LUCERA – Sul sesto accapo dell’ultimo Consiglio Comunale del 30 settembre scorso, "Variante al Piano Urbanistico Generale (PUG) Zona ARI.RL - Ambito di riqualificazione ad attuazione indiretta (ex art. 26.8 delle N.T.A.) alla località Mezzanelle, ai sensi dell’art. 12 della L.R. Puglia n. 20 del 27/07/2001. Proponenti: Di Corso Antonio & Luca srl, germani Di Battista, Leonardo Castello e Bruno Zammetta - Controdeduzioni e approvazione ai sensi dell’art. 11, comma 12 della L.R. Puglia n. 20 del 27/07/2001 e ss.mm.ii.", ha relazionato il sindaco Giuseppe Pitta in qualità di assessore al ramo.
Si trattava, come ha spiegato il primo cittadino, di un argomento che era già passato due volte in Consiglio, rispettivamente per l’adozione e per l’invio in Regione. Mancava dunque solo la definitiva approvazione. La norma infatti prescrive in maniera perentoria la necessità che la Regione si esprima entro e non oltre centocinquanta giorni dall’invio: quei giorni erano già ampiamente trascorsi da mesi, quindi si poteva tranquillamente procedere come la legge prevedeva. Secondo il sindaco inoltre, il Consiglio Comunale, considerati i pareri di regolarità tecnica espressi sulla delibera, poteva tranquillamente esprimersi con voto favorevole e dunque approvare in maniera definitiva un’adozione rispetto a una variante in modifica di un vincolo PAI che era stato eliminato a seguito di una procedura che durava da cinque o sei anni.
L’unico a intervenire sul punto è stato il consigliere Giuseppe De Sabato, il quale ha osservato che in sostanza con quella variazione si andava ad ampliare parte del terreno che ricadeva nella zona interessata perché esso venisse edificato, pertanto secondo il consigliere vi era in tal modo un maggior beneficio per i proprietari di quei terreni, i quali potevano così usufruire di maggiore volumetria per edificarli.
«Prima, cioè in fase di approvazione del PUG – ha chiarito subito dopo Pitta –, non avevamo questa possibilità perché colpiti da un vincolo di inedificabilità legato a una restrizione idrogeologica che poi negli anni si è visto venir meno per questioni tecniche».
L’accapo è stato quindi approvato all’unanimità.
Il Frizzo