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Lucera e la gestione del cimitero. Pasquale Colucci: no ai privati

LUCERA – Il quinto punto del Consiglio Comunale dello scorso 29 aprile consisteva nella mozione “Cimitero comunale”. Sull’argomento ha relazionato il consigliere Pasquale Colucci, il quale ha innanzitutto ricordato che nel corso del precedente Consiglio era arrivata all’attenzione dell’amministrazione tramite le accorate parole di alcuni consiglieri proprio la questione del cimitero. In quell’occasione il sindaco Giuseppe Pitta preannunciò un intervento su tale argomento auspicando addirittura un possibile Consiglio monotematico sullo stesso, ed è stato per questo che Colucci ha voluto dare il proprio contributo al dibattito portando all’attenzione dei colleghi quella mozione. Il consigliere ha poi fornito alcuni dati e ha invitato a osservare che la parabola demografica del nostro paese tende sempre più verso un superinvecchiamento, che si ripercuoterà inevitabilmente sul numero delle morti. Alla luce di ciò è evidente, come ha continuato a spiegare il consigliere, che la costruzione di loculi e la gestione delle attività cimiteriali da parte del Comune non possono essere affidati a un privato, ma per ragioni etiche e sociali devono restare pubbliche, al fine anche di calmierare i pressi degli stessi loculi e di aumentarne la disponibilità. Ebbene, una riflessione o piuttosto domanda è sorta subito spontanea a Colucci: «Se i privati riescono a fare utili, perché non può farlo anche il Comune? Quando si parla ad esempio di finanza di progetto, infatti, essa deve contenere in sé il concetto di rischio d’impresa, così, come vogliamo affrontare le sfide che si pongono di fronte alla nostra non decisione?».

Sono seguiti ovviamente numerosi interventi sulla mozione di Colucci. Il primo a intervenire è stato il sindaco. Quest’ultimo ha innanzitutto ricordato che effettivamente la problematica più stringente, ma non la sola, è quella della disponibilità dei loculi cimiteriali. Tuttavia, da un’analisi condotta dall’amministrazione e dagli uffici risulta che allo stato il Comune di Lucera non è in grado di sopperire con forze proprie alla programmazione e all’edificazione di un nuovo cimitero. Nel frattempo lo stesso Pitta aveva dovuto firmare un’ordinanza di disseppellimento urgente di salme per dar posto, come la legge prevede, ai nuovi defunti.

Sono poi intervenuti i consiglieri Francesca Niro e Vincenzo Checchia. La prima ha detto di ritenere che il Comune potesse essere in grado di gestire i servizi cimiteriali con le sole proprie forze, mentre il secondo analogamente ha detto di non essere d’accordo con l’eventuale scelta di affidare tutto ai privati. Anche il consigliere Fabrizio Abate, intervenuto subito dopo, ha invitato l’amministrazione a guardarsi bene dall’andare a esternalizzare tutti i servizi relativi al cimitero: «Il vero problema, sindaco, resta la realizzazione dei loculi: scusate, qual è il problema nel fare un progetto esecutivo in tal senso messo a bando di gara dal Comune? L’Ente fa realizzare l’opera e poi vende direttamente i loculi a prezzi calmierati, quindi occorre per forza la gestione di un terzo che poi deve fare pure il ricarico in quest’operazione? Abbiate pazienza, io questa cosa la vedo assurda».

Durante la fase delle dichiarazioni di voto il sindaco ha preannunciato il proprio voto contrario alla mozione in quanto da lui ritenuta non produttiva. Anche il consigliere Giuseppe De Sabato ha detto di non poter esprimere il proprio voto favorevole e di conseguenza quello del gruppo R-Innoviamo Lucera ai fini di una gestione diretta da parte del Comune dei servizi cimiteriali, infatti «mi accorgo che probabilmente l’amministrazione dovrà prendere in considerazione un’eventuale scelta di una gestione in house, come d’altronde già molti Enti hanno fatto, che viene incontro a due esigenze, la prima, di dare la possibilità di esternalizzare, e l’altra, di poter avere comunque un controllo sull’attività». È quindi intervenuto il consigliere Antonio Dell’Aquila, il quale, nell’esprimere la contrarietà propria e del PD alla proposta, ha pur tuttavia detto di apprezzare molto la modalità con la quale essa era stata impostata in quanto si era finalmente data la possibilità di aprire una discussione sull’argomento. Preannunciando invece il proprio voto favorevole, Abate ha però sottolineato allo stesso tempo che si doveva dare risposta alla mancanza di loculi, diventata un problema serio: «A mio modo di vedere la strada più veloce non è affidare tutto all’esterno, in quanto si perde ulteriormente tempo, mentre bisogna dare incarico a un tecnico per la realizzazione di un progetto esecutivo finalizzato a edificare le due aree, oggetto della nostra attenzione, interne al cimitero e per fare un bando con una manifestazione d’interesse in modo da appaltare a delle aziende che ne hanno necessità e voglia la possibilità di edificare quelle due aree appunto, dopodiché occorre iniziare subito a vendere i loculi e, a stato di avanzamento dei lavori, ottenere le somme per poter procedere alla realizzazione dell’opera». Questo potrebbe essere per il consigliere il migliore cronoprogramma finalizzato a dare risposta all’esigenza di avere la disponibilità immediata di due loculi.

La mozione è stata dunque respinta e il suo promotore, pur manifestando il proprio dispiacere per il mancato accoglimento della stessa, ha comunque apprezzato che ne era stata colta almeno l’intenzione.

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