetto dello Sport, visto che era stata mandata via una squadra che giocava in serie C, nonché ai beni confiscati alla criminalità organizzata, altra questione atavica. Quanto ai chioschi in villa, «abbiamo perso un importante punto di ristoro per il periodo estivo», quindi anche in questo caso il consigliere ha chiesto quali fossero le intenzioni dell’amministrazione.
Francesca Niro ha invece focalizzato l’attenzione, nel corso del suo intervento, sulla situazione di alcune strade “ibride” (di proprietà sia pubblica che privata), invitando l’amministrazione e in particolare gli uffici a regolarizzare tale situazione.
È quindi intervenuto finalmente il sindaco, il quale è partito dalla questione dei chioschi e ha informato che quello su viale della Libertà era oggetto di pendenze che non consentivano dunque di fare ulteriori passi avanti, pertanto a suo dire non restava che focalizzare l’attenzione sugli altri due, il Tennis e quello ubicato all’interno del parco giochi: per questi ultimi due l’idea dell’amministrazione era ovviamente quella di mettere a bando chioschi o suolo a seconda del risvolto tecnico della questione.
Per quanto riguardava invece via Petrarca c’era, a dire del sindaco, un problema di accatastamento legato agli anni dell’edificazione, nel senso che diverse particelle non erano mai state trasferite al Comune. In ogni caso l’amministrazione aveva presentato a finanziamento quella struttura ma si rischiava di perderlo in quanto non si riusciva a provare se il fondo sul quale essa era stata edificata fosse completamente del Comune, pertanto, sempre a dire del sindaco, i tecnici stavano cercando di risolvere quella questione.
Come ulteriore passaggio Pitta ha chiarito che per lo stadio si sarebbe dovuto fare un bando e che anche per quanto concerneva i chioschi e i beni confiscati alla mafia vi erano fiumi di lettere a firma sua e dell’assessore nonché del vicesindaco.
Si è potuto quindi passare alla fase delle dichiarazioni di voto.
Antonio Dell’Aquila, dopo aver preannunciato il voto favorevole del PD, ha però ricordato all’amministrazione che andava posta una maggiore attenzione sulle strutture sportive della città e sull’attività sportiva in generale in quanto portatrice, tra l’altro, di turismo. Infatti per quanto riguardava, per esempio, lo stadio, era diventato secondo il consigliere una lastra di ghiaccio, eppure a dire dello stesso Dell’Aquila di occasioni per valorizzarlo il Comune ne aveva avute eccome.
Abate ha voluto invece esclusivamente preannunciare il voto contrario del gruppo “PER Lucera” in quanto i consiglieri dello stesso avevano evidenziato che non c’era una reale volontà da parte dell’amministrazione di adeguare i canoni.
Giuseppe De Sabato dal canto suo, nel preannunciare il proprio voto favorevole, ha altresì approfittato per ricordare che nella commissione di cui fa parte era all’esame una bozza di regolamento, da sottoporre poi ai dirigenti, circa l’affidamento e la messa a gara sia per la gestione del Palazzetto dello Sport sia per quanto riguardava quella del campo sportivo.
In fase di votazione dunque l’opposizione ha espresso voto contrario ad eccezione dello stesso De Sabato che ha espresso voto favorevole.
Il Frizzo