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Lucera. Carlo Trommacco, intervista su SP 109 e sull'attuale scenario politico

LUCERA – Proprio nei giorni in cui si è tornati a parlare (e sparlare, aggiungiamo) dei problemi legati alla SP 109 capita che incrocvi per strada uno come Carlo Trommacco. "E chi è?", vi chiederete… Beh, è uno che la politica l'ha conosciuta e l'ha fatta ed oggi è referente del gruppo consiliare R-Innoviamo Lucera che tra gli scranni dell'assise a Palazzo Mozzagruno è rappresentato dai consiglieri Giuseppe De Sabato e Franco Angelo Ventrella. Ma soprattutto Carlo Trommacco, professore di Lettere da poco in pensione, è colui il quale nel lontano 2003, egli stesso allora consigliere comunale nell'amministrazione capeggiata dal sindaco Peppino Labbate, sollevò il problerma dell'elevata pericolosità di quell'arteria che congiunge Lucera a San Severo.

Lo fermiamo per chiedergli subito un'intervista su quel periodo (e su questo attuale) e sulla sua posizione spesso critica – nonostante sedesse tra i banchi della maggioranza – su temi cari alla collettività. In un primo momento si è rifiutato affermando: «Lo sa che non mi è mai piaciuto mettermi in mostra». Ma dopo diverse insistenze ha accettato.

A Trommacco, come dicevamo ex consigliere comunale e assessore ai Lavori Pubblici al Comune di Lucera ed oggi coordinatore del gruppo consiliare R-Innoviamo Lucera, abbiamo subito evidenziato come negli scorsi giorni si sia parlato molto della questione della strada provinciale 109 Lucera-San Severo, tanto che vi è stata addirittura l’occupazione da parte del consigliere regionale Antonio Tutolo nientemeno che dell’aula consiliare regionale, occupazione dallo stesso testimoniata mediante una serie di dirette su Facebook.

Pare infatti che proprio Tutolo non abbia digerito il fatto che non si sia rispettato quanto scritto in una bozza di delibera, cioè che fossero stati destinati 27 milioni di euro per il completamento di quell’arteria. A noi è venuto subito in mente che tale questione in realtà nasce molti anni fa e in particolare prima di un episodio che avvenne agli inizi di gennaio del 2005, episodio prima del quale in realtà Trommacco durante il Consiglio Comunale del 22 dicembre 2003 aveva già cominciato a sollevare il problema della percorribilità e della pericolosità di quella stessa arteria, tanto da tornare in aula il 30 dicembre di quello stesso anno, quindi otto giorni dopo, con una proposta di delibera che venne approvata in Consiglio: c’era all’epoca l’amministrazione Labbate e Trommacco era in quel periodo appunto consigliere comunale.

Poi purtroppo ebbe luogo l’episodio tragico che coinvolse Padre Paolo Novero, avvenimento che mise ulteriormente in moto un po’ tutte le coscienze e principalmente quelle lucerine, dal momento che il sacerdote che perse la vita in quell’incidente era all’epoca, com’è noto, rettore della chiesa Cristo Re (Padri Giuseppini). Seguì dunque il sequestro da parte della Magistratura, e in particolar modo della Procura della Repubblica, di quella strada. Trommacco però era stato il primo a lanciare il grido d’allarme, così lo stesso allora consigliere non poté non tornare sull’argomento, a maggior ragione dopo quell’episodio spiacevolissimo che ancora oggi tutti ricordano, tuonando che bisognava continuare a insistere, anche perché prima di quell’evento ve n’era stato un altro a novembre del 2004, quando il sindaco di San Severo Michele Santarelli scrisse direttamente al Ministero relativamente a vicende legate alle arterie limitrofe alla sua città e sulle quali bisognava intervenire.

«La questione è annosa – ha esordito Trommacco –, pertanto mi permetto di ristabilire un po’ di verità storica relativamente a essa, perché oggi assistiamo a vari siparietti anche a livello regionale e il nostro rappresentante in Consiglio Regionale vorrebbe addirittura mettersi una medaglietta per qualcosa che non ha né gestito né tantomeno curato». Comunque, a prescindere dalle polemiche, come ha continuato a dire l’ex consigliere, si spera che si trovi l’indirizzo giusto in tal senso, visto che ancora oggi per un lungo tratto quella strada, nonostante siano trascorsi «forse un po’ troppi anni», resta un’opera da completare. Allo stesso tempo però «diventa grottesco che dopo tanti anni di disinteresse verso tale problema, oggi qualcuno voglia metterci il cappello sopra», considerato che «non risulta un impegno in passato di quel qualcuno in merito a tale questione, mentre risulta quello concreto, fattivo di uomini tra i quali in primis il compianto senatore di Forza Italia Carmelo Morra, il quale riuscì a ottenere un finanziamento di 5,4 milioni». Non solo: sempre in quel periodo si riuscì ad arrivare a una trattativa seria in sede provinciale con l’allora Presidente Carmine Stallone, tanto da ottenere il finanziamento e la realizzazione di un primo e di un secondo lotto anche a seguito degli emendamenti alla Finanziaria 2004-2005. Oggi invece sono rimasti 6-7 km che comunque, come ha spiegato Trommacco, consistono in un percorso rettilineo e dunque più semplici da sistemare rispetto ai precedenti.

