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Lucera. Critico il giudizio di PER Lucera sul DUP. Ma Pitta risponde punto per punto

LUCERA – Anche la relazione sull’undicesimo accapo del penultimo Consiglio Comunale, Ricognizione annuale dei Servizi Pubblici Essenziali Locali di rilevanza economica ai sensi dell’art. 30 del D.Lgs. n. 201/2022, sul quale l’opposizione, tranne il consigliere Giuseppe De Sabato (favorevole), si è astenuta, è stata data per letta, così si è subito passati al dodicesimo punto, Approvazione Documento Unico di Programmazione (DUP) 2025-2027, a lungo dibattuto e sul quale ha relazionato il sindaco Giuseppe Pitta.

Il primo cittadino ha esordito spiegando che anche nel corso del 2024 si è investito sull’ammodernamento della pianta organica del Comune di Lucera, riuscendo a inserire per le annualità 2025-2026 qualche nuova figura e nello specifico un istruttore agente di Polizia Locale per il 2025 e tre operatori esperti specializzati del quarto settore sempre per quest’anno, nonché un profilo dirigenziale per l’anno 2026. Pitta non ha escluso inoltre la possibilità di prevedere anche qualche modifica alle assunzioni già previste sia nelle modalità che nel numero. Le assunzioni totali fatte negli ultimi quattro anni arrivano dunque a circa sessantasette, a dire di Pitta un grande risultato per l’Ente.

Il primo a intervenire sull’argomento è stato il consigliere Vincenzo Checchia, il quale ha rilevato che quel DUP altro non era che un copia-incolla di quello dell’anno precedente. La cosa, però, che lasciava a suo dire un po’ stupiti era il livello di istruzione che emergeva dal documento, che sembrava essere molto basso. Rispetto a tali osservazioni del consigliere ha risposto il segretario, il quale ha chiarito di non aver predisposto personalmente il documento se non nella parte relativa al personale; inoltre, come ha continuato a dire lo stesso segretario, la fotografia fornita da quel documento era al 31/12/2023.

Checchia ha proseguito osservando che il servizio di illuminazione votiva, a cui egli teneva particolarmente, stava per lui funzionando e che quei proventi, 137.000 euro, erano importanti per il Comune, considerato pure che quelle somme in passato l’Ente non le aveva mai viste.

È stata invece molto più negativa l’analisi fatta dal consigliere Fabrizio Abate, il quale ha detto di ritenere che quel DUP non fosse nato sotto una buona stella. In primo luogo, a suo parere nelle linee programmatiche di mandato, «stilate in maniera in un certo qual modo superficiale», vi erano degli aspetti che facevano sorridere, come quello dell’introduzione, attraverso la cooperativa di comunità, dell’analoga moneta “Lucens”, che però «oggi non abbiamo ancora in tasca». Si parlava poi di installare una rete di videosorveglianza di accesso alla città con lettura delle targhe al fine di individuare il transito di veicoli e di ricostruire gli spostamenti di quelli sospetti, rete di cui oggi non c’è traccia. Si era anche, tra le altre cose, previsto di aprire un presidio per l’associazione “Libera contro le mafie” in uno dei locali acquisiti al patrimonio comunale, anche questo mai realizzato. A far eco ad Abate è stata la consigliera Francesca Niro, per la quale le linee programmatiche di mandato erano un bel libro dei sogni che non crede minimamente realizzabile «pur con la proroga concessa dal Ministero per le prossime elezioni amministrative», promettenmdo su questo punto di «fare scintille fino ad allora». Dell'impulso promesso per il settore agricolo «non si è visto nulla. Del potenziamento delle infrastrutture in zona ASI neppure. La gestione del patrimonio artistico non si capisce come si intenda farlo con la Cooperativa di Comunità. E sull'annoso problema delle puzze? E sull'abbandono dei rifiuti? Per non parlare della questione realativa al compostaggio domestico». E a chi le rispondeva che spetta soprattutto ai dirigenti darsi una mossa ha risposto: «Io mi metterei davanti alla loro porta e non mi sposterei fino a quando non si muoveranno». All'elenco della Niro si sono poi aggiunte questioni come l'adeguamento sismico dell'edificio Tommasone, la palestra alla Bozzini-Fasani, la biblioteca dove «mi pare non ci vada quasi più nessuno», i Servizi Sociali «per cui abbiamo già visto con che attenzione vengano gestiti» e infine i grandi eventi sportivi promessi, anche valorizzando gli sport minori.

