LUCERA – “Mi ami? Ma quanto mi ami? E mi pensi? Ma quanto mi pensi?”. E nel mentre ecco l’avviso di chiamata. Dall’altro capo del filo non c’era Marco ma Andrea. E lei che non cambiava musica e riprendeva, ma stavolta con molto meno pathos e con tono da sciupa-uomini, mentre Marco attendeva in linea: “Mi amiii!?! E quanto mi ami?”. Lo spot si chiudeva con lei che riprendeva Marco dicendogli: “Pronto, Marco mi ami ancora?…(Pausa)… Sì maaa… tanto quanto?!”.
Ecco! La storia di questi giorni che investe il destino del Palazzo di Giustizia di Lucera sembra sposare alla perfezione quello spot: “Ma riapre? E quando riapre? Ma ci pensi? E quanto ci pensi?”. E nel mentre arrivano avvisi di chiamate uno dietro l’altro, l’ultimo dei quali è un post del consigliere comunale di Lucera di Fratelli d’Italia Francesco Di Battista, con tanto di foto del tribunale (e tre auto parcheggiate a far quasi da guardia al ferroso e stanco portale d’ingresso, tanto che qualcuno ha ironizzato: “L’unica cosa che mi dispiacerebbe è di perdere il parcheggio per la mia auto!”) e la frase non tanto misteriosa: “Ci siamo quasi, manca davvero poco”.
Un post che ha scatenato immediatamente commenti malinconici e speranzosi nell’animo di chi vorrebbe da tempo veder rinascere in quel luogo la vita giudiziaria.
Della riapertura del Palazzo di Giustizia di Lucera, con la sede di Foggia che procede con un affanno tale che nemmeno ai tempi non tanto lontani del Covid si verificava, se ne parla da diverso tempo. E le speranze accompagnavano i viaggi a Vigevano e a Roma, dove l’insediamento del governo Meloni ha riacceso il lumicino e quel bagliore che potrebbe divampare e trasformarsi in un fuoco tutt’altro che di paglia. Si pensi che proprio oggi era prevista nientemeno che l’approvazione del disegno di legge n. 1099 (leggi
) su iniziativa presentata dal Consiglio regionale del Piemonte e comunicato alla Presidenza del Senato della Repubblica lo scorso 10 aprile 2024 (modifiche sostanziali rispetto a quella data non dovrebbero intervenire), recante il titolo “Modifiche al decreto legislativo 7 settembre 2012 (data funesta per Lucera!, ndr), n. 155, recante nuova organizzazione dei tribunali ordinari e degli uffici del pubblico ministero”.
La data di pubblicazione del post di Francesco Di Battista è tutt’altro che casuale, perché coincide con la conferenza stampa tenutasi proprio lo scorso sabato mattina, 11 febbraio, presso la sede della federazione regionale di Fratelli d’Italia, alla presenza del coordinatore regionale on. Marcello Gemmato, dell’eurodeputato Michele Picaro e dell’on. Giandonato Lasalandra, avente ad oggetto Laboratorio #confronti – evento del 07/02/2024 - “Giustizia di cittadinanza e di prossimità”. Si tratta, come riferito in una nota stampa diramata dal circolo “Salvatore Gaeta” di Fratelli d’Italia Lucera, di un nuovo format comunicativo (leggi) ideato dalla federazione regionale per la Puglia e dai gruppi parlamentari di Fratelli d’Italia su iniziativa dell’on. Giandonato Lasalandra e che prevede «l’organizzazione di eventi monotematici itineranti dapprima per presentare e discutere con tutti gli attori istituzionali e non, con le associazioni di categoria e con i cittadini delle iniziative intraprese a livello nazionale dal governo Meloni ed illustrare le ripercussioni delle stesse in un contesto a noi più vicino: quello della regione Puglia e della provincia di Foggia in particolare».
Si ritiene, difatti, evidenziano nel comunicato stampa i vertici locali di Fratelli d’Italia, «necessario confrontarsi con tutte le realtà locali delle politiche messe in campo dal governo dopo due anni e mezzo di governo».
Sono dieci gli eventi programmati durante i quali si parlerà non solo di giustizia, ma anche di agricoltura, di famiglia, sanità e turismo, «con l’occhio rivolto alle specificità del nostro territorio».
Ma il primo evento si terrà, guarda caso, proprio a Lucera venerdì 7 febbraio prossimo ed avrà come oggetto – manco a dirlo, anche se ad anticiparlo in un un certo senso è stato proprio Di Battista – la “Giustizia di cittadinanza e di prossimità”. Qui sono previsti interventi di esponenti del Governo e dei componenti delle commissioni Giustizia di Camera e Senato «che avranno modo di interloquire con le amministrazioni locali, con i rappresentanti delle Autorità giudiziarie e delle forze dell’Ordine, delle riforme realizzate ed a realizzarsi in un settore “critico” per i diversi e fondamentali interessi coinvolti e per le ripercussioni sulla sicurezza e sulla sempre maggiore esigenza di giustizia e di ordine richiesta dai territori.
La scelta di Lucera non è casuale – sei afferma nella nota –: la nostra città è stata oggetto della scellerata riforma della geografia giudiziaria, che dal 2012 ha privato il territorio di un fondamentale presidio di legalità e di controllo del territorio, facendo sì che lo stesso divenisse preda di una criminalità dilagante.
Per Fratelli d’Italia e per il governo nazionale sarà il momento opportuno di illustrare quanto fatto sinora e quanto ancora è da fare per invertire finalmente questa rotta».
Roberto Notarangelo