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Lucera. Francesco Di Battista, la palestra nello stadio e l'ufficio di staff

LUCERA – La prima interrogazione sollevata dal consigliere Francesco Di Battista durante l’ultimo Consiglio Comunale scorso del 20 giugno concerneva il patrimonio comunale ed era riferita a una palestra che si trova presso lo stadio comunale. Pareva infatti che ci fosse un uso improprio di essa: «Non so chi la gestisca di fatto, ma pare che vengano percepiti dei compensi mensili privi di ricevuta». Di Battista ha chiesto allora all’amministrazione se fosse a conoscenza di ciò e cosa avesse intenzione di fare in merito.

La seconda richiesta del consigliere riguardava invece un avviso pubblico, che era stato pubblicato il 17 giugno, quindi pochi giorni prima, alle 13.30, relativo all’individuazione di una figura professionale da impiegare all’interno dell’Ufficio di Staff. «Innanzitutto – ha spiegato Di Battistaci deve essere una serie di requisiti, quelli classici previsti per legge, ma in particolare, le caratteristiche che dovrebbe avere questa figura, che sarebbe assunta con contratto a tempo determinato con una durata pari a quella del mandato del sindaco, etc., dovrebbero essere principalmente quelle di un esperto in materia contabile e di un soggetto con competenze in materia di comunicazione istituzionale». Alla luce di ciò la domanda del consigliere, che è stata secca, era volta a sapere, considerato che il termine per la presentazione delle domande era il 24 giugno, mentre il 25 vi sarebbe stato un colloquio col sindaco Giuseppe Pitta, perché fosse stato fatto un avviso con una durata e un margine così brevi, cioè solo sette giorni.

Il sindaco ha risposto spiegando che il segretario l’aveva sollecitato ad agire velocemente in quanto entro il 30 giugno si sarebbe dovuto procedere a fare tale assunzione, altrimenti si sarebbe persa la possibilità del finanziamento di quella figura coi fondi del PNRR. Inoltre lo stesso segretario avrebbe tranquillizzato Pitta sul fatto che quella figura si sarebbe potuta individuare in un giorno, per poi comunicarla e fare il decreto. Il sindaco aveva però preferito fare un avviso pubblico.

Per quanto riguardava la palestra, Di Battista ha preso atto che il sindaco non aveva nessuna notizia in merito, così il consigliere ha sollecitato Pitta almeno a verificare la cosa. Quanto invece alla questione dell’assunzione, Di Battista ha detto di non credere al discorso del sindaco sulla tempistica, in quanto «data la circostanza che le due caratteristiche richieste sono particolari, la sensazione che ho io è che la figura già ci sia, ma se già c’è, perché fare il bando d’avviso? La legge le consente di nominare tale figura, così lei risparmia anche un po’ di tempo». In ogni caso, data la tempistica stretta, il consigliere era scettico sul fatto che sarebbe potuta arrivare qualche domanda in soli sette giorni.

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