Il sindaco si è visto dunque costretto, alla luce dei precedenti interventi della minoranza, a sottolineare tutto quanto di buono fatto in questi anni dall’attuale amministrazione rispondendo punto per punto alle accuse mosse dall'opposizione (nello specifico a Fabrizio Abate e Francesca Niro), affermando che avrebbe fatto «volentieri a meno di rispondere, ma ho assistito ad una campagna elettorale all'incontrario e per giunta di basso livello». Ha iniziato con il punto sulle assunzioni: «Nessuno mai ha fatto il 10% rispetto a questa amministrazione: 67 assunzioni, 2 dirigenti a tempo indeterminato, 1 funzionaria ed 1 istruttore nel settore Cultura, due a cui va il mio personale plauso». Sul Banco Sociale Permanente: «Prima delibera di Giunta e finanziamento concesso». Via Petrarca: «Volete mettere in croce me e non chi ha fatto costruire 30 anni fa quella struttura senza fare il trasferimento di proprietà?». Poi, rivolto alla Niro: «Lei è bravissima a parlare, ma non si è mai occupata della questione». La videosorveglianza: «Abbiamo preso il finanziamento ma poi gli uffici?». Sui beni confiscati alla mafia «sono arrivato a fare un provvedimento disciplinare. L'ing. Pietro Savoia disse al Prefetto che entro 15 giorni avrebbe risolto, ma dopo un anno e mezzo sto ancora aspettando». Cooperativa di Comunità e monumenti: «Fino a prima se ne era solo parlato. Lo so che non li sopportate, ma questi ragazzi si sono messi a disposizione della città e del Comune a salvaguardia dei nostri monumenti». Per la zona ASI ha precisato che non gli risulta alcuna presenza di amianto, mentre per la pubblica illuminazione nella stessa zona ha assicurato: «Progetto fatto, preliminari superati e si farà con i soldi che metterà il Consorzio. Io ho preso l'impegno e l'ho rispettato, voi mai perché vi siete sciolti alla prima difficoltà». Ne ha avuto anche per la zona 167, il sindaco, quando ha parlato di un milione e 700 mila euro di finanziamento per completare le abitazioni che sono lì «da quando ero bambino. E vogliamo parlare della riapertura della strada fatta fare dal sottoscritto? O dei due milioni per realizzare la fogna bianca e per rifare tutte le strade? O ancora degli interventi sui cedimenti?». Per Pitta, insomma, «non c'è storia! E invece qualcuno nel DUP sente la puzza, questione sulla quale abbiamo fatto incontri, invitando le opposizioni, le associazioni, la stampa: abbiamo fatto tutto quel che c'era da fare con tanto di prescrizioni circa la installazione di nasi elettronici, centraline e quant'altro. Qui – ha esclamato – io sento solo la puzza di una inconsistenza totale di approccio alla politica». Servizi Siciali? «Prendiamo ad esempio l'integrazione scolastica. Partiva sempre a marzo o aprile. Con me è sempre partita regolarmente nei tempi e comunque molto prima rispetto al passato». Non poteva tralasciare le voci relative al bilancio, come quello stabilmente riequilibrato «che ha permesso alla città di riappropriarsi della propria dignità. E vogliamo dire che abbiamo chiuso con 30 milioni di euro non di debiti, bensì di bonifici fatti all'OSL che ha preteso un suo c/c bancario? E il consuntivo dello scorso anno, chiuso con 3,5 milioni di avanzo?». Serttore cultura e biblioteca: «La biblioteca è stata portata a conclusione». E infine ha tenuto a rimarcare che «avrei ancora un lungo elenco di cose da dire, ma ci tengo a dire che Lucera, la quale non era una città che amava avvicinarsi alla cultura con entusiasmo, ha pensato di ambire ad un traguardo concorrendo alla Capitale della Cultura. E devo comunque dire che è andata bene. Ma capisco che tutto ciò vi dà fastidio. Vuol dire che sto lavorando bene».

In fase di votazione quindi l’opposizione ha espresso voto contrario ad eccezione del consigliere De Sabato, il quale si è detto invece favorevole.

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