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Lucera. Il bilancio di previsione più puntuale di tutti i tempi. Mai accaduto

LUCERA – Si è discusso a lungo sull’argomento capitolato al dodicesimo punto dell’o.d.g. dell’ultimo Consiglio Comunale svoltosi il 21 dicembre 2023, “Bilancio di previsione 2024-2026”, accapo sul quale ha relazionato ovviamente l’assessore al ramo Antonio Buonavitacola. Quest’ultimo ha esordito con una premessa: «Ci congratuliamo tutti con gli Uffici e con l’amministrazione perché è la prima volta nella storia del Comune di Lucera che viene approvato il bilancio di previsione prima della scadenza naturale».

Questo significava, a dire dello stesso assessore, che dall’inizio del 2024 non si sarebbe andati più in affanno per qualsiasi operazione da fare al Comune, «anche grazie al potenziamento degli Uffici e alla proroga della scadenza del bilancio di previsione al 31 marzo del 2024».

Passando a illustrare brevemente quelli che erano gli obiettivi principali dell’amministrazione, Buonavitacola non si è però soffermato sui meri dati numerici, ma ha tenuto piuttosto a dire che siccome Lucera è diventata Capitale Regionale della Cultura 2025 si era deciso di incrementare delle somme sulla cultura, appunto, intesa altresì come turismo, promozione del territorio nonché rifacimento e manutenzione delle strade (anche rurali).

Il consigliere Giuseppe De Sabato non ha potuto dunque far altro che complimentarsi con l’assessore per il suo atto epocale della presentazione del bilancio entro il 31 dicembre del 2023, fatto mai accaduto al Comune di Lucera.

Fabrizio Abate invece ha invitato a concentrarsi su alcune criticità sollevate nella loro relazione dai Revisori del nuovo Collegio, i quali per esempio avevano rilevato in riferimento al fondo rischi contenzioso che, molto probabilmente, l’accantonamento fatto per l’anno 2024 era un po’ sottostimato, ragion per cui il consigliere si è chiesto se c’entrasse qualcosa la causa relativa al contenzioso con la 167. Abate ha altresì chiesto conto di alcune voci di previsione che però non hanno mai visto nessun incasso effettivo, ad esempio, per citare uno dei casi più eclatanti, le entrate di 200.000 euro stimate per il Sant’Anna.

A rispondere al consigliere di minoranza è stato il Direttore di Ragioneria Raffaele Cardillo, il quale ha spiegato, relativamente ai fitti, che essi scontavano la mancanza di incassi sui terreni. L’altro ha però controreplicato chiedendo di sapere come si potesse porre rimedio a quella situazione in cui le entrate, come rilevavano gli stessi Revisori, erano troppo esigue rispetto a quello che veniva accertato. Cardillo ha tuttavia ammesso di non potergli fornire in quel momento una risposta precisa: «Vedremo quello che succederà a breve col tasso di riscossione coattiva delle entrate».

Antonella Matera dal canto suo non ha potuto non notare i toni aspri dei Revisori nei confronti dell’amministrazione nel sollevare errori e criticità, ma a suo dire il dato che più allarmava era quello relativo al Fondo crediti di dubbia esigibilità, infatti gli stessi Revisori invitavano a fare attenzione alla riscossione dei crediti, considerato l’aumento vertiginoso del medesimo fondo, che dal 2020 al 2023 era passato da 5 a 8 milioni. Così anche Matera come Abate ha chiesto se per caso si stesse legando quel fondo alla questione contenzioso con la 167, ma a fugare ogni dubbio in merito è stato Cardillo, il quale ha chiarito che quel contenzioso era stato trasferito e rientrava nella competenza dell’OSL.

Subito dopo è intervenuta Francesca Niro, la quale ha chiesto se la voce “Spese diverse per la cultura lucerina” fosse legate alla candidatura a Capitale della Cultura. A tale richiesta il sindaco Giuseppe Pitta ha risposto spiegando che per semplificare il lavoro in tal senso vi era una serie di capitoli che andava a comporre il panorama degli interventi previsti, i quali avevano visto un incremento di somme legate proprio alla cultura.

Preannunciando la dichiarazione di voto favorevole del PD, Antonio Dell’Aquila ha constatato che con l’approvazione del bilancio a fine anno si verificava un cambiamento epocale significativo. Allo stesso tempo però il consigliere ha suggerito, in riferimento alla questione dell’evasione tributaria, di inventare una qualche forma di penalità per chi non avesse voluto o non potuto pagare.

Non si è detto invece d’accordo Francesco Aquilano con l’allocazione delle somme di quel bilancio, benché il consigliere abbia riconosciuto che erano state comunque assunte molte unità. A suo parere infatti erano poche le somme destinate a sport e tempo libero, mentre in riferimento alla questione delle barriere architettoniche, riprendendo il discorso introdotto dalla collega Niro, Aquilano ha ricordato che era stato approvato un o.d.g. che era più che altro un indirizzo politico a impegnare il 5% degli oneri di urbanizzazione per l’abbattimento di esse.

I dubbi sollevati da qualche consigliere circa la lotta all’evasione lasciavano il sindaco Giuseppe Pitta perplesso, il quale ha aggiunto che dalla relazione dei Revisori emergeva che erano perfettamente in regola con gli accantonamenti potenziali: «Il 2023 ha prodotto zero contenziosi e siamo riusciti a pareggiare tutte quelle che erano le spese riuscendo ad aggiungere un’importantissima somma sul personale, tant’è che aumenteranno le assunzioni«. Inoltre una delle prime variazioni, come ha continuato a spiegare Pitta, sarebbe consistita proprio nell’aumento degli oneri di urbanizzazione in entrata.

Il successivo intervento è stato quello di De Sabato, il quale anche alla luce delle osservazioni dei colleghi di minoranza ha fatto notare che l’amministrazione, pur avendo approvato il bilancio nei tempi previsti dalla legge, non aveva alcun merito nell’aver fatto ciò in quanto l’articolo 151 del TUEL stabilisce l’obbligo per gli Enti locali di approvare il bilancio di previsione entro il 31 dicembre: «Perché non ha detto invece, assessore, che la Giunta entro il 15 settembre avrebbe dovuto fare un atto di indirizzo che però non è stato fatto?». Il consigliere ha inoltre lamentato il fatto che quel bilancio non era stato partecipato coi consiglieri di opposizione, senza contare che in esso mancavano a suo dire visione, finalità e obiettivi.

Sempre in fase di dichiarazioni di voto è nuovamente intervenuta Niro, la quale ha espresso anche come gruppo “CON Lucera” il proprio voto negativo al bilancio anche alla luce di tutti gli interventi fatti in precedenza.

«Il merito – ha detto invece subito dopo il sindaco con orgoglio –, se permettete, è delle scelte che abbiamo fatto, tra cui quella di pagare i debiti coi bonifici fatti all’OSL».

Sta di fatto che aver approvato per la prima volta nella storia del Comune di Lucera il bilancio di previsione addirittura prima della fine dell’anno (in passato ci si riduceva, tra diffide e proroghe, addirittura a fine giugno dell’anno successivo) permetterà all’ente di meglio programmare la gestione futura, come ad esempio – per dirne una – le festività patronali e l’estate lucerina che fino a prima costringevano a decisioni affrettate e al fotofinish con notevoli ritardi.

Greta Notarangelo

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