Resta il fatto che per tanti anni si è assistito a un silenzio della politica in questo senso. «Dal canto nostro – ha chiarito l’ex assessore – abbiamo continuato ad avere contatti con l’Ente Provincia nella sua fattispecie tecnica e in particolar modo con l’ing. Moretti, il quale proprio qualche giorno fa ci ha detto in maniera molto chiara che il progetto è pronto, ma se non c’è un intervento deciso della politica in tale direzione, difficilmente esso si potrà realizzare». Ora la cosa grottesca, come ha continuato a spiegare Trommacco, è l’annuncio, risalente solo a qualche giorno fa, del consigliere regionale, il quale, mettendosi appunto la medaglietta, parla di un grande risultato per la città di Lucera relativamente all’ottenimento di 3 milioni per il castello. A questo punto verrebbe da chiedersi, in riferimento invece all’arteria 109, se sia stato ingenuo o, com’è certamente più probabile, se si sia giocato una carta, dato che ormai si respira aria di campagna elettorale, infatti non si può cantare vittoria su una semplice bozza di delibera, perché, com’è noto anche allo stesso Tutolo, non si tratta di un documento definitivo. Quello che fa sorridere, oltretutto, è quanto avvenuto il 5 dicembre, ovvero il siparietto tenutosi in Consiglio Regionale, quando il Presidente Michele Emiliano ha bacchettato Tutolo smentendolo punto per punto. Il consigliere regionale nostrano aveva infatti lamentato lo “scippo” vero e proprio, a suo dire, da parte di qualcuno a sua insaputa e a quella di tutti i consiglieri. Ebbene, Emiliano in persona non ha aspettato per redarguirlo, ricordandogli che per ben due anni ha chiesto a tutti i consiglieri regionali di parlare di simili questioni e in particolare dei Fondi Strutturali di Sviluppo e Coesione, e addirittura nominandolo personalmente gli ha detto a chiare lettere che proprio lui non aveva mai parlato fino a quel momento della Lucera-San Severo. Insomma, Emiliano non ha fatto fare una bella figura a Tutolo e gli ha fatto capire che su quella strada voleva solo fare campagna elettorale, infatti non si può annunciare con leggerezza un risultato sicuramente molto positivo senza però accertarsi che sia stato fatto un impegno di spesa in tal senso.

Abbiamo poi aperto una piccola parentesi sull’attuale scenario politico, chiedendo a Carlo Trommacco come siano attualmente inquadrati come gruppo R-Innoviamo Lucera rispetto all’attuale amministrazione e quale considerazione abbiano sul suo operato globalmente parlando, considerato che per un periodo, come si ricorderà, il medesimo gruppo è stato interno all’attuale maggioranza, salvo uscirne in un secondo momento seppur con una vena polemica non molto accesa, anzi piuttosto elegantemente. «… Solo che naturalmente – ha subito commentato relativamente a quest’ultimo punto – rimane in noi il rammarico di non aver visto realizzare neanche uno dei punti importanti che si erano prefissati». Tuttavia, l’ex assessore ha spezzato una lancia a favore di Giuseppe Pitta: «Devo dire che rispetto agli inizi sia politicamente che personalmente è molto migliorato, nel senso che ha acquisito un’azione politica più tempestiva, quindi comunque qualche risultato oggi si vede, benché si debba molto anche alla fase di promozione di Lucera prima come Capitale Italiana e attualmente Regionale della Cultura». Ci sarebbe dunque oggi un’apertura di dialogo da parte dell’amministrazione Pitta col movimento del quale Trommacco è coordinatore, senza dimenticare il preesistente accordo dello stesso movimento con Italia Viva. Ultimamente infatti il gruppo avrebbe avuto un’interlocuzione proprio col primo cittadino, al quale sarebbero stati ripresentati alcuni punti cruciali che si sarebbe chiesto di realizzare in quest’anno e mezzo circa che resta di qui alle elezioni. Pertanto «noi restiamo sempre nel nostro ruolo di opposizione, ma siamo assolutamente collaborativi, perché tutto ciò che è nell’interesse di Lucera noi lo sposiamo tranquillamente».

L’ultimo punto in merito al quale abbiamo chiesto un parere a Trommacco è stato quello relativo al comunicato diramato dal neonato gruppo consiliare Per Lucera. Sorridendo, l’ex amministratore ci ha confessato che per un periodo avevano tentato una collaborazione coi consiglieri, gli stessi dell’attuale, eccezion fatta per Fabrizio Abate, facenti parte del precedente Con Lucera, ma «in base alle esperienze da noi fatte abbiamo notato che essi vivono di pregiudizi resisi visibili proprio nel momento in cui vi è stato un tentativo di collaborazione con noi quando eravamo ancora tutti in minoranza». Trommacco ha però preferito non commentare quelli che sono i loro progetti e le loro dichiarazioni, perché «ritengo che non siano cambiati rispetto ad anni fa, quando nacquero con l’attuale loro consigliere regionale di riferimento, e che il loro atteggiamento, visto che peraltro proprio loro di ritengono contro i populismi, non sia di vera disponibilità verso forze collaborative, anzi è di chiusura verso chi non la pensa come loro, mai inclusivo insomma, bensì sempre molto esclusivo».

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